La next-gen è ormai entrata nelle nostre case ma nel corso di queste ultime settimane, oltre alle discussioni e alle chiacchiere sulla reperibilità delle console sul mercato, si è molto polemizzato su alcune dichiarazioni della critica straniera, che ha definito PS5 come l'unica vera piattaforma di nuova generazione. Una dichiarazione forte, che ha inevitabilmente creato partigianerie da parte degli appassionati più efferati, pronti a tutto pur di difendere la propria console del cuore.
Ad inizio novembre vi avevamo raccontato in maniera approfondita sia di PlayStation 5 sia di Xbox Series X, elogiando entrambe le piattaforme e descrivendo pregi e difetti in maniera dettagliata, spendendo anche qualche parola positiva in più per la console di casa Microsoft. Non per altro, la macchina da gioco americana è stata elogiata in tutto il mondo, ma il suo essere così ancorata ad un ecosistema unico l'ha resa meno d'impatto e meno sorprendente rispetto a PS5.
Questo ha portato alla realizzazione di questo articolo, che fa da sponda a due altri speciali usciti qualche mese fa - e che vi consigliamo di recuperare qua sotto - che anticipavano l'idea due strategie di mercato ben differenziate e con obbiettivi completamente diversi. Oggi cercheremo di spiegarvi perché, effettivamente, la console Sony è davvero più next-gen di Series X.
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Dare ai giocatori ciò che vogliono
Un discorso che potrebbe essere piuttosto banale, ma che è sempre importante sottolineare: PS5 deve vendere. Sony infatti non può permettersi di non piazzare decine di milioni di console in poco tempo, e per la società nipponica significa sostanzialmente sopravvivere grazie al settore in cui va meglio.
La console ha un costo non da poco, ma l'azienda ha cercato e dovrà cercare, anche nel prossimo futuro, caratteristiche e idee per convincere le persone ad acquistare PlayStation piuttosto che un'altra qualsiasi macchina, che può essere un PC, Nintendo Switch o Xbox.
Sony non vuole solo che si acquisti la piattaforma da lei, ma cerca di persuadere i consumatori per comprare tutti i giochi sulla stessa, in maniera tale da migliorare gli introiti e gli investimenti nel corso del tempo.
PS5 è quindi una console più next-gen per necessità; è essenziale puntare sull'innovazione per rendere il tutto più esclusivo possibile, dove è possibile giocare determinati titoli in modi specifici solo su quella console da gioco e su nessun'altra.
Un obbiettivo, questo dei giapponesi, vitale se si vuole continuare su questa strada. Il DualSense, l'audio 3D, il nuovo sistema operativo, sono tutte mosse pensate per regalare ai consumatori qualcosa di elitario, che possono trovare solo acquistando una PlayStation.
Al contrario, con Xbox abbiamo un ecosistema che coinvolge più dispositivi e che di conseguenza deve avere un ambiente di sviluppo diverso. Non è quindi indispensabile puntare sull'innovazione o su particolari idee per riuscire a coinvolgere milioni di utenti, perché non c'è il bisogno di vendere 100 milioni di console per rimanere a galla economicamente.
Microsoft ha quindi optato per una console potente, sul lungo periodo anche più della concorrenza ma che non può essere vista, giustamente, come una console di nuova generazione a tutti gli effetti, poiché a conti fatti siamo dinanzi ad una semplice evoluzione di Xbox One. Ma questo è stato possibile solo grazie alla forza economica di Redmond, che ha saggiamente avuto l'idea di spostare l'attenzione dalla propria console verso un modello a più ampio respiro e che abbraccia più fasce di utenti.
Dai noi giochi in maniera speciale
Il DualSense è un controller potenzialmente rivoluzionario, ma che testimonia quanto sia importante avere qualcosa che altri non hanno. Poter dire ai propri utenti: "ehi, da noi giochi con il DualSense e con le sue caratteristiche!" è un valore aggiunto non da poco, soprattutto se le software house cominceranno realmente a sfruttarlo.
Magari PS5 rischia di perdere qualcosina in termini di performance nel futuro - questo non lo possiamo sapere - ma sicuramente riuscirà a reggere il cuore delle persone puntando sulla sorpresa su qualcosa capace di far dire "wow". Forse è proprio questo stupore che non è possibile trovare su Xbox Series X e che non l'esalta come vera e propria console next-gen.
In breve, Sony ha optato per un progetto che segue le linee classiche del passato: si è concentrata sul creare qualcosa di diverso, più coraggioso e innovativo, magari non costruendo una macchina solida e perfetta a livello tecnologico, ma senza dubbio quella più curiosa e intrigante. Il motivo dietro a questa è scelta è semplicemente dovuta al cercare in tutti modo di non perdere i propri giocatori, la propria fan base e l'importanza del proprio brand, donando ai consumatori "la novità". Bisogna inoltre ricordarsi che l'azienda nipponica non ha sostenibilità economica per dare vita ad un progetto simile al GamePass, ragion per cui è costretta a trovare più soluzioni possibile per far acquistare i giochi a 80 euro sulla propria console, impresa realizzabile solo grazie all'esclusività.
Se da una parte questo è importante, dall'altro non lo è. Microsoft ha provato già a innovare più volte - always online e Kinect, per fare due esempi - senza riuscire però a colpire davvero gli animi dei videogiocatori, ragion per cui ha optato per dare a tutti la possibilità di giocare ai propri titoli su qualunque macchina e a costi irrisori grazie all'abbonamento.
Xbox Series X non è una macchina completamente next-gen, è vero, ma probabilmente nemmeno vuole esserlo. Siamo di fronte ad una gran piattaforma, potente e solida, nonché soltanto uno degli svariati mezzi per approcciare il mondo Xbox, ed è proprio questo ecosistema che ci offre la possibilità di scegliere, ad essere la vera next-gen secondo Microsoft.
La mia opinione
Ovunque decidiate di giocare, siate certi che avrete tra le mani qualcosa di nuovo e unico che, a modo suo, riuscirà a colpirvi e farvi sentire a casa. Non attaccatevi alle opinioni della critica come se fossero verità assoluta, perché a volte si vuole unicamente cercare di spiegare qualcosa senza però spiegarlo in maniera accurata e questo è un chiaro riferimento all'articolo di GameIndustry. Una persona poco informata o attenta, magari fermandosi al titolo di quello stesso pezzo, avrebbe potuto intuire che una delle console fosse inferiore rispetto all'altra, quando in realtà non è affatto così.
Penso che le scelte delle due aziende siano state coerenti con la loro strategia, entrambe offrono vantaggi e svantaggi, dando l'opportunità ai giocatori di scegliere dove e come giocare. Pochissime volte abbiamo visto delle console così complementari e penso che il vero punto non sia capire quale delle due console sia meglio o peggio, ma rendersi conto su quale delle due - anzi, quattro se contiamo anche Series S e Switch - corrisponde alle nostre esigenze da giocatori e d'appassionati.
Voi che cosa ne pensate? Fatemelo sapere nello spazio riservato ai commenti e parliamone in maniera più aperta. Sono curioso di sapere le vostre opinioni in merito.