Rage 2, abbiamo provato in anteprima il titolo Bethesda a Londra

Abbiamo provato una demo di Rage 2 a Londra negli studi Bethesda Europei. Ecco le nostre impressioni dopo un'ora e mezza di gioco!

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a cura di Andrea Riviera

Managing Editor

L'ultimo anno di Bethesda è stato contornato da diversi annunci che hanno fatto alzare le antenne ai fan della nota azienda americana. Tra i vari possiamo senz'altro ricordare Fallout 76 - già sul mercato-, Starfield, Doom Eternal, The Elder Scrolls VI e il titolo con lo sviluppo più avanzato: Rage 2. Il seguito del noto sparatutto apocalittico non era assolutamente scontato, anche perché parliamo di un FPS molto sfortunato sotto tanti punti di vista ma che ricordiamo per aver introdotto per la prima volta il motore grafico ID TECH, utilizzato su molti dei prodotti Bethesda odierni.

Dopo averlo visto prima all'E3 e successivamente alla Gamescom, abbiamo avuto l'occasione di vederlo nuovamente a Londra in una prova mirata a farci scoprire l'open world del titolo e alcune informazioni legate alla trama. Vi diciamo subito che la demo è durata circa un'ora e mezza e la versione su cui siamo riusciti a mettere le mani era una pre-beta, quindi ben lontana dalla versione definita che verrà distribuita il 14 maggio su Xbox One, Pc e PlayStation 4.

Le nuove Wasteland

Come abbiamo anticipato, la demo era focalizzata su due aspetti principali: l'open world e le abilità. Gli sviluppatori, dopo averci raccontato qualche arma e abilità che vedremo più avanti, ci hanno semplicemente fornito il pad e detto: "sbizzarritevi!". Si perché le nuove Wasteland di Rage 2 sono, fondamentalmente, come un enorme parco giochi, in cui sparare ed eliminare nemici nel modo più originale possibile è la parte centrale dell'intera produzione.

Siamo ben distanti dalle aree sandbox del primo Rage, il secondo capitolo, infatti, è un open world a tutti gli effetti. La mappa di gioco è di dimensioni generose e se si considera che nella nostra prova non era neanche del tutto "sbloccata", lascia ben sperare per la versione completa. Una mappa grande però, deve avere anche numerose attività che la riempiono, per questo motivo Avalanche, caparbia nel saper gestire una titolo a mondo aperto, ha inserito numerose zone in cui completare obiettivi, sfide e missioni secondarie. Dagli avamposti da liberare, ai convogli fino a giungere a tutti una serie di luoghi da esplorare in lungo e in largo.

Ogni luogo completato garantisce dei punti che riempiono la barra esperienza di uno dei tre co-personaggi che ci aiutano durante la vicenda. Queste tre personalità offrono potenziamenti unici dedicati rispettivamente a veicoli, armi e abilità ed è possibile sbloccare gli upgrade in maniera simile a un albero delle abilità. Da questo punto di vista l'open world sembra essere ben strutturato, perché da una parte spinge all'esplorazione e al superamento delle sfide e dall'altro garantisce "esperienza" per ogni personaggio utile per diventare mano a mano sempre più forti. Una componente ruolistica, quindi, decisamente più marcata rispetto al predecessore che puntava principalmente al crafting delle munizioni e delle armi di supporto, che sono comunque rimaste in questa nuova iterazione.

Una mappa vasta richiede spostamenti frequenti, per questo è possibile usufruire del viaggio rapido e ovviamente di vari veicoli tutti diversi tra loro, dalle auto fino a moto e persino un velivolo che purtroppo, però, non siamo riusciti a provare durante la nostra demo. Se le auto che guidiamo si dimostrano bellissime per quanto concerne le meccaniche di combattimento, - ricordando a tratti Mad Max e la follia meravigliosa di George Miller - dall'altra la loro guida risulta abbastanza legnosa e cosparsa di diverse problematiche di stabilità che onestamente ci risultano migliorabili e rivedibile, soprattutto dopo l'ottimo lavoro svolto proprio con Mad Max.

Il mondo di Rage 2 è ancora pieno di personaggi irriverenti e stravaganti donando al titolo Avalanche Studios quell'originalità che, in parte, aveva contraddistinto il primo capitolo. Nel corso della demo siamo riusciti a giocare a una parte della storia principale, oltre che completare una missione legata a uno show televisivo in cui si dovevano superare delle arene piene di nemici, ottenendo un punteggio finale utile per ottenere successivamente un premio. Tutto ciò non è comunque bastato per verificare le potenzialità della narrazione e delle missioni secondarie - che ci auguriamo fortemente non essere troppo dispersive o rindondanti - ma da quel poco che abbiamo potuto vedere sembrano garantire per lo meno, un folle divertimento, come le immancabili gare automobilistiche.

Esplosioni e sangue ovunque

Dal primo annuncio, Rage 2 è da subito sembrato un misto di Bulletstorm e Mad Max, cosa senz'altro che positiva. Il gunplay affidato a ID Software, pad alla mano si nota e anche tanto! Fermo restando che le armi a disposizione di Walker, il protagonista, sono davvero tante - ad esempio una pistola gravitazione in grado di sparare i nemici dove si vuole -, nella demo siamo riusciti a utilizzarne solo alcune, tra cui il fucile a pompa, un fucile d'assalto e la pistola. Ogni arma ha un fuoco primario e secondario e garantiscono tutte un divertimento senza pari.

Il connubio tra armi e abilità rende il gameplay di Rage 2 vario e originale. Gli sviluppatori sono stati intelligenti da non esagerare con i poteri Nanotriti offerti a Walker, concentrandosi prevalentemente sulle combo che sulle quantità di abilità, permettendo al giocatore di utilizzarle sempre tutte e comunque. Avete sicuramente già visto nei vari trailer il ground pund -un potente pugno fatto durante un salto che permette di creare un onda d'urto attorno all'area colpita -, la spinta, la schivata, uno scudo energetico e il buco nero, capace di formare una piccola sfera gravitazionale che attira i nemici. All'inizio padroneggiarle non è semplice, ma dopo circa venti minuti eravamo già in grado di eseguire diverse combinazioni letali. Tutti poteri richiedono del tempo di ricarica per poterli riutilizzare e più saremo veloci a eliminare i nemici, in più breve tempo possiamo nuovamente eseguirli.

Abbiamo a disposizione anche l'abilità definitiva Ovedrive - che consente di potenziare temporaneamente tutte le armi a disposizione, infliggendo decisamente più danno - e le armi di supporto come le granate e i Wingstick, celebre già dal precedente Rage. Insomma per quanto concerne varietà di armamenti e approccio ai combattimenti, Rage 2 non delude le attese, anche perché i nemici sembrano essere vari e molto pericolosi, forse con un'intelligenza artificiale ancora da rivedere, ma senz'altro originali.

C'è però ancora da lavorare su un comparto tecnico non propriamente al top della forma. L'Apex, il motore grafico di Avalanche, soffre leggermente durante i momenti più concitati e lascia più di qualche dubbio sull'estetica generale del mondo che seppur presentando personaggi che sembrano mostrare una personalità invidiabile, non riesce a impattare positivamente del tutto sulla mera qualità visiva. A onor del vero, come abbiamo già detto durante l'introduzione, parliamo comunque di una versione pre-Beta, ancora lontana dal completamento, quindi ci sono tutte le carte per poter migliorare l'intero aspetto tecnico del titolo.

Questo se si considerano comunque i tanti aspetti positivi che lo studio svedese è comunque riuscito a riservare al prodotto, come gli ottimi effetti particellari e la varietà dell'ambientazione che non si sofferma unicamente al deserto, ma da vista anche a oasi piene di vita pieni di animali e mostri pericolosi.

Verdetto preliminare

Rage 2 deve ancora riuscire a sorprenderci del tutto, quello che si è visto finora è ancora frutto di uno sviluppo acerbo e vistosamente arretrato - soprattutto il sistema di guida  -, dovuto anche alla demo da noi provata che risultava, lo ricordiamo, ancora in pre-Beta. D'altra parte, però, abbiamo anche constatato numerosi elementi positivi tra cui spiccano: la varietà delle ambientazioni, i personaggi e tutta la componente shooting decisamente riuscita. In generale ci è parso  un esplosione di divertimento, ma con ancora diversi elementi da limare. Per avere un'idea più chiara di quello che sarà il prodotto finale occorrerà aspettare ancora un po', nella speranza di riuscire presto a testare una versione più recente del gioco Avalanche.

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