Il mercato dei racing games negli anni si è consolidato principalmente in due grandi esponenti, Forza Motorsport e Gran Turismo, capaci di polarizzare l’attenzione dei giocatori, offrendo esperienze diverse ma con alcuni punti in comune. Nel mare di competitor che hanno provato a “fare la guerra” ai due sopracitati, Project Cars è forse l’unico che è stato in grado di consolidare la sua posizione, guadagnandosi un’ampia community grazie alle sue peculiarità e indubbie qualità. All’alba della next-gen, ecco quindi il terzo capitolo della serie, che ambisce a migliorare quanto visto in Project Cars 2, grazie ad idee davvero degne di nota. Ve le raccontiamo nella nostra anteprima.
Esperienza Personalizzabile...
La novità più importante della produzione è forse la nuova struttura della carriera e della progressione del giocatore. Partiamo dalla prima: ogni gara metterà a disposizione dei punti esperienza che varieranno non solo in base alla nostra posizione finale, bensì anche grazie ad una serie di sotto-obiettivi completabili in ogni singola corsa, che ci permetteranno quindi di proseguire ed avanzare nella nostra progressione, che sarà insomma slegata e vincolata dal piazzamento nelle varie competizioni. Ovviamente più si vince meglio è, ma questo non sarà l’unico parametro che ricompenserà i piloti.
I crediti guadagnati inoltre potranno essere spesi per sbloccare eventi dedicate a categorie specifiche, permettendo quindi di evitare quelle meno gradite. Non è tutto, perché anche la possibilità di personalizzare la difficoltà e l’aggressività dell’IA avrà un peso nelle ricompense finali. Logicamente, più il gioco è tarato sul “difficile” più saranno utili le ricompense. Ne viene fuori insomma un quadro altamente personalizzabile, che si sposa ottimamente alla nuova politica di tuning adottata dal team di sviluppo.
Le auto di Project Cars 3 infatti saranno modificabili a livelli inediti per la serie, permettendo addirittura l’avanzamento di categoria qualora i miglioramenti siano decisamente impattanti. L’idea di poter cucire sulla pelle del giocatori ogni singola sessione di gioco è sicuramente una proposta vincente, che in attesa di una “prova con mano” non possiamo che promuovere idealmente a pieni voti.
... ma anche bilanciata
I puristi dei giochi di corse potrebbero nutrire qualche dubbio in merito al bilanciamento, in virtù di quanto descritto poc’anzi. Anche in questo caso però Slightly Mad Studios sembra aver trovato la soluzione. In primis grazie ad un’IA decisamente migliorata rispetto al passato e poi mediante un “rework” del sistema multiplayer, che ora vanterà eventi programmati direttamente dalla software e un matchmaking che - ovviamente- si baserà sulla skill dei vari giocatori, nel tentativo di creare sessioni di gioco equilibrate.
Altra novità è anche la modalità Rivals, ovvero delle sfide a tempo nelle quali si gareggerà contro i ghost degli altri giocatori, nel tentativo di battere i loro record. Rimane ovviamente il dubbio sul gameplay, difficilmente valutabile senza aver giocato il titolo in questione. Il motore di gioco è rimasto lo stesso, quindi non aspettatevi grandi balzi tecnici in avanti, quello che è cambiato però è il feeling pad alla mano e soprattutto è stato affinato anche il feedback per chi giocherà aiutato da volante e pedaliera.
In attesa di poterci mettere la mani sopra, dunque, Project Cars 3 mostra i muscoli e mette in chiaro tutte le sua ambizioni: un racing game profondo, sfaccettato e capace di soddisfare i palati di tutti i giocatori, anche quelli più esigenti.