Dal punto di vista tecnico e grafico Battlefield 1 si rivela un capolavoro. Merito del Frostbite, che si dimostra ancora una volta il non plus ultra dei motori grafici. Il livello di dettaglio raggiunto dagli artisti di DICE è sensazionale, su PC e anche su console.
L'impatto visivo delle ambientazioni è ammirevole, grazie anche all'uso della fotogrammetria, mentre l'ottimo sistema d'illuminazione, contribuisce a rendere le scene più realistiche.
Aggiungete al tutto uno dei migliori sistemi di distruzione ambientale mai visti in un gioco della serie di Battlefield e capirete di avere a che fare con uno dei giochi più impressionanti di sempre dal punto di vista visivo.
Di pari passo anche il comparto sonoro si comporta egregiamente. La colonna sonora sottolinea a dovere i momenti più epici, abbassandosi d'intensità durante le scene più tristi. Anche il doppiaggio in italiano si difende abbastanza bene, ma la parte del leone spetta agli effetti sonori.
Dai boati dei cannoni ai colpi dei fucili che riecheggiano nelle vallate, ogni suono è soddisfacente e curato a livelli maniacali, contribuendo ad immedesimare i giocatori e a trascinarli, virtualmente, sul campo di battaglia.
Ovviamente un buon comparto tecnico servirebbe a poco se il gameplay fosse di dubbia qualità. Fortunatamente non è questo il caso; Battlefield 1 è un vero e proprio spasso per gli appassionati di sparatutto. La armi sono varie e soddisfacenti, soprattutto i potenti fucili a colpo singolo, in grado di spedire i nemici all'altro mondo con un solo tiro ben assestato.
Meno convincenti le mitragliatrici usate dalla classe di supporto, che non offrono nemmeno una grande precisione o un impatto sufficiente a destabilizzare i nemici.
Aggiungete una gran varietà di granate e un rinnovato sistema di combattimento corpo a corpo - che fa un largo uso di mazze, sciabole e persino vanghe - e avrete un'idea del vasto arsenale in possesso dei giocatori.
Anche i veicoli, un altro fiore all'occhiello della saga di Battlefield, sono divertenti da guidare. Carri armati e aerei possono cambiare le sorti della battaglia, soprattutto se usati da un gruppo di amici in grado di coordinarsi alle varie postazioni. I carri armati in particolare sono decisamente potenti, forse pure troppo a detta di molti giocatori, ma dopotutto stiamo parlando di giganti d'acciaio in grado di seminare morte e distruzione.
Un discorso a parte va fatto per il cavallo, in grado di compensare la sua fragilità (rispetto agli altri veicoli) con una velocità e un'agilità senza pari. I cavalli possono sembrare "leggermente" anacronistici, visto che la Prima Guerra Mondiale è stata il primo grande conflitto a far un largo uso di veicoli corazzati. Tuttavia andare in giro per il campo di battaglia con i fidi alleati quadrupedi è un vero spasso, soprattutto nelle concitate battaglie multiplayer.
A proposito di multiplayer
Il multiplayer, come al solito, rappresenta il fulcro del gioco, considerando che la campagna single player è in grado d'intrattenere i giocatori per poco più di una manciata di ore.
Le modalità non sono tantissime, ma quelle presenti sono più che sufficienti ad assicurare ore e ore di divertimento. Corsa e Dominio, per esempio, sono adatte a chi predilige battaglie frenetiche e serrate, mentre Conquista è quella indirizzata ai fan di vecchia data di Battlefield, grazie a caotici scontri con 64 giocatori su mappe enormi.
Una delle novità del multiplayer di Battlefield 1 è rappresentato da i Behemoth, potenti mezzi che vengono in soccorso della squadra in svantaggio, dando una possibilità di riequilibrare le sorti dello scontro. A seconda della mappa potrete vedere un dirigibile, un treno o un enorme nave da guerra. L'arrivo di questi mezzi sul campo di battaglia coincide con il momento più emozionante della battaglia, sia per la fazione che può sfruttarli sia per quella che dovrà sfidare e abbattere questi giganti.
Il dirigibile è in assoluto il Behemoth realizzato con più cura, visto che una volta abbattutto precipita sul campo di battaglia, radendo al suolo ogni cosa (e persona) che intralcia la sua strada. Inoltre, la carcassa del dirigibile resta sul terreno, aggiungendo un nuovo ostacolo da aggirare durante gli scontri.
La modalità Operazioni è l'ultima arrivata ed è una gradita novità, grazie a vasti conflitti su larga scala con fronti pronti a mutare a seconda dell'andamento della battaglia. In questa modalità l'esercito che attacca deve spingere quello in difesa nelle retrovie fino alla sconfitta, attraversando mappe sconfinate e molteplici situazioni tattiche.
A distanza di un mese dall'uscita del gioco non ci siamo ancora stancati di questa modalità, anche se alcune mappe sono leggermente sbilanciate a favore di chi attacca o difende. Per esempio, se il dirigibile entra in scena nel momento sbagliato (per chi attacca) ci sono ben poche armi per abbatterlo, ma forse è proprio quest'imprevidibilità che permette di rendere emozionanti le battaglie.
Ogni tanto il realismo va a farsi benedire...
Ultima, ma non per importanza, troviamo Piccioni di Guerra, un'altra novità incentrata su questo pennuto, già protagonista di una toccante sequenza della modalità single player. In questa modalità ogni squadra deve trovare un piccione, catturarlo, aspettare il tempo necessario per scrivere un messaggio e liberare il volatile. Dopo aver completato con successo queste operazioni si ottiene un punto. In parole povere si tratta di una simpatica variante di "cattura la bandiera", e nonostante sia una modalità più leggera rispetto alle altre è comunque gradevole, grazie a scontri rapidi e divertenti.
Verdetto
Battlefield 1 è impressionante e spettacolare. Chi si avvicina per la prima volta alla saga potrebbe trovarsi disorientato nella modalità multiplayer, fra proiettili che sibilano, colpi di cannone, esplosioni e quant'altro. Se l'obbiettivo era quello di ricreare quanto provato dai soldati veri allora (probabilmente) il team di DICE ha centrato il bersaglio. Fortunatamente, nel caso dei soldati virtuali, bastano poche ore sui campi di battaglia per prendere la mano e cominciare a portarsi a casa qualche soddisfazione.
Se non ci fosse qualche difetto, come una campagna single player troppo corta e alcuni (risolvibili) problemi di bilanciamento, Battlefield 1 sarebbe perfetto. Gli sviluppatori sono riusciti a creare uno sparatutto lontano dai soliti FPS che affollano il mercato grazie a un'ambientazione completamente trascurata dal resto del panorama videoludico. Merito dell'abilità del team di DICE, che ancora una volta si è dimostrato all'altezza delle aspettative, dando vita a uno sparatutto capace di tenervi incollati agli schermi per ore e ore.
In poche parole, Battlefield 1 è uno dei migliori FPS di sempre. Se siete appassionati del genere non potete lasciarvelo scappare.