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Ratchet & Clank: Rift Apart | Recensione della versione PC

Ecco la recensione completa della versione PC di Ratchet & Clank Rift Apart, uno dei titoli migliori presenti su PS5.

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a cura di Andrea Riviera

Managing Editor

Quando si parla di platform PlayStation è difficile che la nostra mente non torni ai tempi di Crash Bandicoot e Spyro. I due furono per tanti anni delle vere e proprie mascotte, sostituiti poi da altri due grandi IP, Jak & Daxter e Ratchet & Clank.

Proprio quest'ultimo è stato per tanti anni il videogioco che ha permesso a Insomniac di crescere e maturare, passando da opere sperimentali come Sunset Overdrive a giochi dall'incredibile successo come Marvel's Spider-Man. Per questo, il team di sviluppo americano, non ha dimenticato le proprie radici, continuando a dar linfa al proprio franchise platform-action-adventure, dando vita a Ratchet & Clank Rift Apart, ultimo capitolo che ha riscosso un ottimo successo su PlayStation 5 nel 2021 e che ora si prepara a sbarcare sui nostri PC da gioco. Come se la sarà cavata?

Ratchet & Clank: Rift Apart, una nuova storia

Rift Apart decide di abbandonare completamente ciò che è successo nei precedenti capitoli, quindi sappiate che lo potrete giocare anche senza conoscere nulla della serie.  È perfetto per i nuovi giocatori che vogliono scoprire la magia del lavoro di Insomniac e al tempo stesso soddisferà i fan di lunga data che vogliono scoprire cosa sia successo a personaggi come il Capitano Qwark, Mister Zurkon e la loro famiglia, oltre a tutti gli altri conosciuti nel corso della saga.

Come ben noto, il Lombax di nome Ratchet ha trascorso anni alla ricerca della sua famiglia, essendo l'ultimo della sua specie. La malinconia è sempre stata un elemento ricorrente nella saga, anche se la trama è caratterizzata da uno stile molto ironico e scherzoso. La situazione cambia radicalmente quando Clank comunica a Ratchet di aver creato il Dimensionatore, un'arma in grado di creare varchi spazio-temporali e che dovrebbe permette all'amico di cercare qualcuno della sua specie in altre realtà.

Tuttavia, proprio nell'attimo prima dell'attivazione dell'arma, il cattivissimo Nefarious, nonostante sia stato sconfitto, interviene e ruba il sofisticato marchingegno di Clank, causando una grande frattura dimensionale che catapulta i due eroi nel multiverso. Ratchet e Clank si ritrovano in una realtà completamente diversa da quella conosciuta, dove Nefarious è un imperatore incontrastato e meno goffo rispetto alla sua controparte precedente. In questa dimensione, si ribella contro di lui Rivet, l'ultima Lombax di quel mondo alternativo.

In Rift Apart, più di quanto avvenuto nei capitoli precedenti, sembra esserci una narrazione più profonda che analizza abbastanza i protagonisti. La malinconia di Ratchet diventa condivisa, creando un dualismo che coinvolge i due Lombax e li fa sentire meno soli. Il personaggio di Rivet è caratterizzato in maniera più audace rispetto a Ratchet, inizialmente restio all'amicizia con Clank. Dotata di un braccio meccanico e una personalità più combattiva, si dimostra persino più funzionale del protagonista maschile in alcuni momenti.

Armi a volontà

Rift Apart presenta un comparto di gioco che potrebbe risultare poco stimolante per alcuni di voi. Le idee di gameplay, infatti, sono poco rischiose e mancano di dinamismo. Anche se i pianeti esplorabili non sono numerosi, è presente del backtracking che condiziona non poco l'esperienza, portandoci in un loop di atteggio, esplorazione, scontro con nemici e spostamento verso nuovi obiettivi.

Le innovazioni principali, come i tanto chiacchierati salti dimensionali, sono poco sfruttate e sembrano limitarsi a trovare oggetti collezionabili e segreti. Non aspettatevi quindi novità che possano garantire nuovi input ai combattimenti.

Anche il sistema di combattimento diventa ripetitivo dopo le prime 5 ore di gioco, con boss battle simili tra loro, avversari che utilizzano gli stessi pattern e un'interfaccia poco curata. Tuttavia, una volta sbloccato l'arsenale di armi, il sistema di combattimento risulta appagante, con la capacità di sorprendere con metodi di sterminio di massa originali. L'unico difetto rilevante è la mancanza di una curva di progresso ben bilanciata, con i protagonisti che diventano molto più potenti rispetto agli avversari, rendendo l'arsenale eccessivamente letale.

C'è comunque da chiarire che Ratchet & Clank è sempre stata un'esperienza leggera e con pochi fronzoli, quindi non basatevi solo sull'oggettività, ma valutate anche di essere dinanzi a un titolo pensato per divertire senza troppo impegno.

Un aspetto grafico fenomenale... ma con alcuni piccoli problemi

Ratchet & Clank: Rift Apart, utilizza il noto motore interno già impiegato in Spider-Man Remastered, ma nuovamente ottimizzato per offrire un'esperienza drasticamente migliore. Non per altro, il gioco sfrutta al massimo le moderne tecnologie, come il ray tracing, l'upsampling e DirectStorage, per creare scenari ancora più immersivi e lo si può facilmente capire sin dai primi minuti di gameplay.

L'attenzione per i dettagli è evidente anche nella progettazione dei personaggi, nei mondi vari e nell'impressionante uso dell'illuminazione. Chiaro che gli effetti di ray tracing aggiungono ulteriore realismo e profondità alla grafica generale e su PC tutto questo si amplifica notevolmente... con la scheda grafica giusta.

Non è tutto oro ciò che luccica, per esempio è interessante notare che attualmente il ray tracing è supportato solo sulle schede grafiche Nvidia e Intel, mentre con le schede AMD sono ancora prive di questa funzionalità. Si spera che in futuro la tecnologia sarà disponibile anche per i possessore di GPU Radeon.

Un confronto tra i preset grafici di Ratchet & Clank: Rift Apart ha messo in luce le differenze di prestazioni e qualità visiva tra le diverse impostazioni. Il test è stato eseguito su una AMD Radeon RX 7900 XTX e su una NVIDIA GeForce RTX 4080, entrambe schede di fascia alta.

Con il preset molto basso, il gioco raggiunge circa 146.2 fps su AMD e 140.5 fps su NVIDIA. Passando al preset basso, il framerate scende rispettivamente a 131.2 e 127.7. Con il preset molto alto, gli fps si attestano a 90.6 su AMD e 86.5 su NVIDIA. Infine, il massimo dettaglio grafico garantisce 84.3 fps su AMD e 75.5 fps su NVIDIA. Da questi risultati emerge che il preset alto rappresenta un buon compromesso tra prestazioni e qualità grafica.

In generale ci aspettavamo framerate migliori, ma la vera mancanza, come abbiamo già accennato, è la mancanza del ray tracing con schede AMD e vi possiamo assicurare che il gioco perde davvero tanto senza la tecnologia ray tracing ed è uno dei pochi casi (insieme a Control e Cyberpunk) dove i miglioramenti sono davvero percettibili.

Voto Recensione di Ratchet & Clank: Rift Apart - PC


8.3

Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • Narrativamente interessante e molto leggero

  • Tante armi!

  • Graficamente bellissimo...

Contro

  • ... ma con alcune mancanze tecniche

  • Il gameplay potrebbe risultare ripetitivo per alcuni

Commento

Ratchet & Clank Rift Apart rimane un gioco coloratissimo, divertente e molto leggero. Tuttavia non è il miglior porting che abbiamo visto, con alcuni aspetti tecnici da limare (magari con delle patch). Al netto di questo, l'aspetto narrativo è più spinto rispetto ai capitoli precedenti, arricchito da personaggi ben caratterizzati e una direzione artistica oggettivamente di gran livello. A ogni modo, il gioco pecca alla base per la mancanza di coraggio, non osa abbastanza e sfrutta solo parzialmente le grandi idee presentate. Ad alcuni la ripetitività di fondo del sistema di combattimento potrebbe annoiare presto, ad altri potrebbe piacere, in questo caso sta a voi. Con Rift Apart, Insomniac e Nixxes volevano portare nel migliore dei modi la saga su PC e pensiamo ci siano riusciti, ma non del tutto.

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Ratchet & Clank: Rift Apart - PC

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