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PlayStation VR2 | Recensione - Un visore incredibile

Abbiamo analizzato nei minimi dettagli il PlayStation VR2, il nuovo visore per la realtà virtuale di PS5. Ecco cosa ne pensiamo!

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a cura di Andrea Riviera

Managing Editor

Sono passati ben 7 anni (6 per i più pignoli) dal lancio di PlayStation VR, il visore virtual reality di Sony che riuscì a entrare, seppur con dei limiti, nelle case di 6 milioni di giocatori.  Un numero che per molti potrebbe essere reputato basso viste le 117 milioni di PS4 piazzate, ma che in un mercato come quello della VR fu in realtà un mezzo successo, anche considerato un prezzo d'ingresso di 399,99 euro, tutt'altro che accessibile per chiunque.

Da quel giorno ne è passata di acqua sotto i ponti e il mercato della realtà virtuale è cresciuto molto, basti pensare ai più di 14 milioni di Meta Quest 2 venduti e a una libreria software nettamente in crescita sia per qualità che per numero di produzioni, tra cui il meraviglioso Half-Life Alyx.

Questa crescita ha spinto Sony nella realizzazione di PlayStation VR2, che non si pone per essere solo un mero upgrade della precedente versione, ma un vero e proprio step evolutivo per il mercato gaming VR. Nel corso dei precedenti giorni l'ho provato in maniera approfondita e sono pronto a raccontarvi le mie sensazioni. Vi anticipo che siamo dinanzi a un prodotto di altissimo livello, meritevole del nostro award, ma che deve fare letteralmente i conti con un prezzo molto elevato e una libreria ancora limitata per riuscire a convincere il grande pubblico.

Come è fatto il PlayStation VR2

Il PlayStation VR2 offre un design che si pone per essere una netta e chiara evoluzione del suo predecessore: leggermente più grande (200x270x175 mm contro i 187×185×277 del modello passato) ma dal peso di 560g, quindi leggermente più leggero del PS VR1 che pesava circa 600g. Il colore è prevalentemente bianco con qualche accenno di nero, in linea con la palette scelta per la PS5 standard. Personalmente lo trovo molto elegante e semplice nelle forme, cosa che apprezzo tantissimo in un prodotto di questo tipo.

Il visore è regolabile sia nella parte frontale, per far aderire bene la maschera delle lenti agli occhi (che vedremo più avanti), che in quella posteriore con una rotella che permette di stringere il casco sulla testa. Tutto è molto intuitivo e anche decisamente comodo, merito anche di una scelta di materiali molto attenta sia nelle plastiche che nelle gomme e pelli sintetiche.

Nella parte superiore del visore è possibile trovare la rondella per la regolazione della distanza delle lenti e il bottone per sistemare la distanza della maschera (utile sorpattutto per chi porta gli occhiali).

Sotto abbiamo il microfono incorporato, il tasto d'accensione e un tasto "azione" principalmente utilizzato per attivare alcune funzionalità del visore, in particolar modo durante le impostazioni iniziali di configurazione.

Il vero cambiamento è la riduzione importante di cavi e accessori per utilizzare il dispositivo. Se prima dovevamo possedere una webcam dedicata e fare collegamenti improbabili per impostare il tutto, ora basta inserire il cavo type-c da 4,5m nella porta dello stesso tipo collocata nel lato frontale della PS5. Chiaro che dopo Meta Quest 2 molte persone si aspettavano un visore stand-alone o comunque con l'opportunità di sfruttarlo via wireless come con il virtual desktop, ma Sony ha optato per la scelta di un VR wired per sfruttare al massimo la potenza di PS5 e onestamente penso che sia stata la scelta giusta, poiché il filo non disturba più di tanto (soprattutto in piedi). L'unica vera riflessione che si può fare è sulla rigidità del cavo stesso, forse si poteva optare per qualcosa di leggermente più morbido, in grado di scivolare meglio al fianco mentre giochiamo, ma non è così fastidioso come può sembrare, semplicemente occorre abituarsi e sistemarsi bene prima di avviare i giochi.

Infine l'audio: PlayStation VR2 non dispone di altoparlanti esterni, ma solo di un ingresso jack da 3,5mm pensato per sfruttare un archetto con due auricolari compreso nel pacchetto. La mancanza di audio esterno è un bel peccato, tuttavia le cuffie fanno il loro dovere anche grazie al 3D Tempest Audio e al massimo dei casi basta comunque accendere il volume della televisione.

Motion Controller

A differenza del precedente VR di Sony dove i controller non erano altro che i PlayStation Move, questa volta abbiamo due veri e propri controller VR chiamati Sense che PlayStation ha creato sfruttando le tecnologie viste nel DualSense. Abbiamo quindi sia il feedback aptico che i trigger adattivi, con la differenza che sono applicati su due pad che sfruttano le telecamere IR esterne del visore per essere riconosciuti ed essere così utilizzati.

I due pad non differenziano moltissimo dai controller visti con il Meta Quest 2; sono leggermente più grandi e la circonferenza così vasta serve per permettere alle camere IR di individuare facilmente i pad e per consentirci di sfruttarli al meglio.

Sono estremamente comodi e non ho avuto particolari problematiche mentre giocavo, anche se devo ammettere che i laccetti pensati per stringere i controller ai polsi in maniera tale da non farli cadere, li ho trovati un po' scomodi messi così internamente.

Un altro aspetto che mi ha convinto poco è la ricarica. I due controller mi sono durati circa 5-6 ore con Horizon Call of The Mountain, un tempo che può variare a seconda del gioco che si sfrutta, ma in generale l'ho trovato al di sotto della media, costringendomi a tenere praticamente sempre sotto carica i Sense ed è qua che nasce il secondo problema. Con dei controller con le pile (come quelli del Meta Quest 2) basterebbe sostituire le stesse e si ritorna immediatamente a giocare, mentre con i controller del PS VR2 bisogna necessariamente caricarli con un cavo type-c/USB-A presente nella confezione, portandoci però a caricarne uno alla volta (o anche insieme se disponete di due cavi). Sony vende anche una piattaforma di ricarica rapida per 39,99 euro, già prenotabile su Amazon, ma in generale avrei preferito il caro vecchio sistema a pile.

Hardware e caratteristiche

Specifiche PS VR2
Compatibilità PS5
Risoluzione 2,000 x 2,040 (4.1MP) per occhio, OLED, HDR
Lenti Fresnel
Refresh Rate 90Hz, 120Hz
Campo Visivo 110° circa
Connettori USB-Type C
Lunghezza cavo 4,5m
Camere 4x IR (esterne), 2x IR (interne)
Visuale Pass-Trough SI
Input PSVR 2 controller Sense, DualSense e tracciamento occhi
Microfono SI
Feedback aptico Controller e visore
Peso 560g
Audio Ingresso da 3,5mm aux

Primo Utilizzo

La configurazione del VR è estremamente semplice e intuitiva. Una volta collegato il visore alla propria PS5 parte automaticamente una configurazione guidata che ci spiega come collegare i controller Sense (la prima volta ci sarà bisogno di un collegamento wired per connetterli alla console) e soprattutto come regolare in maniera personale le lenti e il tracciamento oculare, vera grande novità di questo visore che funge anche da meccanica di gioco.

Una volta fatto ciò potremmo sfruttare il PlayStation VR2 esattamente come se stessimo giocando su un TV, quindi con la home visibile dalle lenti e con i controller che fungono da DualSense "scorporato". Anche i giochi non compatibili con la VR saranno avviabili e giocabili in modalità cinema, così come i contenuti multimediali.

Nelle impostazioni è comunque possibile modificare la nostra configurazione ogni qualvolta che ne abbiamo bisogno, cambiando l'area di riferimento o le nostre preferenze di gioco.

Esperienza d'uso

Ho provato il PlayStation VR2 a lungo, riuscendo a starci circa 3 ore al giorno in maniera continuativa. Normalmente io riesco a resistere abbastanza bene con la VR e non ho mai sofferto di particolari problemi, ma devo ammettere che era da qualche mese che non usavo il mio Meta Quest 2, di conseguenza non è scontato che dopo tutto questo tempo ci si possa ritrovare esattamente come prima, quindi la paura che potessi soffrire anche solo un poco c'era. Ebbene, con il PS VR2 non ho sofferto neanche per mezzo secondo di motion sickness o mal di testa, merito delle sue caratteristiche, ma anche di una comodità impareggiabile.

Il visore calza benissimo in testa, risultando leggero e soprattutto confortevole. Io porto gli occhiali (tra l'altro nemmeno troppo piccoli) e la larga maschera di gomma è talmente ben pensata che non ho sentito pressioni sulle tempie o quant'altro. L'unica nota che mi sento di fare è la grandezza stessa del visore: occupa molto spazio nella parte frontale e da seduti può capitare di sbattere anche solo per sbaglio il controller mentre "ci si arrampica" o eseguono azioni particolari, questo anche a causa della grandezza degli stessi controller.

Per il resto a livello di gameplay il balzo in avanti rispetto al predecessore è simile al cambio generazione avvenuto tra PlayStation 2 e PlayStation 3: evidente e a tratti incredibile, testimonianza dell'ottimo lavoro svolto con questo visore. Oltre alla grande esclusiva di lancio, Horizon Call of the Mountain, ho avuto modo di provare svariati altri giochi (di cui presto troverete un pezzo dedicato per ognuno) tra cui No Man's Sky VR, Star Wars Tales From The Galaxy Edge, Moss e Moss 2, Jurassic World Aftermath, Kayak: VR Mirage e After The Fall 2 e la qualità visiva, non solo rispetto al PS VR1, ma anche rispetto anche solo al Meta Quest 2, è ben constatabile già da subito, grazie in primis alla risoluzione delle lenti ma anche per via dello splendido display OLED HDR.

A immergerci ancora di più nel vivo è il feedback aptico applicato al visore, che si attiva in momenti specifici di gioco e che si adatta in maniera perfetta alle situazioni a "schermo". Se questo dovesse recarvi fastidio, può comunque essere disattivato facilmente dalle opzioni, ma vi consiglio di provarlo, perché è qualcosa di nuovo e che funziona anche molto bene, così come l'eye tracking, che grazie alle due camere IR interne permette di tracciare in modo chiaro i nostri occhi, in modo da poterli sfruttare all'interno del gioco.

Il verdetto sul PlayStation VR2

PlayStation VR2 è un visore eccezionale, motivo che mi ha spinto a dargli il nostro award. Oggi, a livello tecnologico, non c'è nulla di simile sul mercato, Sony non si è ridotta a fare il compitino ma ha creato davvero una gran bella periferica, in grado di far strabuzzare — letteralmente — gli occhi agli appassionati della realtà virtuale, questo anche al netto di un paio di criticità di poco conto.

Tuttavia, nonostante una qualità impressionante, bisogna comunque ragionare sul prezzo; 599,99 euro sono tanti, tantissimi se consideriamo che costa 50 euro in più della console e soprattutto che viviamo un periodo storico dove le difficoltà economiche sono evidenti. Se fossi un utente interessato a questo visore, non so se lo acquisterei ora, magari attenderei un'espansione notevole della libreria e porting attesi (qualcuno ha detto Half-Life Alyx?). Chiaro che se avete disponibilità monetarie e siete dei super appassionati, questo PlayStation VR2 è certamente un must-have, ma se volete approcciare per la prima volta questo mondo, allora forse il mio consiglio è quello di optare per il visore stand alone di Facebook (il Meta Quest 2), così da poter risparmiare un po' di soldi e farvi un'idea più chiara della tecnologia. Inoltre, io spero sempre che i ragazzi di PlayStation si rendano conto di quanto sarebbe importante rendere compatibile questo visore su PC, abbraccerebbe una fetta di pubblico nettamente più grande, ma chissà, magari presto o tardi lo vedremo.

Il mio auspicio finale è che chiaramente molti studi di sviluppo investano nella creazione di opere importanti per questo visore, perché è davvero uno step importante per la VR. Sony sembra crederci e anche io sono piuttosto ottimista, incuriosito di vedere quali grande esperienze potremmo vedere su PS VR2. Sarò in prima fila per vederle e giocarle.

Voto Recensione di PlayStation VR2


9.5

Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • Tecnicamente è un visore eccezionale

  • Ergonomia ottima, anche per chi usa gli occhiali

  • Il feedback aptico su controller e visore è un tocco in più

  • Il tracciamento oculare funziona benissimo

  • Intuitivo e di facile utilizzo

Contro

  • Il prezzo può davvero spaventare

  • Compatibile solo con PS5

Commento

Il PlayStation VR2 è un visore di altissimo pregio, dotato di tecnologie moderne e dalla comodità ottimale. Il suo prezzo potrebbe realmente spaventare chi è propenso al suo acquisto, ma siamo comunque dinanzi al miglior visore VR (almeno per quanto concerne le specifiche) sul mercato. Il suo futuro dipenderà dalla libreria software e soprattutto dalla volontà di Sony di espandere il suo utilizzo... magari su PC.

Informazioni sul prodotto

Immagine di PlayStation VR2
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