QuakeCon Europe 2019, il banco di prova che serviva

Abbiamo partecipato al primo QuakeCon Europe della storia a Londra. Ecco tutte le nostre impressioni sull'evento gestito da Bethesda.

Avatar di Andrea Riviera

a cura di Andrea Riviera

Managing Editor

È ormai da diversi anni che molte aziende decidono di organizzare degli eventi incentrati sui propri videogiochi, magari cercando di mettere in piedi delle vere e proprie fiere dedicate ai fan e alla stampa. Esempi pratici sono Blizzcon, PlayStation Experience, X0, ma anche Bethesda è dal 1999 impegnata nel QuakeCon, una manifestazione che a dispetto del nome non tratta solo il popolare gioco di id Software, ma si concentra su tutta la line up Bethesda, con un occhio di riguardo al titolo del momento, in questo caso DOOM Eternal.

Per l’occasione abbiamo avuto il piacere di partecipare al primo QuakeCon Europe, a Londra, un evento succursale del principale che si svolge invece a Dallas, in Texas, esattamente nello stesso periodo. È la prima volta che il QuakeCon ha due eventi separati, segno che l’azienda sta seriamente investendo per cercare di portare più visibilità possibile ai propri titoli.

L’eterno protagonista

Il QuakeCon 2019 verrà ricordato per l’addio Tim Willis, storico volto e co-fondatore di id Software che dopo 24 anni ha deciso di lasciare l’azienda per dedicarsi ad altri progetti. È proprio Pete Hines che con il solito fare spigliato e simpatico ha deciso di salutare un personaggio molto amato da tutti i fan attraverso un video che ha ripercorso alcuni fasi importanti della sua carriera, dallo sviluppo di DOOM fino ai precedenti QuakeCon.

I momenti successivi sono stati utili per dare spazio al trailer di lancio di Wolfenstein Youngblood -uscito proprio di recente- e ai nuovi contenuti di RAGE 2 che dovrebbero dare nuova linfa vitale al titolo Avalanche uscito a maggio.

Il protagonista del QuakeCon 2019 non poteva che essere DOOM Eternal, seguito dell’ottimo reboot del 2016, ormai prontissimo ad approdare sul nostro PC e le nostre console il 22 novembre di quest’anno, prima di mostrarci il gioco in tutto e per tutto, il produttore esecutivo Marty Stratton e il direttore creativo Hugo Martin hanno regalato l’annuncio di una sorpresa inaspettata, il porting dei primi tre DOOM su Switch, Xbox One, PlayStation 4 e dispositivi mobile, un modo per festeggiare i 25 anni del franchise.

Il momento DOOM Eternal è stato prevalentemente incentrato sulla modalità multiplayer Battlemode e sul suo funzionamento, la stessa era stata annunciata durante l’E3 2019, ma non fu approfondita. All’interno della stessa è possibile scegliere se combattere come uno dei due Demoni o come Doomguy, con tutti i potenziamenti sbloccati. L’obiettivo è molto semplice a dirsi, basta infatti cercare di eliminare i due demoni o il Doomguy a seconda di chi si impersona. Prendendo le parti dei temibili mostri infernali, però, occorre una certa dose di strategia e collaborazione con il compagno, poiché i diversi demoni disponibili hanno abilità e caratteristiche diverse, che se combinate possono divenire letali, ma allo stesso tempo inutili senza un’opportuna organizzazione.

Le Arene sono costruite per essere simili nella parte strutturale, con vie, corridoi e ampi spazi aperti che rendono possibile colpire alle spalle in maniera improvvisa. Sono presenti anche due portali messi uno all’opposto dell’altro che fungono da collegamento per il giocatore che veste i panni da Doomguy. Ogni fine round, permette a entrambe le fazioni di selezionare un perk passivo, che può risultare utile nel round successivo.

Un banco di prova necessario

Il QuakeCon Europe è stato chiaramente un banco di prova per capire cosa migliorare e come gestire al meglio un possibile nuovo appuntamento per l’anno prossimo che, almeno su carta, dovrebbe essere decisamente più importante considerando la next-gen e i tanti videogiochi in sviluppo da parte dei diversi team coinvolti - Starfield e The Elder Scrolls VI per citarne un paio. Se si pensa che quest’anno sono stati distribuiti più di mille biglietti solo per l'evento londinese, pensate che cosa potrebbe succedere con una lineup più corposa e incentrata sulla nuova generazione.

Se quest’anno è stato quindi abbastanza ristretto, è possibile che in futuro vedremo qualcosa di decisamente più ambizioso e organizzato, in maniera tale da dare il giusto risalto a tutti i progetti e nel contempo soddisfare tutte le esigenze dei partecipanti. Il QuakeCon ha, per quanto ci riguarda, tutte le carte in regola per riuscire in futuro a raggiungere il livello di grandezza del Blizzcon, il che non è cosa da poco, soprattutto se si continuerà a investire nel territorio europeo.

DOOM Eternal può essere prenotato su Amazon, mentre RAGE 2, Fallout 76 e Wolfenstein Youngblood potete già acquistarli.
Leggi altri articoli