A distanza di un anno dalla versione giapponese, Square Enix decide di rilasciare Dragon Questi XI Echoes of an Elusive Age - questo il nome completo -, anche per l'occidente il prossimo 4 settembre,per Playstation 4/Pc Steam e Nintendo Switch. Abbiamo avuto l'opportunità di provarlo per un'oretta a Londra, nello showcase Pre-E3, siamo pronti a darvi le nostre prime impressioni in merito a questo nuovo episodio di una delle saghe JRPG più amate di sempre.
Meravigliosa Lotozetasia
Dragon Quest XI ci vedrà nei panni dell'eroe, un Luminare alla ricerca del suo destino e che sarà costretto ad attraversare il mondo fantastico di Lotozetasia: pieno di pericoli, nemici, ma anche di alleati e amici su cui fare affidamento. Vario, colorato e meravigliosamente dettagliato, grazie ad una estetica basata sul cel-shading, il titolo di Takeshi Uchikawa sprizza fascino e qualità estetica da ogni poro, dove il design di NPC, nemici e ambienti di gioco non è mai banale, ma al contrario sempre unico e stravagante, certo, è ancora presto per dare un giudizio finale, ma le due aree da noi viste: la verdeggiante Cobblestone e la desertica Gallipolis ci hanno più che convinto sulla qualità generale, che se dovesse mantenersi così alta per le 100 ore dichiarate dagli sviluppatori per concludere al 100% il gioco, allora avremo per le mani un prodotto assolutamente maestoso dal punto di vista artistico. Pur avendo delle macroaree piuttosto grandi da esplorare, l'esperienza non è da considerarsi open world, questo è un chiarimento che è stato più volte sottolineato dal team di sviluppo; l'idea è sempre stata quella di concentrarsi su una vicenda narrativamente imponente e interessante, piuttosto che puntare a troppe meccaniche superflue da inserire. La bellezza rimane comunque invariata, ci fermeremo più volte con il nostro cavallo ad osservare la bellezza di un tramonto o l'incanto della luna.
Se non avete mai giocato a Dragon Quest non vi preoccupate: Square-Enix ha promesso una storia immersiva, capace di appagare sia i fan più esigenti che i nuovi giocatori che si affacciano per la prima volta a questo brand, a patto di apprezzare i JRPG vecchio stampo. Il gioco, poi, ha si, dei riferimenti col passato, ma viene considerato come videogioco stand-alone, che, in maniera simile a quanto visto in Final Fantasy, racconta una storia completamente inedita e slegata dai precedenti. Lo sbarco in occidente, inoltre, garantisce numerosi sottotitoli aggiuntivi, tra cui anche l'italiano, oltre che un doppiaggio in inglese esclusivo per questa versione.
Affrontare Dragon Quest
Viaggiare nelle aree del mondo di Dragon Quest non sarà affatto semplice, i nemici non ci attaccheranno automaticamente, ma per poter crescere e diventare più forti sarà necessario combattere più volte con numerosi mob di vario tipo. Come in un classico JRPG, i vari combattimenti sono strutturati a turni, in cui potremo decidere se difenderci, attaccare o adottare una precisa tattica, ove quest'ultima può essere automatizzata o manuale. La stessa può essere applicata ai nostri compagni di squadra, in maniera tale da non dover necessariamente selezionare ogni qualvolta l'azione da eseguire in un combattimento; questa meccanica è però anche coerente con lo stile da adottare nei fight, infatti, incontrando un boss, dovremo usare la testa e capire quando e come affrontare una determinata situazione. Il party può essere composto da massimo 4 personaggi, il proprio, più altri tre. Tra quelli visti nella demo abbiamo: Sylvando, Serena, Veronica ed Erik, ognuno con caratteristiche uniche e abilità speciali. Per curarsi e reuperare i punti magia sarà necessario avvalersi dei diversi falò presenti nelle aree, in cui si potrà riposarsi e far passare il tempo di gioco.
Eliminando i propri avversari si ottengono punti esperienza, necessari per salire di livello e oro, per poter acquistare armi, armature e oggetti vari dai mercanti. L'albero delle abilità è gestito in maniera simile a quanto visto in Path of Exile: sono presenti diversi rami con specializzazioni diverse, sbloccando una skill, automaticamente quelle accanto potranno essere apprese nel livello successivo. Inutile dire che le possibilità sono davvero infinite.
Non possiamo, poi, dimenticarci della forgia che permettere di craftare armi sempre più potenti o miglioramenti per quelle già in equipaggiamento. L'utilizzo è originale, oltre a essere divertente, ma allo stesso tempo complesso. Con il nostro martello potremo decidere in quale punto colpire l'arma da potenziare, decidento se farlo in maniera vigorosa o più cauta, lo scopo è riempire le barre verdi presenti per ogni punto, senza superarle o anticiparle. A seconda della nostra bravura, otteremo un'arma più o meno forte, ma attenzione, c'è anche la possibilità di fallire miseramente, perdendo tutti i materiali utilizzati.
Verdetto
Dragon Quest XI Echoes of an Elusive Age promette di essere ancora una volta un prodotto qualitativamente ineccepibile e contenutisticamente immenso, un must have per tutti gli amanti dei JRPG e del franchise di Square-Enix. Le meccaniche di gameplay e la meravigliosa estetica del titolo ci hanno dato l'idea di un attenzione al dettaglio e di una passione da parte degli sviluppatori assolutamente unica, e se la qualità rimarrà tale per le oltre 100 ore promesse, allora saremo davanti a qualcosa di davvero ottimo per il genere. Ovviamente è ancora presto per poter trarre delle conclusioni, ma la nostra prova di un'oretta ci ha incantato e convinti di ritornare nel meraviglioso mondo di Lotozetasia, il quale avverrà il prossimo 4 settembre, per Playstation 4/PC Steam e Nintendo Switch.
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