Nella giornata di ieri è stato finalmente svelato a tutto il mondo il nuovo gioco di Valve dedicato alla Realtà Virtuale, Half-Life Alyx. Si tratta di uno sparatutto in prima persona, fondato sull'esplorazione, sulla risoluzione di puzzle e, ovviamente, sui combattimenti. Sarà disponibili a marzo 2020 e già ora può essere pre-acquistato al prezzo di 44.99 euro (sconto del 10%). Non si tratta però dell'unico progetto che Valve ha preso in considerazione: si è parlato anche di un Portal VR.
Half-Life è certamente l'IP più forte di Valve, ma anche Portal è molto amato dal pubblico e, proprio per questo motivo, il team aveva prodotto una versione giocabile di Portal VR: non si trattava quindi solo di un'idea. Perché tale progetto non è andato in porto? Lo possiamo scoprire grazie a un'intervista rilasciata dagli sviluppatori a varie testate americane.
In pratica, dopo i primi test gli sviluppatori si sono resi conto che la maggior parte degli utenti soffrivano di una forte chinetosi dovuta alla natura di Portal VR. Per quanto un puzzle game sia di norma un titolo lento, l'IP di Valve si distingue per la grande verticalità, per la rapidità dei movimenti e gli spostamenti improvvisi dovuti al passaggio attraverso i portali. Una struttura di questo tipo rende la motion sickness un serio problema e quindi il team ha deciso di spostarsi su qualcosa di più adatto, ovvero Half-Life Alyx.
Il fatto che Portal VR sia stato scartato e Alyx lo abbia sostituito non deve farci pensare, però, che Half-Life sia stata una scelta secondaria e "di comodo". Si tratta di un vero progetto VR, un gioco completo di circa 15 ore pensato appositamente per avvantaggiarsi della tecnologia della Realtà Virtuale: gli sviluppatori confermano che tentare di realizzare Alyx come un normale gioco PC avrebbe impedito di implementare molte delle meccaniche presenti.
Diteci, cosa ne pensate? Vi dispiace che non sia stato realizzato Portal VR?
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