Quello dei videogame è un media che è in grado di raccogliere attorno a sé persone molto appassionate, che vivono il proprio hobby al massimo. Alle volte, però, capita di lasciarsi trasportare un po' troppo. È proprio quello che è successo recentemente quando un uomo giapponese della prefettura di Aichi è stato arrestato per violenza fisica. Il tutto è avvenuto pochi giorni fa, precisamente il 21 luglio 2019. Il motivo della disputa? Una palestra di Pokémon GO.
Basandoci sul rapporto della polizia, pubblicato su alcuni siti giapponesi e tradotto da Ninendosoup.com, pare che un uomo di 43 anni ha iniziato a picchiare un secondo uomo, di 44 anni, prendendolo a pugni in faccia e sul naso. L'aggredito stava giocando a Pokémon GO per strada e ha iniziato a discutere animatamente con il 43enne per il controllo di una delle palestre di Pokémon GO che, nel caso non lo sappiate, permettono di scontrarsi per ottenere varie ricompense in-game. L'aggressore è stato fermato e arrestato; il giorno successivo è stato accusato ufficialmente di violenza fisica.
Si tratta di una situazione assurda e, come sempre, viene da pensare che forse c'era anche altro sotto. Per ora, però, non abbiamo altre informazioni ufficiali in merito. Possiamo solo dire che i videogame, indipendentemente dal contenuto e dallo stile, dovrebbero essere un momento per rilassarsi e, magari, creare legami con le altre persone.
L'arrestato, però, non è l'unica persona arrabbiata a causa di Pokémon GO: il recente evento legati ai Pokémon Ombra ha avuto più di qualche problema e i giocatori non hanno avuto la possibilità di catturare le proprie creature preferite. Diteci, vi è mai capitato di arrabbiarvi (in privato!) a causa di un videogame?
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