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a cura di Yuri Polverino

Nel corso dell'ottima conferenza Microsoft ad E3 2018, Moon Studios ha presentato al pubblico il suo Ori and the Will of the Wips, il secondo capitolo dedicato al brandi di Ori, che aveva debuttato qualche anno fa con l'acclamatissimo Ori and the Blind Forest.

Riconosciuto da tutti come una vera perla videoludica, l'opera dei ragazzi di Moon è ormai un caposaldo all'interno del parco esclusive Microsoft. Per questo motivo, questa nuova avventura è molto attesa e nel corso dello showcase organizzato proprio dalla Casa di Redmond, e dedicato unicamente alla stampa, abbiamo avuto occasione di provarlo.

Una fiaba digitale

Il piccolo Ori alla scoperta di un nuovo mondo. L'incipit narravito che guiderà Will of the Wisp è ancora un'incognita, ma all'interno del trailer mostrato in conferenza Microsoft, abbiamo iniziato a familiarizzare con la nuova ambientazione che ospiterà le vicende del protagonista, così come alcuni dei personaggi con cui dovrà interagire.

La demo messa a disposizione del team di sviluppo era piuttosto ristretta: una porzione di gioco identificabile come un livello, utile a prendere confidenza con alcune delle nuove meccaniche che ci guideranno all'interno di una produzione che, dal punto di vista artistico e dell'immaginario, è sempre molto ispirata.

ori and the will of the wisps 1

La mappa in cui ci siamo districati si chiama Windstep Wastes e, nonostante il colpo d'occhio sia molto diverso dalla lussureggiante foresta della prima avventura di Ori, risulta molto appagante dal punto di vista estetico. Toni caldi, vegetazione rinsecchita e dune mosse dal solenne vento trattegiano un quadro sin da subito immersivo e ricco di potenziale.

Peraltro il nostro protagonista è più maturo rispetto all'ultima volta che l'abbiamo visto, fronteggierà quindi i nemici con più sicurezza. Un attacco a distanza e uno corpo a corpo costituiscono le sue capacità d'attacco principali, mentre la gestione dello spirito e della vita risultano essere le meccaniche leggermente più complesse da gestire. Mediante lo spirito, infatti, Ori può ricarsi in autonomia la vita; quando quest'ultima però scenderà fino allo zero, portandoci alla morte, ripartiremo dal checkpoint più vicino, che coincide spesso con la condizione di pericolo più recente.

Anche le parti di platform e di puzzle solving costituiscono alcune delle colonne portanti dell'esperienza: muoversi nell'ambiete di gioco, trovando la via giusta e risolvendo alcuni piccoli enigmi di level design è appagante e stimolante. In aggiunta, nel corso del gioco, potremo apprendere alcune abilità che ci faciliteranno questi compiti. Abbiamo per esempio imparato a scavare nella sabbia, skill che ci ha permesso di esplorare nuove zone e raccogliere oggetti unici, come le Chiavi dello Spirito.

06 WotW E3 2018

In attesa di provare una build più corposa, Ori and the Will of the Wisp si conferma una produzione magnetica dal punto di vista dell'art design, e magnetica una volta impugnato il pad, merito di un sistema di controlli dinamico e ben congegnato. Il rilancio di Xbox passa dunque anche da qui: titoli mediaticamente non particolarmente altisonanti, ma capaci comunque di offrire ai gicatori delle avventure, per non dire fiabe, indimenticabili.


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