Prinny Presents NIS Classics Volume 3 | Recensione

Prinny Presents NIS Classics Volume 3 comprende La Pucelle e Rhapsody, ma potrebbe non essere una collezione adatta a tutti.

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a cura di Lorenzo Ardeni

Che Nippon Ichi Software sia tra i publisher più longevi e impattanti sull’attuale industria del gaming, c’è poco da obiettare. Il produttore è oggi conosciuto per la serie di Disgaea, sebbene si presenti spesso sul mercato con alcune interessanti produzioni, quale il recente World’s End Club per Nintendo Switch. Escluso Disgaea, però, NIS non è mai riuscita ad imporsi nel mercato occidentale come altri publisher e ha invece continuato a lanciare titoli che erano più adatti al territorio nipponico.

Ad oggi, infatti, i giocatori all’infuori del paese del sol levante che possono definirsi appassionati delle produzioni NIS sono davvero pochi, sebbene rappresentano una nicchia che non possiamo di certo ignorare. Negli ultimi anni, il publisher ha proposto una serie di collezioni piuttosto interessanti per gli amanti dei suoi titoli, che includono alcuni dei suoi giochi più apprezzati di sempre.

Nei precedenti pacchetti avevamo avuto modo di scoprire Makai Kingdom e ZHP: Unlosing Ranger vs. Darkdeath Evilman, oltre che Phantom Brave: The Hermuda Triangle Remastered e Soul Nomad, questi ultimi inclusi nel primo volume. Parliamo quindi di opere prese da differenti console e altrettanto diversi periodi storici del gaming, ma quasi tutte sempre recepite tiepidamente dalla stampa. Oggi NIS propone sul mercato Prinny Presents NIS Classics Volume 3, ovvero la terza collezione della serie, che include La Pucelle: Ragnarok (conosciuto in occidente come La Pucelle Tactics) e Rhapsody: A Musical Adventure.

Entrambi sono particolarmente interessanti per gli appassionati del genere perché sono nientemeno che i predecessori spirituali di Disgaea, da cui trae maggiore ispirazione il gameplay che ha fatto innamorare migliaia di giocatori. Parliamo di RPG tattici a turni che ricordano moltissimo (appunto) l’impianto ludico di Disgaea. Il sistema di combattimento è uno degli elementi che più caratterizza i titoli inclusi nella Prinny Presents NIS Classics Volume 3. Nudo e crudo, il gameplay resta tutt’ora altamente godibile sia da chi aveva giocato gli originali su PS1 o PS2, sia da coloro che riescono a masticare senza problemi RPG classici che per altri utenti potrebbero essere troppo obsoleti per potercisi avvicinare.

Di fatti, sia La Pucelle che Rhapsody sono dei titoli che non si vergognano degli anni che portano sulle spalle e grazie ad alcuni filtri visivi che eliminano l’effetto pixel siamo riusciti a non pensare troppo al fatto che sono passati decenni dal loro rilascio originale. Come abbiamo già specificato, in entrambe le produzioni sono presenti dinamiche e meccaniche di gameplay che potrebbero intimorire chi è più abituato a immergersi in un RPG moderno e meno soggetto a provare un Final Fantasy VII o un Dragon Quest V.

Discorso simile può esser fatto per l’impianto narrativo e per la trama di entrambi i titoli, che condividono dei racconti comici e demenziali al punto giusto, oltre che personaggi che sono tanto irriverenti quanto semplici. Soprattutto nel caso di Rhapsody: A Musical Adventure possiamo vedere come la storia presenti situazioni e ambientazioni fiabesche, che farebbero storcere il naso a Disney per alcuni eventi in particolare. Saremo diretti: se non apprezzate questo genere di setting potreste non apprezzare affatto né La Pucelle e né Rhapsody, in quanto anche il contesto in cui gettano le loro fondamenta narrative possono sembrare estremamente di nicchia, per come si presentano.

Di fatti, la capacità di piacere in modo particolare a solo una piccola e specifica porzione di utenti è letteralmente il loro più grande difetto (e pregio). Per questo motivo vediamo difficile come Prinny Presents NIS Classics Volume 3 possa interessare a un pubblico variegato e riconosciamo che si tratta di una collezione pensata proprio per i fan di vecchia data. Per loro, infatti, i già citati contenuti aggiuntivi sono davvero molti in La Pucelle: parliamo di un nuovo scenario, otto nuovi personaggi reclutabili e miglioramenti quality-of-life come la possibilità di rotare la mappa durante gli scontri, viaggi rapidi, nuovi dialoghi doppiati e musiche completamente rivisitate. 

Insomma, sono novità succose per chi aveva apprezzato il titolo originale su PS2, ma ci saremmo aspettati un lavoro di miglioramento generale simile anche per Rhapsody, che invece deve accontentarsi soltanto dei filtri per l’immagine. Parliamo comunque di novità interessanti che faranno la felicità degli amanti di entrambi i titoli. Tuttavia, chi non ha mai neanche sentito parlare di La Pucelle o di Rhapsody, difficilmente sarà incuriosito da una collezione che dovrà pagare 39,99 euro in digitale, o addirittura 59,99 in formato fisico. È vero che l’edizione in scheda include nel pacchetto anche la soundtrack e un artbook, ma difficilmente potrebbe giudicare un sovrapprezzo così elevato che già ci aveva fatto storcere il naso con il primo volume della collezione.

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