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Recensione di Far Cry Primal, la nuova avventura in soggettiva di Ubisoft che trascina i giocatori in un pericoloso e sconfinato mondo preistorico.

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a cura di Tom's Hardware

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Far Cry Primal è un gioco divertente, che farà felici gli appassionati di avventure stealth e chi vuole immedesimarsi in un abile cacciatore dell'Età della Pietra alle prese con animali feroci e temibili tribù nemiche.

Compratelo a scatola chiusa se vi piacciono i giochi open world ricchi di attività da svolgere, oggetti da raccogliere e luoghi da esplorare. Non ve ne pentirete.

Far Cry Primal  (9)

Se tuttavia i titoli precedenti della saga vi hanno stufato difficilmente troverete divertente questo nuovo capitolo. Ubisoft ha provato a rinnovare la formula spostando i giocatori nella Preistoria, togliendo dunque le armi da fuoco e affiancando al giocatore feroci predatori da ammaestrare.

Le cose da fare, a conti fatti, sono sempre le stesse: conquistate un accampamento, migliorate il vostro equipaggiamento, sbloccate abilità più potenti e in linea di massima diventate sempre più letali fino a diventare l'imperatore delle lande di Oros. Sostituite Oros con il Kyrat o l'arcipelago delle Rook Islands e vi accorgerete che lo scopo del gioco è sempre lo stesso.

La formula non ci dispiace, soprattutto se - come in questo caso - le operazioni svolte per portare a termine l'avventura sono divertenti. Non aspettatevi tuttavia queste enormi novità, fatta eccezione per la stupenda ambientazione. E per il fatto di poter montare in groppa a un orso, naturalmente. Ve l'abbiamo già detto?

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