Pokémon Mystery Dungeon Squadra di Soccorso DX | Recensione
Pokémon Mystery Dungeon Squadra di Soccorso DX ripropone su Nintendo Switch il celebre spin-off del 2015, con tante luci... e qualche ombra.
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a cura di Andrea Maiellano
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In sintesi
Pokémon Mystery Dungeon Squadra di Soccorso DX ripropone su Nintendo Switch il celebre spin-off del 2015, con tante luci... e qualche ombra.
Dopo l’ottimo lavoro svolto dal Team Grezzo con il remake di The Legend Of Zelda Link’s Awakening, Spike Chunsoft prova a compiere un lavoro analogo con Pokémon Mystery Dungeon Squadra di Soccorso DX. Remake dei primi due, celebri, capitoli usciti quindici anni fa, la nuova produzione dedicata ai Pocket Monster si pone come apripista per presentare la celebre serie di spin-off a una nuova generazione di giocatori. Mantenendo intatta la trama originale, e andando ad aumentare sensibilmente il numero di Pokémon presenti nel gioco, la nuova produzione di Spike Chunsoft, però, non riesce a svecchiare completamente alcune meccaniche di gioco mostrandosi come un prodotto solido, longevo ma a tratti eccessivamente anacronistico.
Oggi mi sento uno Squirtle
Pokémon Mystery Dungeon Squadra di Soccorso DX si apre con una serie di domande che un’eterea presenza pone al giocatore. Si tratta di quesiti molto generici e dalle tematiche leggere e simili a quelle che si potrebbero porre a un bambino. Lo scopo? Definire i tratti caratteriali del giocatore e decidere quale Pokémon, scelto da un nutrito bacino di starter, lo rappresenti al meglio. Questa decisione, ovviamente, non è definitiva e verrà comunque lasciata al giocatore la possibilità di scegliere il Pokémon che preferisca e un secondo mostricciattolo che ricoprirà il ruolo del miglior amico del protagonista.
Ritrovato privo di sensi da un Pokémon, il nostro protagonista scoprirà di essersi trasformato in uno dei celebri Pocket Monster senza, però, ricordarsi cosa sia successo prima della sua mutazione da essere umano a tenero mostricciattolo. In breve tempo il suo nuovo amico gli fornirà una casa e lo convincerà a imbastire una squadra di soccorso per andare a salvare i Pokémon che, a causa di alcune catastrofi ambientali, si trovano in difficoltà all’interno dei vari dungeon sparsi per il mondo. Un incipit molto semplice che, però, apre le porte a un arco narrativo che riesce, con la sua leggerezza, a intrattenere, emozionare e divertire il giocatore nelle oltre venti ore che saranno necessarie per giungere al commuovente epilogo.
Se la storia di Pokémon Mystery Dungeon Squadra di Soccorso DX riesce a superare brillantemente la prova del tempo, discorso differente va fatto per le dinamiche di gioco che ciclicamente si ripeteranno per tutto il corso dell’avventura. Dopo le prime ore di gioco, dove verranno introdotti i vari servizi offerti dal piccolo villaggio abitato da Pokémon, posto vicino alla casa del protagonista, inizierà un ciclo di attività che il giocatore potrà svolgere e che andranno a ripetersi “ad libitum” fino al termine della vostra avventura. Ogni mattina il vostro protagonista si sveglierà, incontrerà il suo partner, riceverà alcune richieste di soccorso da Pelipper, si recherà al villaggio adiacente per poter affrontare allenamenti mirati, accettare richieste di soccorso opzionali, depositare soldi, acquistare oggetti e prepararsi all’avventura e si dirigerà verso uno dei dungeon per portare a termine una serie di incarichi.
Il vero “problema” si palesa nel momento in cui si porterà a termine tutte le richieste di soccorso presenti in un dungeon. Pokémon Mystery Dungeon Squadra di Soccorso DX, infatti, non vi permetterà di ripartire immediatamente per un nuovo labirinto, permettendovi di immergervi in estenuanti sessioni di “farming” ma riporterà i protagonisti al campo base, facendo terminare il giorno corrente e obbligandoci a ripetere nuovamente tutte le azioni precedenti alla partenza verso un dungeon. Seppur consci che si tratti di un difetto “soggettivo”, e comunque fedele agli stilemi della serie, diciamo che la ridondanza con cui si presentano queste dinamiche inizia a tediare dopo poche ore, frazionando eccessivamente l’azione di gioco.
Per quanto riguarda la gestione della progressione ci troviamo di fronte alla classica formula offerta dal genere, differenziando le missioni dedicate alla progressione della trama dalle richieste di soccorso, opzionali e di difficoltà differente, che potremmo affrontare senza obblighi temporali o di continuità, all’interno dei vari dungeon che avremo sbloccato proseguendo con la storia principale. Sorprendente, invece, il comparto endgame che apre le porte a una serie pressochè infinita di labirinti sempre più complessi e indispensabili per poter trovare i Pokémon più rari e potenti da inserire nella vostra squadra, oltre che a permettervi di sfruttare al meglio le creature più potenti che avrete nel vostro roster, per portare a termine le richieste di soccorso più complesse.
Dark … as a Dungeon!
Appena ci si lancia all’avventura, la natura da Dungeon Crawler a turni di Pokémon Mystery Dungeon Squadra di Soccorso DX viene in superficie con tutti i suoi pregi e i suoi, anacronistici, difetti. Ogni labirinto in cui vi avventurerete sarà, come da tradizione, generato in maniera casuale andando a offrire ogni volta una planimetria differente e nemici, e oggetti, che variano in tipologia e posizione. I movimenti dei membri della vostra squadra verranno definiti da una scacchiera virtuale che ricoprirà la superficie di ogni dungeon, per ogni passo che farete, o strumento che utilizzerete, la CPU si prodigherà nello spostare a sua volta i vari nemici all’interno del piano in cui vi troverete, oltre che a rigenerare un piccolo quantitativo di energia vitale nei Pokémon della vostra squadra che avranno subito dei danni. Questo sistema di movimento, che si apre a una serie di meccaniche altamente strategiche dove il giocatore dovrà riflettere anche su come e dove spostarsi per recuperare punti vita senza essere attaccati, si scontra però con il peso degli anni e con una farraginosità che rende le fasi esplorative all’interno dei dungeon poco fluide e macchinose, portando il giocatore a optare per l’utilizzo del D-Pad, nei momenti in cui si vorrà compiere degli spostamenti precisi, o ad attivare l’esplorazione automatica che farà spostare la vostra squadra automaticamente all’interno del dungeon alla ricerca di risorse, interrompendo le scorribande solo in presenza degli avversari, lasciando al giocatore la totale gestione dei combattimenti.
Non fraintendeteci, anche se il sistema di controllo del team all’interno dei Dungeon risulta eccessivamente legato alle meccaniche originarie della serie, la possibilità di attivare l’esplorazione automatica riesce a rendere maggiormente godibili gli spostamenti anche ai giocatori che non hanno mai provato un titolo del brand, l’unico problema è che se si sceglie la seconda opzione si rischia di ritrovarsi a fissare sullo schermo tre Pokémon che girovagano per i fatti loro per svariati minuti, intervallati solamente dall’interazione richiesta al giocatore durante i vari scontri, rendendo troppo sedentaria l’azione di gioco nella sua componente più interessante. Un ulteriore opzione per rendere meno schematici i movimenti avrebbe aiutato a svecchiare le meccaniche di gioco ma, allo stesso tempo, avrebbe reso meno strategico l’intero impianto di gioco.
Discorso completamente diverso, invece, va fatto per i combattimenti di Pokémon Mystery Dungeon Squadra di Soccorso DX, che riprendono totalmente le meccaniche viste nei capitoli della serie principale. Ogni mostricciattolo presente nella nostra squadra avrà a disposizione quattro abilità, offensive o difensive, che potranno essere utilizzate liberamente dal giocatore in qualsiasi momento. Il “canonico” sistema di debolezze fra gli elementi resta presente, portando il giocatore a comporre una squadra ben variegata una volta consultata la lista dei Pokémon che si potrà incontrare all’interno dei Dungeon dal menù di selezione delle missioni.
La possibilità di controllare, attraverso la pressione del tasto +, ogni membro del vostro team, permettendo quindi di gestire in totale autonomia gli attacchi più potenti, ripartiti fra i vari Pokémon della vostra squadra, nei momenti di necessità. É possibile, inoltre, decidere di dare priorità, o impedire l’utilizzo, di eventuali abilità dei vari componenti del vostro team, permettendo di avere un totale controllo strategico delle abilità in vostro possesso e limitando le casualità tipiche di una CPU che ragiona in maniera indipendente. Purtroppo, però, questa stratificazione del combat system mostrerà tutto il suo spessore solo nelle fasi più avanzate della storia, e ovviamente nell’immenso end-game, rischiando di mostrare il fianco a una certa ridondanza durante la prima decina di ore spese con Pokémon Mystery Dungeon Squadra di Soccorso DX.
Per quanto riguarda, invece, la struttura dei Dungeon presenti in Pokémon Mystery Dungeon Squadra di Soccorso DX, troviamo tutta una serie di situazioni che, seppur generate in maniera completamente casuale, riescono a rendere sufficientemente vario l’intercalarsi di ambientazioni parecchio simili fra loro. In ogni piano potrete trovare, oltre a numerosi Pokémon nemici che continueranno a comparire nei vari corridoi dei labirinti, tutta una serie di trappole in grado di danneggiare, avvelenare, far addormentare o semplicemente assegnare malus di ogni tipologia ai membri della vostra squadra. Alla stessa maniera, però, troverete anche numerose piastrelle, o caselle se preferite, che permetteranno ai vostri Pokémon di guarire da ogni alterazione di stato, incrementare la potenza di alcune mosse e, come per la precedente categorie, fornire una serie di bonus che resteranno attivi fino all’accesso a un nuovo piano del Dungeon.
Un’ulteriore meccanica, legata alla fame che patirà il Pokémon che controlleremo, ogni passo o azione che andremo a far eseguire al nostro caposquadra abbasserà progressivamente il contatore della fame che, se arriverà a 0, comincerà a intaccare i punti vita del mostricciattolo. Per nutrire il nostro team leader dovremo fargli mangiare le mele che troveremo all’interno dei dungeon, o che potremo acquistare dai vari vendor presenti nell’hub centrale. La meccanica della fame, quindi, offre un ulteriore spunto strategico, imponendo al giocatore di capire quando, e quanto, usare i vari Pokémon presenti in squadra e, soprattutto, di gestire il proprio inventario, ovviamente limitato, prima di avventurarsi nei labirinti maggiormente strutturati.
I dungeon presenti in Pokémon Mystery Dungeon Squadra di Soccorso DX, infine, offrono planimetrie davvero stratificate. Escludendo i primi labirinti che andremo ad affrontare, agli inizi della nostra avventura, dopo una decina di ore ci ritroveremo ad addentrarci all’interno di dungeon composti da decine e decine di piani. Considerando, inoltre, che nelle fasi dell’endgame ci si scontrerà con labirinti che toccheranno senza remore il picco dei cento livelli, viene da se che una buona gestione di ogni fattore “pre-partenza” risulti fondamentale per non incappare costantemente in spiacevoli game over. A far fronte, infine, alla ovvia ripetitività che potrebbe sopraggiungere nell’intraprendere le varie missioni di soccorso, poco varie in termini di contenuti, per ore ed ore all’interno di labirinti molto simili fra loro, giunge il valore aggiunto offerto da Pokémon Mystery Dungeon Squadra di Soccorso DX, ovvero la possibilità di incontrare nuove creature, suddivise all’interno dei vari dungeon, che si potranno aggiungere al proprio roster.
Si può essere amici per sempre
Ma come si amplia la propria squadra in Pokémon Mystery Dungeon Squadra di Soccorso DX? Ovviamente un gioco basato sui celebri Pocket Monster non può chiamarsi tale senza abbracciare la filosofia del “Catturali Tutti” e, anche in questo caso, buona parte degli stimoli nel esplorare innumerevoli volte gli stessi dungeon arriva proprio dalla possibilità di reclutare ogni Pokémon che affronteremo durante le nostre scorribande. Il sistema, ve lo anticipiamo subito, è totalmente casuale (per quanto vi siano alcuni strumenti atti a semplificarne l’RNG) e si basa sul principio che ogni Pokémon sconfitto solo, ed esclusivamente, dal leader della squadra potrebbe rimanere affascinato dalla vostra forza e decidere di unirsi alla vostra squadra permanentemente. Il sistema di reclutamento, però, non sarà così semplice e immediato.
Una volta che un nuovo Pokémon entrerà a fare parte della vostra squadra, infatti, dovete tenere conto di alcuni fattori aggiuntivi. Innanzitutto dovrete terminare la vostra spedizione senza che venga messo K.O., successivamente dovrete disporre di un campo base nel quale farlo soggiornare per potergli permettere finalmente di fare parte della vostra squadra. In caso contrario, al termine della vostra escursione, il Pokémon vi saluterà, ringraziandovi per la piacevole avventura e donandovi una somma di denaro addizionale. Questa meccanica, votata completamente alla casualità e alla disponibilità di campi base idonei, innescherà, specialmente nelle prime ore di gioco, letteralmente una “corsa all’oro” atta a “farmare” il maggior numero di monete possibili per poter creare un numero sempre maggiore di campi base, evitando quindi spiacevoli situazioni nelle quali vi troviate in squadra un nuovo Pokémon, magari dotato di abilità performanti, e non possiate tenerlo con voi al termine della vostra sortita.
In Pokémon Mystery Dungeon Squadra di Soccorso DX, però, avrete a disposizione oggetti come la sfera Wigglytuff, o la sfera Persian, che vi permetteranno di invocare all’interno dei dungeon sia il chiosco del paffuto mostriciattolo che la banca del regale felino, permettendovi di organizzare il vostro denaro e costruire campi base anche durante le vostre avventure, rendendo meno punitivo il sistema di reclutamento a patto di avere, almeno in banca, la somma necessaria alla creazione di nuovi luoghi ospitali. Il sistema di reclutamento di Pokémon Mistery Dungeon DX Squadra Di Soccorso, però, si rivelerà anche un ottimo “salvavita” in quanto vi permetterà di estendere i membri della vostra squadra, durante una spedizione, fino a un massimo di otto mostricciattoli, andando a creare dei veri e propri “eserciti” di Pokémon che vi permetteranno di fronteggiare, in assoluta serenità, le situazioni più spinose o le boss battle più complesse.
Gabbiani salvavita
La curva della difficoltà, in Pokémon Mystery Dungeon Squadra di Soccorso DX, è un fattore che, come accennavamo poc’anzi, possiamo definire molto variabile. Ogni dungeon, compresi quelli più complessi, può rivelarsi un’impresa semplice, come impossibile, se non si spende il tempo necessario a studiarsi una strategia sensata per il tipo di Pokémon che si andranno ad affrontare, nonché un attenta scelta degli strumenti e delle risorse che si deciderà di far portare alla propria squadra. Incappare in un Game Over, quindi, non sarà una chimera ma l’ufficio postale Pelipper si rivelerà un’ottima soluzione per evitarvi di perdere tutti gli strumenti e l’oro che avrete con voi nel momento in cui l’ultimo membro della vostra squadra finirà K.O. I due simpatici gabbiani, difatti, nel momento della vostra disfatta vi offriranno l’opportunità di generare una richiesta di soccorso che verrà resa pubblica nella bacheca online per sette giorni. Qualunque giocatore che si connetterà ai servizi di rete di Pokémon Mystery Dungeon Squadra di Soccorso DX potrà, quindi, venire in vostro soccorso permettendovi di salvare la vostra squadra, i vostri soldi e i vostri strumenti, facendovi ripartire con l’esplorazione del dungeon esattamente da dove eravate stati sconfitti.
Nel caso in cui, però, non vogliate aspettare un soccorso esterno, l’ufficio postale Pelipper vi permetterà di creare una seconda squadra, con i Pokémon che avrete a disposizione nei vostri campi base, per poter partire al salvataggio in maniera del tutto autonoma evitando, così, di interrompere per troppo tempo la vostra progressione in Pokémon Mystery Dungeon Squadra di Soccorso DX. Ma l’ufficio postale Pelipper non si occupa solamente di fornire soccorso alle squadre in difficoltà. Al suo interno, difatti, troverete tutte le funzioni per giocare online con i vostri amici, nonché la possibilità di affrontare specifici dungeon, di difficoltà variabile, che vi garantiranno ricompense di valore crescente, oltre che la possibilità di reclutare nuovi Pokémon ed estendere ulteriormente la longevità di gioco in maniera pressoché infinita. I due gabbiani, infine, gestiranno anche tutti i contenuti addizionali riscattabili a mezzo password, o attraverso l’oramai iconico sistema del “Dono Segreto”, andando a completare l’offerta di un comparto online consistente e ben variegato.
Pokémon Mystery Dungeon Squadra di Soccorso DX … oggi
Pokémon Mystery Dungeon Squadra di Soccorso DX ci ha trasmesso, in tutte le sue fasi di gioco, le stesse identiche sensazioni dell’originale ma quello che più ci ha colpito è stata la direzione artistica semplicemente adorabile. Un ottimo utilizzo del cel shading rende l’intera esperienza similare alle illustrazioni presenti nei libri dei bambini, mescolando modelli poligonali convincenti a vibranti paesaggi “pastellati”. Meno convincenti le animazioni dei personaggi che, seppur ben realizzate, ci sono sembrate troppo poche e con un’attenzione al dettaglio meno certosina rispetto al resto del comparto tecnico. I menu di gioco, seppur ancora lievemente macchinosi, hanno ricevuto un doveroso svecchiamento, andando ad abbracciare le migliorie di cui la serie ha beneficiato nel corso della sua naturale evoluzione. La colonna sonora originale è ancora presente, con tutti i temi riarrangiati e composti nuovamente per l’occasione, facendoci sorridere di nostalgia nell’ascoltare, nuovamente, quel tripudio di cornamuse che accompagnano i menù di gioco. La traduzione in Italiano esegue bene il suo lavoro, seppur eccessivamente edulcorata nelle espressioni per venire incontro al pubblico più piccino che si affaccerà a questa solida serie di spin-off per la prima volta.
Voto Recensione di Pokémon Mystery Dungeon Squadra di Soccorso DX - Nintendo Switch
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
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- Longevo e ricco di contenuti.
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- Gameplay stratificato e difficile da padroneggiare.
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- Comparto artistico adorabile.
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- Mantiene inalterate le beltà del titolo originale
Contro
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- Alcune farraginosità nel sistema di controllo all’interno dei dungeon che andrebbero svecchiate pesantemente.
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- Ridondanza di alcune dinamiche di gioco superflua e che interrompe eccessivamente l’azione di gioco.
Commento
Pokémon Mistery Dungeon DX Squadra Di Soccorso mantiene inalterate le atmosfere del primo capitolo della celebre serie di spin-off, presentando un Dungeon Crawler solido, longevo, appagante e con un gameplay facile da apprendere ma difficile da padroneggiare. L’espansione dei Pokémon presenti al suo interno, e le aggiunte maturate dall’esperienza degli sviluppatori con i precedenti titoli della serie, offrono quello che può tranquillamente essere definito il miglior capitolo del brand. Purtroppo alcune scelte anacronistiche non riescono a farlo brillare come meriterebbe, lasciandogli quella patina da gioco “di un’epoca passata” che indubbiamente andrà ripulita con le future iterazioni. Le promesse fatte da Spike Chunsoft, comunque, sono state mantenute completamente e non potevamo chiedere un debutto migliore, per la serie di Pokémon Mistery Dungeon, su Nintendo Switch.
Informazioni sul prodotto
Pokémon Mystery Dungeon Squadra di Soccorso DX - Nintendo Switch