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a cura di Michelangelo De Cesare

Far Cry 5: A Spasso su Marte

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Sviluppatore: Ubisoft Shanghai

Editore: Ubisoft

Data di uscita: 17/07/2018

Provato su: PS4 Pro

Disponibile su:  ps4 xbox One  pc
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Solo poche settimane fa vi abbiamo proposto la nostra recensione di Ombre di Tenebra, il primo dei contenuti aggiuntivi pianificati per completare l'offerta del season pass di Far Cry 5. In quell'occasione ci trovammo di fronte a un DLC poco suggestivo e dai contenuti quasi del tutto privi di una diversificazione nella loro struttura, oltre che di breve durata. Oggi torniamo sul tema Far Cry 5 per parlarvi di A Spasso su Marte, la seconda espansione del gioco originale già disponibile negli stores digitali di Playstation, Xbox e PC via Steam.

Mantenendo come denominatore comune con il precedente DLC la volontà da parte di Ubisoft Shanghai di sfruttare la grande caratterizzazione del cast di companions che ci hanno accompagnato nella campagna principale, il nuovo add-on di Far Cry 5 ci proietta in una (dis)avventura tragicomica a tinte sci-fi. Dopo essere inciampati tra le fronde di una foresta Vietnamita priva di spunti degni di nota, il team cinese ci riprova, portandoci, letteralmente, a spasso su Marte per un nuovo giro di giostra.

Hurk chiama Nick, passo.

Dopo essere stati testimoni del coraggio di Wendell Redler, il soldato"Red", veterano della guerra del Vietnam e originario di Hope County, questo secondo pacchetto ci mette nei panni Nick Rye, pilota aviatore che abbiamo conosciuto durante la nostra guerriglia contro la famiglia Seed in Far Cry 5: in una sera come tante in quel di Hope County, Nick viene raggiunto telefonicamente dall'amico Hurk, volto familiare del cast di Far Cry 5 e non solo, in cerca aiuto per compiere un'impresa epocale, salvare il mondo. E così, senza un come o un perché, il nostro Nick si trova in centro di ricerca su Marte, "strappato" dalla sua quotidianità come nel peggiore dei rapimenti da X-Files. Nella loro scampagnata lungo le dune del pianeta rosso, Nick dovrà aiutare Hurk a ripristinare le funzionalità di un'intelligenza artificiale, al secolo Anne, per poter salvare la terra da una razza di insetto/granchi giganti che si preparano a portare terrore e sterminio sulla terra. Per farcela, i due protagonisti dovranno raccogliere dei particolari nuclei di energia sparsi sulla mappa e riattivare tutte le stazioni di ricerca di Anne, al fine di farle recuperare le sue piene funzionalità.

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Tra il dire e il fare ci saranno di mezzo orde di mostri alieni e la ricerca dei pezzi del corpo del nostro Hurk, vivo ma ridotto inizialmente a testa parlante in pieno stile Matt Groening e, dopo le prime battute di gioco, "traslato" in un Bot armato di tutto punto. Si tratta di un'avventura semplice, tanto stereotipata e banale nella sua lineare evoluzione quanto scanzonata e ilare nel suo raccontarsi: Hurk è un simpatico e svitato megalomane dal grilletto facile, una vera e propria mina vagante che con le sue battute esagerate tiene insieme i fili di una narrazione altrimenti insignificante.

Gunplay marziano

Nonostante la reiterazione della medesima formula di gameplay dai tempi di Far Cry 3, il Quinto capitolo si è distinto fra critica e appassionati con giudizi positivi grazie a un gunplay sempreverde, aperto a più stili di gioco e dal feeling sempre soddisfacente. Il setting sci fi di A Spasso Su Marte cambia sole leggermente le carte in tavola: a disposizione avremo un arsenale di armi a energia e consumabili di diversa natura, dai canonici medikit a tema spaziale fino a degli alteratori di stato temporanei, boost che permettono di essere immuni ai danni o anche in invisibili per alcuni istanti. In aggiunta, la nostra tuta spaziale è integrata da un jetpack che ci consente di spiccare salti più elevati e restare per qualche secondo sospesi in aria. Dai punti di interesse sulla mappa potremo acquistare armi e oggetti in cambio di quantità di liquido che recupereremo da alcuni barili disseminati qua e là e dai cadaveri dei nostri nemici alieni.

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Questi potranno colpirci sia con attacchi fisici che a distanza ma, pur distinguendosi in diverse tipologie, non brilleranno per varietà o caratterizzazione. Alcuni di loro ci attaccheranno dall'alto e altri sotto la sabbia delle distese rosse, ma basterà davvero poco conoscerli tutti. Anche la mappa di gioco liberamente esplorabile, come da tradizione, non offre grandi spunti alla diversificazione, ma riesce comunque a farsi apprezzare per il grande impatto visivo che propone e per la grande cura con cui è stata realizzata, con crateri e sprazzi di deserto che ben si amalgamano a strutture tecnologiche e laboratori. Il risultato della somma di questi elementi porta il gameplay ad avere una dimensione più verticale, dove la quasi totale assenza di coperture e ripari nelle sezioni all'aperto incentiva in modo preponderante l'uso del jetpack come variabile negli scontri.

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Questo si traduce in un approccio al gunplay leggermente diverso, privo dei tratti stealth e ragionati del mix originale in favore di un sistema più votato al dinamismo dei movimenti. Dal punto di vista tecnico la nostra prova su PlayStation4 Pro ha visto qualche sporadico momento di incertezza nella stabilità del frame rate ma nulla che comprometta il pregevole impianto grafico di Far Cry 5. Un punto a favore della produzione che continua a farsi apprezzare anche su Marte, offrendo panorami dettagliati nella loro aridità e impreziositi da un'ottima definizione degli orizzonti, oltre che da un piacevole utilizzo dei toni caldi nella palette cromatica. Meno d'effetto gli interni delle strutture esplorabili, non particolarmente ispirati nel loro design e nella loro caratterizzazione. Anche sul versante audio troviamo note positive, con tracce da sala giochi anni '80 che ben si sposano al contesto in cui si svolge il gioco.

Il fronte missioni del pianeta rosso vede, invece, disseminate lungo la mappa un buon numero di collezionabili di cui impadronirsi per approfondire la storia e molte mini quest che compongono il cuore dell'avventura. Dallo sterminio delle Regine aliene e delle nidiate di insetti-granchio, all'esplorazione di cavità sotterranee ricolme di gas allucinogeni, utili alla ricerca e al recupero dei nuclei energetici. Al possesso dei questi si collegano le quelle missioni principali relative alla riattivazione delle strutture collegate ripristino dell'IA Anne, come i centri dati in cui riattivare il sistema e le torri da conquistare per evidenziare i punti di interesse sulla mappa e il recupero dei pezzi del corpo di Hurk. Peccato che le attività legate a queste ultime siano quasi sempre poco articolate e sbrigative nella loro sostanza, nonostante il pacchetto offra una durata discreta, stimabile fra le quatto e le sei ore.

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PROHurk è un personaggio fantastico; il gunplay funziona e diverte, aprendosi a un approccio più verticale grazie al jetpack; visivamente offre un colpo d'occhio pregevole.

CONTRONonostante sia volutamente ricca di ilarità, la narrazione è inconsistente; attività delle quest principali troppo banali e prive di articolazione; caratterizzazione dei nemici povera e poco varia;

VERDETTOA conti fatti A Spasso su Marte, come il precedente DLC, è un contenuto aggiuntivo che naviga fra gli alti e bassi di un gameplay che diverte e di una narrazione inconsistente, tenuta a galla dal solo fattore Hurk; nel suo insieme, si tratta di aggiunta mediocre rispetto all'ottimo gioco originale, piacevole si, ma non indimenticabile. Proprio come per Ore di Tenebra, anche in questo caso siamo di fronte a un pacchetto che offre qualche ora extra di ottimo gunplay ma in cui blasters e jetpack non sono sufficienti a migliorare, o variare, l'alchimia di fondo.

6,3
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