Non fate l'errore d'immaginare l'Oregon come una terra rigogliosa, accogliente. La foresta pluviale, tipica delle montagne costiere dello Stato federato americano, offre certamente scorci suggestivi e affascinanti, ma nasconde al suo interno anche innumerevoli minacce. È proprio questo il contesto in cui abbiamo potuto conoscere e provare Days Gone, la nuova esclusiva Sony, che dopo mesi di indiscrezioni e anticipazioni finalmente si lascia toccare con mano, seppur con una sessione di gameplay lunga appena 30 minuti basata su una build decisamente preliminare del titolo di Bend Studio.
Le premesse narrative di questa nuova esclusiva Playstation sono accattivanti: Deacon, il protagonista. è un motociclista determinato a sopravvivere in un mondo che, citando Stephen King, è andato avanti, dominato da famelici zombie che qui si chiamano fraker. La demo da noi provata non si perdeva in preamboli, preferendo piuttosto un approccio diretto e pragmatico; una volta impugnato il pad, ci siamo ritrovati subito in azione, nel bel mezzo di un feroce diluvio e con il nostro protagonista in sella alla sua inseparabile motocicletta.
Riding through this world... all alone
Proprio come tradizione del genere vuole, non c'è comunità di sopravvissuti che non dia vita ad un campo base da utilizzare come covo operativo per lo scopo principale: sopravvivere. La demo ci catapulta dunque all'interno di questo piccolo agglomerato urbato ricavato con mezzi di fortuna: baracche per nulla solide, abitazioni improvvisate e negozi con tettoie ricavate da pezzi di lamiere. Deacon vivrà la sua avventurà quasi sempre in sella al suo bolide, fidato compagno di viaggio nonché elemento fondamentale del gameplay: oltre a dover potenziare e prenderci cura del personaggio principale, anche la moto avrà quindi un ruolo chiave. Ecco perché la personalizzazione di quest'ultima gioca un ruolo importante, con la carrozzeria e il motore che dovranno progredire in modo parallelo alla crescita di Deacon.
Arrivati sul posto, ci rendiamo conto che l'incarico è decisamente impegnativo: dobbiamo liberare un piccolo accampamento, eliminando una decina di soldati armati fino ai denti. Anche in questo caso, parcheggiamo il bolide a qualche metro di distanza e ci avviciniamo di soppiatto: l'idea sarebbe quella di procedere questa volta in modo silenzioso, anche perché le munizioni scarseggiano. Ci avviciniamo quindi di soppiatto a un paio di nemici e li abbattiamo ferocemente, per poi esser però scoperti dal resto della truppa. Inizia dunque un altro scontro a fuoco, che oltre a mettere nuovamente in luce qualche carenza dal punto di vista delle animazioni, evidenzia anche un'intelligenza artificiale poco responsiva e facile da aggirare. Ad ogni modo, dopo aver preso confidenza con qualche altra tipologia di arma e il sistema di shooting, riusciamo ad eliminare i bersagli e tornare a casa vittoriosi.
Verdetto
Il primo contatto con Days Gone è stato rapido ma comunque utile a ricavare qualche dato interessante: l'esclusiva Sony sviluppata da Bend Studio sembra essere un'esperienza survival che rispetta -molto- i canoni del genere, spostando al contempo il focus su elementi quali la gestione della motoclicletta e il comparto narrativo. La build da noi testata era una versione Alpha, per questo motivo tutti i giudizi sul lato tecnico sono da rimandare, seppure l'attenzione e la cura per il dettaglio ci ha già regalato degli scorci suggestivi, anche se dall'altra parte qualche calo di frame rate e/o compenetrazione sottolineava che il lavoro da fare è ancora molto. Anche la crescita del personaggio è tutta da valutare, e siamo certi che ad E3 potremmo raccogliere qualche nuova informazione. Nel frattempo il titolo si dimostra comunque interessante al netto di una varietà che non ci è sembrata folgorante, vista la massiccia presenza di elementi già visti in produzioni dallo stampo survival più o meno simili. I mesi che ci separano dalla release, però, sono ancora molti e Days Gone ci ha dato l'impressione di aver ancora più di qualche asso nella manica da sfoderare.