Dalla pura ironia all'orrido e lugubre senso di angoscia che sconvolse un'intera generazione: Silent Hill. Sviluppato da Konami, il primo capitolo della saga arrivò su PlayStation il 1 agosto del 1999 presentando una collaudata visuale in terza persona con abbozzate componenti di grafica 3D. Per i tempi, fu qualcosa di sorprendente se ben ricordate.
Oltre alla macabra presenza di scene di rara violenza, Silent Hill fece breccia nel cuore della gente grazie a un gameplay ben strutturato, ben variegato tra esplorazione/risoluzione degli enigmi, combattimenti e una narrativa tanto longeva quanto profonda che ebbe il pregio di far rigiocare il titolo più e più volte grazie alla presenza di multipli finali. Indimenticabile infine i "blooper" dei protagonisti, ossia scene d'intermezzo dove vengono mostrati degli errori cinematografici in sede di casting: una trovata decisamente geniale che rese ancor più "reale" il mondo e i personaggi di Silent Hill.
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