Dynasty Warriors 9 - PS4
La saga dei Tre Regni è tornata con un carico di promesse, che cercheranno di innovare e al tempo stesso preservare ciò che ha reso celebre questo picchiaduro a scorrimento. Dynasty Warriors 9 introduce un'inedita struttura open world, missioni secondarie e molto altro.
CONTRO: .. che poteva essere un po' più profondo; alcuni difetti visivi denotano una grafica nella media; assenza dell'online.
VERDETTO: Dynasty Warriors 9 imbocca la strada dell'innovazione che mancava nella serie, ma prosegue molto lentamente. La formula di gioco che l'ha reso celebre è rimasta immutata malgrado la nuova struttura aperta, e questo renderà sicuramente felici i puristi della serie. Avremmo gradito una migliore pulizia del comparto tecnico e una modalità online che farebbe svoltare definitivamente la serie.
Abbiamo conosciuto l'epicità e la forza dei protagonisti dei Tre Regni per oltre vent'anni, con la serie di Dynasty Warriors di Koei Tecmo, che ha creato un vero e proprio genere: il musou. Un genere che non ha mai conosciuto una forte innovazione, ma quest'anno le cose potrebbero cambiare con Dynasty Warriors 9.
Infatti, il nuovo capitolo sviluppato da Omega Force sembra voler passare il giro di boa, inserendo nuovi elementi a una serie che da troppi anni stenta a rinnovarsi, pur avendo sempre buon seguito, specie in Oriente. Gli enormi scenari e la moltitudine di eventi legati alla storia della dinastia Han nel periodo dei Tre Regni, in effetti si prestano a offrire una tipologia di gioco più profonda rispetto un 'semplice e immediato' hack and slash.
La storia di Dynasty Warriors 9 inizia al culmine della dinastia Han in Cina (anno 169, ovvero XIV secolo), dopo un impero durato ben 400 anni, con una serie di disastri naturali che hanno alimentato tumulti e malcontento popolare. Questo fino a quando nella provincia di Ji, inizia a far parlare di sé Zhang Jiao, un uomo che con la Via della Pace anima il cuore del popolo e dei combattenti facendo scoppiare la rivolta dei Turbanti Gialli.
In questo contesto inizieremo a vestire i panni di Cao Cao, mitico eroe cinese che appare ne Il romanzo dei Tre Regni scritto da Luo Guanzhong, che guiderà le difese della Corte Imperiale contro i turbanti gialli di Zhang Jiao. Questo è solo l'incipit della storia raccontata da dieci capitoli, dove troveremo nuovi e vecchi alleati per la nostra guerra, ma soprattutto un nuovo modo di esplorare e vivere l'Impero.
La libertà dell'open world è arrivata
In passato la serie di Dynasty Warriors (e tutti i suoi spin-off) ha sempre offerto degli scontri limitati a determinate zone della mappa, con obiettivi ben definiti, dove una volta ultimati si proseguiva in modo lineare con la zona successiva. Ebbene, signore e signori amanti del musou, se desideravate un profondo cambiamento di questa struttura, Dynasty Warriors 9 pone le basi per un rinnovamento.
Infatti, sin dai primi minuti di gioco, si viene a contatto con la nuova struttura open world elaborata dai ragazzi di Omega Force, la prima vera novità assoluta per la serie.
Cao Cao (la nostra prima scelta per iniziare l'avventura), viene informato sulle orde dei turbanti gialli di Zhang Jiao, ma dovrà armarsi da solo nel villaggio, iniziando a potenziare la sua spada con la possibilità di raggiungere a cavallo gli avamposti nemici in totale autonomia. Esplorando il villaggio, incontreremo alcuni personaggi in grado di aprire delle quest secondarie, e spetterà a noi decidere se seguirle oppure proseguire con l'obiettivo principale.
Esplorando liberamente la mappa a piedi o a cavallo, è possibile ammirare alcuni dei monumenti più famosi della Cina, si possono sbloccare nuovi villaggi, famose città del Paese come Zhongyuan e Hulao Pass e punti di riferimento come il Fiume Giallo e il Monte Song.
Come ogni open world che si rispetti, ci si può imbattere in battaglie improvvise col nemico su scala ridotta che non riguardano necessariamente l'obiettivo principale della nostra missione, ma soprattutto è possibile raccogliere cibo, oggetti e monete. Nelle foreste, nelle catene montuose e nei bacini d'acqua, ci sono delle aree distanti dai sentieri più battuti dagli uomini, dove è possibile trovare piccoli appezzamenti di terreno dove cresce rigogliosa una determinata pianta utile per costruire oggetti e potenziare il nostro eroe. Tutto ciò spinge senza dubbio a un'esplorazione più approfondita del territorio. In alcune di queste zone è possibile anche piazzare delle trappole per un certo periodo di tempo, per raccogliere nuovi oggetti in base a una delle tre tipologie di trappola scelta.
Anche gli animali possono essere cacciati, ma occorre fare attenzione con lupi, orsi e soprattutto con animali fantastici come la tigre bianca, uno dei più pericolosi da avvicinare. La caccia è un'attività completa in questo nono capitolo, che unita alla pesca è contemplata dalla possibilità di realizzare armi adatte a tale scopo sempre più potenti, ottenendo Punti caccia, gemme e ulteriori monete.
Ma se desiderate avere sin da subito un quadro più generale dell'area che vi circonda è possibile adoperare le torri di avvistamento. Grazie a queste torri è possibile avere una visuale completa di tutti gli hot point dell'area interessata, ottenendo informazioni preziose per le missioni e scoprendo dove è possibile acquistare e vendere beni.
Per creare nuove armi e oggetti, è necessario raccogliere delle pergamene che elencano i materiali richiesti; queste sono divise in più parti e una volta completate, attraverso i mercanti e i fabbri è possibile la creazione di nuovi oggetti. Le pergamene si ottengono come ricompensa per il completamento delle missioni e possono essere sottratte ai nemici sconfitti.
L'esplorazione della mappa è facilitata dalla possibilità di andare a cavallo sin dall'inizio. Il cavallo può essere richiamato in ogni momento con la pressione del tasto dorsale R2 (nella versione PS4) ed è possibile acquistare un altro destriero più adatto nelle stalle, tra cui il famoso cavallo Red Hare del generale Lü Bu. Anche i cavalli possono progredire nelle loro abilità, grazie alle lunghe distanze che gli farete percorrere.
Un'altra novità è rappresentata dai nascondigli, ovvero delle case disabitate che è possibile fare nostre in tutta la mappa. In questi luoghi è possibile riposare, ma soprattutto abbellirli con oggetti e mobili di nostro gradimento che potremo acquistare nei nostri girovagare.
Questa nuova libertà offerta dal franchise è un'autentica manna per chi adora la serie e non disdegna capolavori come The Witcher, da cui questo nono capitolo sembra aver tratto alcune piccolezze relative all'open world. Tuttavia, non aspettatevi la stessa cura certosina vista in altri titoli analoghi: il tutto è stato concepito per eliminare la linearità dei capitoli precedenti, cercando però di mantenere l'immediatezza che contraddistingue la serie.
In altre parole, pur inaugurando un'esplorazione che prima mancava, i processi di ricerca e raccolta degli oggetti favoriscono i neofiti del genere, ad esempio basta passare sopra la pianta o l'oggetto che trovate a terra per averlo già raccolto (anche mentre siete a cavallo!), senza che magari vi eravate accorti della sua presenza sul terreno, senza contare le piccole farm di cui vi abbiamo parlato poco sopra dove si raccolgono grosse quantità di una particolare pianta, permettendovi di incrementare rapidamente le vostre caratteristiche.
Fabbri e mercanti sono sempre ben in vista, così come i personaggi secondari che sbloccano missioni alternative, e se non siete forti abbastanza presso la Casa del tè è possibile acquistare dei potenziamenti speciali temporanei. Insomma, con Dynasty Warriors 9 siete destinati a dominare tutto e tutti con ogni mezzo possibile.
Uno con la forza di mille uomini
Se mai vi siete avvicinati a uno degli episodi della serie di Dynasty Warriors e lo avete apprezzato, lo avrete fatto sicuramente per la sua natura hack'n'slash che vi offre la possibilità di suonarle a centinaia di nemici contemporaneamente con la forza di un solo uomo. È poco realistico? Sì, ma se siete arrivati a leggere fino a qui, vuol dire che il genere musou deve piacervi parecchio, quindi al diavolo il realismo, che è stato poco adottato perfino nell'inedito open world offerto in questo nono capitolo.
Le missioni da affrontare sono sempre le stesse, ma godono di tre differenti approcci: reprimere l'esercito avversario fronteggiandolo di forza, eseguire un attacco a sorpresa sfruttando l'area circostante e infine iniziando un attacco in solitaria infiltrandoci con un'autentica fase stealth all'interno di un palazzo con l'aiuto di un rampino.
Ma nel momento in cui ci si trova nella mischia, troviamo il caro vecchio Dynasty Warriors. Il sistema di gioco non è cambiato di molto, che voi padroneggiate una cappa, una spada o un arco incendiario: gli eroi cinesi sono imbattibili e con vere e proprie onde d'urto riescono a spazzare via orde intere di nemici. Tre attacchi fondamentali per compiere quasi tutte le combo possibili, ovvero gli "Attacchi di flusso" che variano in base alla reazione del nemico; gli "Attacchi reattivi" che si adattano in modo ottimale alle situazioni e infine i "Trigger Attacks" che permettono di eliminare definitivamente capitani e boss avversari.
Le nostre truppe influiscono poco mentre stiamo conducendo uno scontro, dandoci pieni poteri sull'andamento, ma quando ci troviamo lontani da un teatro di lotta possiamo notare negli avvisi sulla mappa come gli alleati - o i nemici - avanzano col proprio schieramento.
L'uso del rampino e delle frecce durante gli scontri hanno dato maggior rilevanza agli ambienti, ma ciò che conta come al solito è la rapidità delle vostre mani nel massacrare il pad e la potenza della vostra spada. Su questo, Dynasty Warriors 9 non ha apportato sostanziali modifiche, dunque i puristi possono esultare.
Non è oro tutto quello che luccica
Dobbiamo ammettere che l'impatto visivo con Dynasty Warriors 9 è stato subito positivo, poiché è riuscito a trasmetterci quel 'qualcosa di diverso' rispetto a quanto visto in passato. Eppure, non è oro tutto ciò che luccica. Anzi, i modelli poligonali dei personaggi principali brillano poco dal punto di vista dell'espressività facciale, anche se offrono un dettaglio notevole nei tipici e coloratissimi abiti. Non si può dire lo stesso dei personaggi secondari e soprattutto dei nemici realizzati con un po' di superficialità e con scarso senso per il dettaglio. Ma il tasto dolente dal punto di vista grafico arriva proprio con gli scenari ricreati della bellissima Cina dei Tre Regni.
Nonostante la ricchezza dei paesaggi ricchi di montagne, foreste, fiumi, laghi e una fauna varia con picchi straordinari come gli orsi bianchi e le tigri bianco-azzurre, nel corso dell'esplorazione, magari quando si è al galoppo, abbiamo notato perdite di risoluzione inspiegabili, dato che negli scontri, in presenza di moltissimi uomini sullo schermo questo non avviene. Il frame rate non ci è parso molto stabile, i modelli delle costruzioni appaiono 'scattosi', mentre alcuni dettagli come il fogliame degli alberi ed altri elementi del terreno soffrono di uno strambo effetto pop-up che una volta caratterizzava i nemici nei capitoli precedenti della serie, altre collisioni sono sofferenti ancora una volta mentre siamo a cavallo.
Stiamo parlando di tutte sbavature che sono amplificate principalmente nelle fasi esplorative, mentre nel corso dei combattimenti, pur essendo presenti in minima parte, non ve ne accorgerete nemmeno non pregiudicando l'esperienza.
Il comparto sonoro si difende molto bene, con una colonna sonora epica e azzeccata, un doppiaggio in inglese e i sottotitoli anche in italiano.
Con l'intenzione di sviluppare un capitolo con delle novità come l'open world, avremmo gradito che gli sviluppatori si prodigassero anche con una degna modalità online cooperativa ancora una volta assente in Dynasty Warriors. Immaginate di giocare la campagna principale muovendo il vostro esercito strategicamente con un altro alleato in rete, o semplicemente affrontare gli scontri con l'aiuto di un vostro amico o ancora poterlo sfidare. Sono tutte prospettive che si sposano benissimo col franchise di Koei Tecmo e che, purtroppo, non sono state attuate nemmeno stavolta.
Dynasty Warriors 9 è un capitolo che prova un timido cambio di direzione, con una struttura open world divertente ma poco profonda e tutte le restanti caratteristiche che hanno reso celebre la serie e che nemmeno stavolta scontenteranno i fan accaniti della saga. Potrebbe essere un buon punto di inizio per sperare in un seguito tecnicamente più curato e con la possibilità di giocare finalmente in rete.
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