Rainbow Six Siege: Ubisoft svela i dati dell'anti-cheat di maggio

Scopriamo tutte le novità e gli ultimi aggiornamenti sul sistema di anti cheat di Rainbow Six Siege in questa news.

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a cura di Alessandro Adinolfi

In un percorso di trasparenza iniziato circa tre mesi fa, Ubisoft ha divulgato i dati relativi all'anti-cheat di Rainbow Six Siege. Non è una novità: il publisher e sviluppatore franco canadese ha deciso di adottare un sistema di report mensili per mostrare alla community l'impegno nel mantenere il gioco il più pulito possibile. Anche maggio non fa eccezione e così il team di sviluppo ha svelato ufficialmente quali impegni sono stati presi e quanti utenti sono stati allontanati dal titolo.

Come riportato nel consueto update, troviamo una serie di statistiche e di interventi mirati. Tra questi troviamo il check sulle proprietà dei gadget, le munizioni infinite e la possibilità di sparare senza un'arma equipaggiata. Tutti cheat che hanno minato l'esperienza di gioco e che ora non è più possibile utilizzare nelle sessioni di gameplay. Questi scenari si verificano in alcuni momenti specifici della partita e includevano la possibilità di rubare i gadget dei compagni di squadra oppure il defuser, ottenendo così un vantaggio non da poco contro gli avversari.

Oltre ai dettagli sull'anti cheat, Ubisoft ha divulgato anche alcuni numeri e statistiche sui ban. Come riportato dal publisher e sviluppatore, a maggio ci sono stati circa 5.000 ban di Rainbow Six Siege. Un trend che sembra in netta diminuzione rispetto ai mesi precedenti, dove gli allontanamenti si contavano nell'ordine dei quasi 10.000 al mese. Un segnale che l'anti cheat sta funzionando e ha ovviamente scoraggiato sempre più persone ad acquistare hack che compromettono l'esperienza di gioco.

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Questi miglioramenti si riferiscono alla versione PC. Quella console, invece, sembra essere decisamente più indietro del normale. Sono infatti tanti i commenti che riferiscono di un gioco non stabile, con continue disconnessioni e un'epidemia di cheater non indifferente. La speranza è che Ubisoft possa intervenire anche su quelle versioni, anche se sappiamo che non sarà facile: gestire e mantenere un gioco online, infatti, è una delle sfide più difficili per un team di sviluppo.

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