PS5: la frequenza variabile renderà la console più potente

Sony spiega che la frequenza variabile di PS5 permetterà di raggiungere una potenza superiore. Ecco tutti i dettagli ufficiali.

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a cura di Nicola Armondi

Quest'oggi Mark Cerny di Sony ha finalmente mostrato al pubblico le specifiche tecniche ufficiali di PS5, tramite le quali abbiamo potuto scoprire gli esatti TFLOPS della console, le peculiarità dell'SSD e della retrocompatibilità. Come abbiamo visto, PS5 potrà contare su un processore 8x Zen 2 Cores a 3.5GHz e una GPU 10.28 TFLOPs da 36 CUs a 2.23GHz a frequenza variabile. Proprio questo ultimo dettaglio è la parte più interessante.

Cerny spiega infatti che al posto di andare a frequenza costante e fare in modo che la potenza cambia a seconda del carico di lavoro, Sony, per PS5, ha preferito optare per un sistema che "eroga la giusta potenza di elaborazione lasciando che la frequenza variabile della console gestisca i carichi di lavoro in base alle necessità".

Parlando poi della potenza grafica effettiva, Mark Cerny spiega che i 10.28 TFLOPS sono solo un'unità di misura ed è solo "una parte delle potenzialità di una GPU". Ci sono infatti altri elementi da tenere in considerazione. La frequenza variabile, quindi, è un punto fondamentale per far raggiungere una potenza sufficiente per gestire i giochi di nuova generazione.

Come sappiamo, infatti, Xbox Series X offrirà 12 FLOPS di potenza, anche se è necessario capire esattamente quanto questi possano essere sfruttati e quanto la frequenza variabile possa cambiare le carte in tavola. Non ci resta altro da fare se non attendere un'altra conferenza, durante la quale (speriamo) Sony possa mostrare la console e i giochi.

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