L'avventura è strutturata in capitoli, che a loro volta si suddividono in tre diverse modalità, proprio come accadeva nei titoli precedenti: Daily Life, Deadly Life e Class Trial.
Nel corso della prima fase, la Daily Life, ci si muove in soggettiva in ambienti tridimensionali, anche se ogni stanza viene analizzata come se fosse in 2D. Si tratta di una fase puramente esplorativa, dove è possibile aprire porte, sbloccare nuove aree e intraprendere dialoghi con gli altri prigionieri. Quest'ultimo aspetto sarà di vitale importanza per stringere legami e guadagnare frammenti di amicizia, molto importanti per la terza fase dedicata al processo.
Poi se volete proprio dedicarvi al puro divertimento, potete sempre spendere le "monete Monokuma", per giocare al casinò, con la possibilità di moltiplicare i vostri guadagni e cimentarvi in diversi minigiochi.
La seconda fase è quella dedicata alla morte di uno dei personaggi, ovvero la Deadly Life. I personaggi moriranno nei modi più incredibili e inaspettati, e per capire le dinamiche dell'omicidio dovrete investigare analizzando ogni dettaglio della stanza, del cadavere e interrogare gli altri membri. Qui la natura punta-e-clicca del titolo viene fuori, mettendovi alla prova con dei puzzle originali e non sempre intuitivi.
Infine, se siete amanti della serie Capcom di Ace Attorney e del suo avvocato Phoenix Wright, troverete del pane per i vostri denti nella fase Class Trial, una sorta di dibattimento processuale, con tanto di prove, testimonianze, colpevoli e l'inevitabile condanna finale partorita sempre dal diabolico Monokuma. Si tratta, secondo noi, della parte più originale e divertente del gioco.
Il processo montato nella Class Trial mette a confronto verità e bugie, con il Dibattito Serrato, dove ogni personaggio pronuncia una sua dichiarazione. In questo caso occorre riconoscere quali sono le bugie e sfruttare le "cartucce della verità", oppure sostenere la nostra innocenza mentendo con delle "cartucce di falsità" e portare il giudizio a nostro favore.
Per scoprire la verità, dovremo anche affrontare una serie di mini-giochi, come il gioco dell'impiccato, un clone di memory e lo Psycho Taxy un assurdo gioco di guida arcade dove occorre raccogliere delle lettere per arrivare, ancora una volta, a un prezioso indizio. Condurre il processo riuscendo a evidenziare un particolare sospettato, vi porterà alla fase conclusiva e all'ennesimo mini-game, una vera sequenza tipica dei rythm game.
Un'avventura psichedelica
Danganronpa V3 Killing Harmony ci ha colpito subito per lo stile molto ispirato dei personaggi; i disegni che li raffigurano non lasceranno indifferenti gli amanti dei manga più blasonati. Tuttavia, è di un videogioco che stiamo parlando e anche se si tratta di un'avventura punta-e-clicca, si fa sentire molto la mancanza delle animazioni per i nostri protagonisti.
Anche elementi poligonali basici che si incrociano nelle fasi esplorative, come sedie, tavoli, porte e molto altro, sono riprodotti con uno stile essenziale che appare spesso povero per una produzione simile, oltre a offrire un grado di interattività con l'ambiente piuttosto limitato.
Un vero peccato, poiché moltissima attenzione è stata dedicata ad altri dettagli di contorno, come i colori e le luci psichedeliche, i menù di gioco sgargianti e una colonna sonora davvero indimenticabile. Perfino il doppiaggio in lingua inglese risulta impeccabile, che insieme ai sottotitoli in un inglese abbastanza comprensibile, sopperiscono in parte alla mancanza della lingua italiana in tutto il gioco.
Ma badate bene che, come ogni titolo del genere che si rispetti, i dialoghi sono moltissimi, quindi se non avete alcuna dimestichezza con l'inglese potreste avere serie difficoltà nella comprensione del gioco.
È doveroso ammettere che le criticità osservate si faranno notare nelle prime fasi di gioco, ma dopo qualche ora sarete conquistati dalla storia e dalla morbosità di scoprire i piani di Monokuma e, soprattutto, chi sopravvivrà all'incubo.
Danganronpa V3: Killing Harmony è disponibile per PS4 e PS Vita su Amazon.