PlayStation Portal | Recensione - Un accessorio utile?
Abbiamo testato PlayStation Portal, il nuovo dispositivo per videogiocare in Remote Play ai titoli della propria PS5.
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a cura di Andrea Riviera
Managing Editor
Sony, in questa generazione, si sta impegnando a lanciare sul mercato nuovi prodotti e accessori PlayStation come non ha mai — o quasi — fatto nel corso della sua storia. Vi basti pensare che negli ultimi anni abbiamo già goduto del DualSense Edge e del PS VR2, mentre presto arriverà sul mercato PlayStation Access per tutti coloro che soffrono di disabilità. Ma non solo: abbiamo avuto le Pulse, le Pulse Elite, avremo le Pulse Explore (di cui vi parleremo più avanti) e la nuova versione di PS5.
Tra tutto questo, però, c'è un altro accessorio che l'azienda giapponese ha creato quasi come un esperimento e che tra poco farà debutto sul mercato. Parliamo di PlayStation Portal, un dispositivo pensato per videogiocare in remote play Wi-Fi ai titoli presenti sulla propria PS5.
Negli ultimi giorni abbiamo avuto modo di spenderci un po' di ore grazie a un'unità sample recapitataci da Sony stessa e dobbiamo essere onesti: nonostante la qualità del dispositivo sia indubbiamente elevata, è impossibile non porsi diversi dubbi sulla sua effettiva utilità, soprattutto se si considera il costo di 220 euro.
Come è fatto PlayStation Portal
Partiamo dalle basi: PlayStation Portal pesa circa 528 grammi e ha una lunghezza di 29 cm. Il materiale principale da cui è costituito è la classica plastica già vista su la maggior parte dei prodotti PS5, certificando comunque una buona impressione qualitativa.
Non solo i materiali sono quelli già sfruttati da Sony per i propri accessori, ma anche il risultato estetico è a dir poco abbinato con quello di PS5, tanto che Portal a una prima occhiata può sembrare semplicemente un DualSense diviso a metà con in mezzo uno schermo LCD touch da 8 pollici... e sapete una cosa? È effettivamente così.
Il design, infatti, non è certamente tra i più originali visti sul mercato odierno, ma è chiaro che Sony abbia voluto essere coerente con lo stile che ormai lega tutti gli accessori di PS5, con predominanza dei colori bianco e nero e la classica texture del DualSense. C'è, comunque, una peculiarità visiva, che risiede in due strisce LED presenti nell'estremità interne dei due lati del "controller".
Se i comandi di gioco sono quelli di un classico pad PlayStation, quindi i quattro pulsanti a destra, i tasti direzionali a sinistra e i due analogici simmetrici, quelli aggiuntivi possono essere trovati nella parte posteriore e comprendono: il tasto d'accensione, il bottone per il PlayStation Link per connettere i dispositivi audio supportati e tutto ciò che riguarda le impostazioni del volume. Sotto lo schermo, nella parte inferiore, è possibile trovare un attacco type-c per la ricarica (con cavo compreso nella confezione) e un ingresso jack da 3,5 mm. Vi ricordiamo che il dispositivo non supporta il Bluetooth, ma solo la nuova tecnologia PlayStation Link compatibile con le nuove cuffie Sony Pulse Elite e Pulse Explore che riduce al minimo la latenza.
Il software è un implementazione riveduta, ma sempre abbastanza pigra dell'applicazione Remote Play. Non sfrutta niente di particolare e non introduce nulla di nuovo.
A cosa serve PlayStation Portal?
Come vi abbiamo accennato nell'introduzione, PlayStation Portal è un dispositivo pensato per videogiocare in remoto ai titoli della propria PS5. Non è, quindi, un prodotto stand-alone, ma un accessorio che può essere sfruttato solo se si possiede una PlayStation 5 in casa.
Una volta connesso alla rete Wi-Fi, Portal rileva la PS5 presente sulla rete domestica e consente di avviare la console in streaming sul dispositivo, a patto che la console sia accesa o, quantomeno, in modalità riposo con tanto di abilitazione di gameplay remoto attivato.
È importante ribadire che solo durante la prima configurazione è necessario sfruttare la stessa rete internet dove è presente la console, mentre una volta impostato è possibile giocare in remote play praticamente ovunque, a patto che si sia connessi a una rete Wi-Fi stabile e potente con almeno 5 mbps di connessione da entrambi i lati, anche se il consiglio è quello di avere i 15 mbps per godere della massima esperienza. Non è, dunque, necessario rimanere nelle vicinanze della console, bensì potrete giocare anche fuori casa, in viaggio, in vacanza od ovunque desideriate. Ovviamente, per farlo la console non dovrà essere spenta totalmente e soprattutto deve rimanere anch'essa connessa a una rete, altrimenti PlayStation Portal non vi si potrà connettere, non essendo possibile giocare in modalità offline.
La nostra esperienza con PlayStation Portal
Dal canto nostro l'abbiamo testato per svariate ore durante il weekend, sperimentando anche la connessione con reti Wi-Fi diverse. Innanzitutto va sottolineato che il suo utilizzo è estremamente intuitivo. Una volta acceso, infatti, basta connettersi alla rete dove è collegata la nostra PS5 per abbinarlo immediatamente alla console, e da lì è immediatamente possibile gestire la console e avviare i titoli che desideriamo. Anche la batteria è soddisfacente, considerando il gameplay, i feedback aptici e grilletti adattivi, siamo intorno alle 7/8 ore di durata.
L'accessorio monta sostanzialmente un DualSense, quindi videogiocare non è poi così diverso che farlo rispetto alla console tradizionale e anche la comodità è garantita. Siamo rimasti anche abbastanza soddisfatti dallo schermo LCD Full HD 60 Hz, di buona fattura e con una discreta luminosità, per quanto i comandi touch potrebbero anche essere stati omessi (alla fin fine non potrete sfruttarli per giocare, bensì solo per gestire le impostazioni).
Per quanto riguarda le latenze non abbiamo riscontrato cambiamenti evidenti rispetto al collegamento di un qualsiasi altro dispositivo che supporti Remote Play. Bene o male abbiamo gli stessi pregi e difetti rispetto al passato, per cui se vi aspettavate cambiamenti in tal senso rimarrete delusi. Ovvio, se giocate sulla stessa rete Wi-Fi, come sempre. giocherete meglio e l'input lag sarà minimo, mentre a distanza siderale le performance peggioreranno.
Terminata l'esperienza di gioco e spento Portal, però, ci siamo inevitabilmente cominciati a chiedere il motivo di alcune decisioni prese da Sony con questo dispositivo. Innanzitutto, perché sviluppare un accessorio per il Remote Play quando si poteva benissimo creare una piattaforma mobile per videogiocare in streaming ai titoli dell'abbonamento PS Plus?
È importante, infatti, ribadire che è possibile già oggi sfruttare il Remote Play grazie al proprio DualSense, collegandolo a un qualsiasi dispositivo che supporta l'applicazione Remote di PlayStation, il tutto senza spendere necessariamente 220 euro e giocando essenzialmente da qualsiasi piattaforma, come il PC o il tablet. Certo, magari sarà meno comodo, ma evita una spesa che a oggi vale davvero solo per coloro che non hanno nessun problema di disponibilità economica o che impazziscono per il collezionismo e, quindi, desiderano avere ogni accessorio Sony rilasciato sul mercato.
Considerate che nel 2013 esisteva già il Remote Play di PS4 con quell'incredibile — e sottovalutata — console di PS Vita, una piattaforma da gioco completa e portatile da 300 euro. Capite bene, anche solo da questo, quanto Portal, nonostante sia sulla carta un buon prodotto, fatichi davvero a convincerci di valere 220 euro.
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
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Fa bene quello per cui è stata creata
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Ottimo display
-
Comandi comodi
Contro
-
Implementazione OS pigra
-
Niente Bluetooth
-
Prezzo
Commento
Informazioni sul prodotto
PlayStation Portal