Playstation Pulse Explore | Test & Recensione
I nuovi auricolari targati PlayStation si rivelano, purtroppo, un esperimento poco convincente sotto molteplici aspetti.
Advertisement
a cura di Andrea Ferrario
Editor in Chief
Le Playstation Pulse Explore di Sony sono un paio di auricolari wireless progettati per essere usati principalmente con la PlayStation 5 e con il PlayStation Portal (attraverso il nuovo protocollo di connessione wireless proprietario PlayStation Link) ma è possibile usarle anche con PC (grazie a un dongle USB incluso nella confezione) o dispositivi mobile tramite Bluetooth.
Dal punto di vista audio sono dotati di driver planari in grado di creare un suono nitido e dettagliato. La loro forma, molto particolare, non li rende facilmente indossabili. Pur offrendo diverse taglie di gommini, per aderire alle diverse cavità timpaniche, non saranno quindi idonei per tutti, un peccato, soprattutto considerando il loro prezzo di 219 euro che già spaventerà molti acquirenti.
Come sono fatti?
Il design delle Playstation Pulse Explore è chiaramente ispirato alla PlayStation 5. Il corpo è nero e la copertura è bianca, ricurva, con una flangia che si protrae verso l’alto. Sono molto differenti dalla maggior parte degli auricolari in commercio e il design scelto da Sony PlayStation è tanto singolare quanto discutibile, poiché sono tutt’altro che comode o facili da inserire nelle orecchie.
Il piccolo logo di PlayStation indica il verso in cui dovrete indossarle; senza questa indicazione è difficile capire come usarle senza dare un’occhiata al manuale e l’uso corretto, o meno, sarà una mera questione di fortuna.
A dimostrazione di questa affermazione, facendo una ricerca immagini su Internet, si vedono gli stessi auricolari indossati in maniera differente da diverse persone, un qualcosa di decisamente sorprendente per un prodotto che, prima di tutto, deve essere pratico ed ergonomico.
L’angolo superiore della linguetta dovrebbe puntare dritto verso l’alto, ma poiché il corpo, e la punta, dell’auricolare sono circolari e non hanno alette o protuberanze, è molto semplice inserirli in maniera scorretta.
Di conseguenza l’ergonomia è, purtroppo, scarsa, complici anche i gommini delle cuffiette, montati di serie, molto piccoli, forse tra i più piccoli che abbia mai potuto provare in prima persona. A questo aspetto bisogna aggiungere il fatto che anche i gommini aggiuntivi molto grandi, obbligando l'utente medio ad acquistare dei ricambi di terze parti, sfruttando l'attacco "standard" presente nei Pulse Explore.
Si tratta di auricolari in-ear, che devono occludere il condotto uditivo, e aderire perfettamente alla cavità timpanica, per offrire il meglio in termini di qualità audio, e non riusciranno nel loro intento a meno che non abbiate orecchie decisamente piccole.
Anche i controlli non sono facili da individuare, e usare, senza guardare direttamente i Pulse Explore. La parte superiore di entrambi gli auricolari ospita dei regolatori di volume molto sottili e piatti con un piccolo puntino per indicare, al tatto, dove siano collocati, e i canonici pulsanti di accoppiamento, posizionati nella parte inferiore.
Essendo principalmente pensati per il gaming, non è possibile controllare la riproduzione musicale e nel caso vorrete usarli anche con uno smartphone come normali auricolari per la musica, dovrete utilizzare i controlli del vostro device.
Tenendo premuto uno dei due pulsanti per l’accoppiamento è possibile cambiare il dispositivo a cui li avrete connessi, passando da quello attuale a quello precedente, una funzione molto pratica, e comune in questo tipo di prodotti, pensate per poter rispondere rapidamente a una telefonata, senza interrompere la partita in corso, limitandosi a premere un pulsante sugli auricolari.
Le Pulse Explore, considerando tutti questi aspetti, sembrano ideate unicamente per l’uso con la PlayStation Portal, la PS5 o il PC. A rimarcare questo aspetto ci pensa anche l’enorme custodia, più grande di quella in dotazione con qualsiasi altro paio di auricolari oggi in commercio.
Anche la custodia ricorda il design della PlayStation 5, per via di colori e forma. Si apre facendola scorrere. Una barra luminosa posizionata lungo il bordo inferiore indica lo stato della batteria e una porta USB-C, situata nel lato destro, permette di ricaricare gli auricolari.
La custodia è tanto scomoda da portare in tasca, quanto comoda da aprire per rimuovere o riporre gli auricolari. Tuttavia il supporto magnetico non è così forte da posizionare, in maniera automatica, sempre gli auricolari in maniera corretta.
A peggiorare la situazione ci pensa l'assenza di un vano per inserire l’adattatore PlayStation Link all’interno della custodia, un’altra scelta discutibile considerando che abbiamo visto dongle posizionati in custodie più piccoli e, non per questo, meno efficienti.
L'ultimo elemento atto a indicare il fatto che questi auricolari siano un prodotto ideato principalmente per un utilizzo in maniera statica, è la totale assenza di qualsivoglia certificazione IP.
Qualità audio
L’uso di driver magnetici planari posiziona i Pulse Explore in una fascia alta di mercato, infatti rispetto all’uso di driver tradizionali i modelli planari tendono a essere molto costosi. La dimensione maggiore rispetto ad altri auricolari potrebbe anche essere dovuta a questa scelta tecnologica, dato che la qualità - potenzialmente - aumenta con le dimensioni.
La precisione e la mole di dettagli riprodotti dai Pulse Explore è notevole, anche se perdono di "punch" nelle basse frequenze. Non so quanto sia una scelta prudente per un paio di auricolari da usare prettamente con i videogiochi, dove esplosioni, e suoni profondi, compongono una buona parte della “colonna sonora”.
Insomma, siamo davanti a un paio di auricolari con un’ottima resa delle medie e alte frequenza, una risposta non lineare e una mancanza di profondità, a cui si aggiunge la difficoltà di isolare passivamente l’ascoltatore per via dei gommini di serie molto piccoli.
Non sto dicendo che si ha una totale mancanza dei bassi, sia chiaro, ma che avrei preferito un suono più caldo che, probabilmente, avrebbe giovato in molti videogiochi.
Non manca, ovviamente, la compatibilità con il Tempest 3D (la tecnologia audio 3D proprietaria di SONY), che, però, ha una resa solo discreta se comparata con altre cuffie compatibili con suddetta tecnologia.
Se per voi è importante posizionare i suoni nell’ambiente tridimensionale, un elemento importante in alcuni giochi e non solo estetico, sappiate che le cuffie circumaurali fanno decisamente meglio.
I microfoni invece sono decisamente buoni, e sopra alla media. La voce esce sempre in maniera cristallina e l'ascoltatore non percepisce mai quel fastidioso "effetto imbuto" presente nella maggior parte dei prodotti concorrenti.
Per quanto riguarda la cancellazione attiva del rumore, non è presente nei Pulse Explorer. Al suo posto, Sony, propone un'innovativa cancellazione dei rumori (sulla carta analoga a quella incredibilmente efficace presente nella serie XM5) che si dovrebbe attivare grazie all'intelligenza artificiale.
Dico dovrebbe poiché durante i miei test non mi è mai capitato di poter godere di questa innovativa funzione, probabilmente in virtù proprio di quei gommini che non sono mia riusciti a isolarmi totalmente durante le mie sessioni di ascolto assieme alle Pulse Explore.
Un ultimo aspetto peculiare risiede nel supporto degli auricolari all'audio lossless tramite wireless. Per quanto sembri, apparentemente, una funzione molto interessante, il supporto non avviene tramite Bluetooth.
Il supporto dei Pulse Explore all'audio lossless avviene esclusivamente tramite PLayStation Link (quindi usando il dongle USB o connettendole direttamente al PlayStation Portal).
Questo significa che su PC, PS5 o, per l'appunto, con il nuovo PlayStation Portal, si potrà fruire dell'audio non compresso, mentre utilizzando il Bluetooth su uno smartphone, verrà fornita esclusivamente la risoluzione del codec Bluetooth offerto dal device a cui verranno connessi gli auricolari.
Autonomia
Le Pulse Explore promettono fino a cinque ore di durata della batteria per singola carica, mentre potrete ricaricarle completamente un paio di volte, sfruttando la batteria presente nella custodia.
Cinque ore di autonomia sono probabilmente sufficienti per una lunga sessione di gioco, ma sono sotto alla media per quanto riguarda l'ascolto di contenuti multimediali; oggi un paio di auricolari wireless offre almeno il 50% di autonomia in più, mentre le custodie permettono di ricaricare completamente gli auricolari dalle 3 alle 5 volte.
Queste prestazioni sono, quindi, difficilmente giustificabili, soprattutto di fronte alle generose dimensioni della custodia (la quale è almeno il doppio più grande di molte altre presenti in circolazione) e degli auricolari.
Verdetto
Mi aspettavo di più da questi Pulse Explore. Alcune scelte di Sony sono molto discutibili. La regina delle console da gioco ha ricercato un design distintivo, e ci è riuscita. Tuttavia il contenuto tecnologico non è all’altezza del marchio di riferimento.
Prima di tutto l’indossabilità è solo discreta, i gommini per le orecchie sono troppo piccoli, mancando di offrire opzioni per adattarsi a più utenti. L’uso con smartphone, in mobilità, è sconsigliato, ma anche l’uso con un notebook non è tra le cose migliori, in virtù del dover trasportare il dongle USB separatamente.
L’autonomia è solo sufficiente. La qualità audio è buona (ma non ottima) con i giochi e solo discreta con l’ascolto musicale, per via di una serie di limitazioni autoimposte dalla decisine di usare il protocollo proprietario PlayStation Link.
Non c’è la cancellazione attiva del rumore, una tecnologia di cui Sony è al vertice del mercato, e la variante gestita dall'intelligenza artificiale non si è mai attivata durante le mie sessioni.
I Pulse Explore costano 219 euro, praticamente quai la metà di una PlayStation 5. Un prezzo che sarebbe stato giustificato dai driver planari, ma che non viene supportato dalle altre scelte tecnologiche.
Sono pochi i motivi per cui consigliare i Pulse Explore e sono tutti legati alla loro fruizione in unione con una PS5 o con un PlayStation Portal. troppo pochi per suggerirli a cuor leggero
Se Sony deciderà di tagliare il prezzo del 50%, o fare offerte in abbinamento a PlayStation 5, potremmo consigliarli, ma se non sarà così, il mercato offre scelte più valide per quanto riguarda gli auoricolari in-ear dedicati l'ascolto di contenuti multimediali e l'aspetto ironico è che queste scelte sono proprio realizzate da Sony.
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
-
Microfoni buoni
-
Qualità audio buona con i giochi (ma non ottima)
-
Connessione praticamente impeccabile con PS5 e PlayStation Portal
Contro
-
Design discutibile e gommini poco versatili
-
Autonomia limitata
-
Qualità audio per la musica solo discreta e limitata dal protocollo PlayStation Link
-
Dongle esterno alla custodia
-
Dimensioni della custodia
-
Prezzo sproporzionato rispetto all'offerta