Con l'avvicinarsi di una nuova generazione di console, i grandi produttori hanno sempre molto di cui preoccuparsi. Con la prossima next-gen, però, Microsoft e Sony corrono qualche rischio in più. Sappiamo infatti tutti che lo scontro economico tra Trump e la Cina potrebbe creare dei problemi a PS5 e Xbox Scarlett, ma ora è la casa giapponese stessa ad ammettere che nuove tariffe americane potrebbero portare a un aumento del prezzo dei prodotti Sony e, per partecipazione, PlayStation.
Il Financial Chief di Sony, Hiroki Totoki, ha infatti affermato che la società sta esplorando varie opzioni e una di queste sarebbe passare il costo sul consumatore. Non è stata presa ancora alcuna decisione, anche perché non è detto che le nuove tariffe vengano applicate. Lo scorso maggio gli Stati Uniti d'America hanno aumentato di 200 miliardi di dollari le tariffe sui prodotti di origine cinese. Un'ulteriore imposta aumenterebbe la cifra di altri 300 miliardi di dollari, all'interno dei quali sarebbero incluse le macchine da gioco come PS5.
Si tratta di una situazione spiacevole per Sony. Le console da gioco vengono spesso vendute con un margine di profitto molto limitato, se non addirittura in perdita nei primi tempi: il tutto è giustificato dalla necessità di piazzare sul mercato più console possibili così da guadagnare con il software e i servizi. Un procedimento di questo tipo diverrebbe più oneroso per la società.
Si tratta in ogni caso di pure speculazioni. Per ora non ci sono conferme sul prezzo della console di alcun tipo. Tutto quello che è stato detto da Mark Cerny è che il costo sarà interessante "sopratutto in virtù dell'avanzato set di feature incluse": una dichiarazione che non ci permette di capire alcunché. Voi cosa ne pensate?
Mentre aspettiamo PS5, possiamo divertirci con una bella PlayStation 4.