Pine | Recensione
La recensione di Pine, gioco di ruolo indie con ambientazione open world e diverse fazioni di "animali" con cui interagire.
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a cura di Matteo Lusso
Cosa sarebbe successo se gli umani non avessero mai raggiunto la cima della catena alimentare e le altre specie si fossero evolute di pari passo? Questo è appunto l'idea dietro l'open world Pine, un semplice ma efficace gioco di ruolo in terza persona che, almeno sulla carta, sembra essere una vera sorpresa tra i videogiochi indie del 2019.
Nei panni del giovane Hue, siamo chiamati a trovare una nuova casa per la nostra tribù che per anni e anni è rimasta isolata dal resto del mondo. La scogliera in cima alla quale si trova il villaggio si sta sgretolando e il protagonista decide quindi di contravvenire alle regole e di esplorare i territori sconosciuti tutt'intorno. Ben presto si scopre che esistono altre specie animali altrettanto evolute stabilite in quelle zone, con le quali dobbiamo commerciare, fare amicizia ma anche combattere.
Albamare, questo il nome del mondo in cui è ambientato Pine, è abbastanza vasto, con diversi biomi che vanno dal deserto, alle foreste, fino alle lande ghiacciate. Ciò che conta maggiormente sono però le dinamiche fra i vari avamposti e le razze che li abitano: le cinque specie più intelligenti combattono fra loro per il predominio e il nostro intervento avrà un impatto importante su tali eventi.
Principalmente, donando oggetti e cibo a un determinato popolo, si aumenta il nostro livello di amicizia. Tuttavia, cercare di ingraziarsi una specie porta a un incremento dell'ostilità da parte delle altre. È una meccanica molto semplice da comprendere ma anche un po' tediosa, poiché avanzando con la storia siamo costretti a doverci alleare per forza di cose con tutti. La trama infatti è legata in un susseguirsi di missioni che ci guidano nelle prime fasi di gioco, ma soprattutto ci spingono a esplorare dei luoghi abbandonati dove si trova un antico sapere e, in pratica, nuovi strumenti molto utili all'esplorazione come, ad esempio, un binocolo che ci permette di vedere cose nascoste e avere più dettagli dell'area che ci circonda mostrati sulla mappa.
Queste attività sono però abbastanza semplici e brevi, inoltre, nonostante qualche cutscene, la storia risulta abbastanza piatta da seguire. La natura indie di Pine ha sicuramente pesato sulla qualità della produzione che non fa gridare al miracolo, ma perlomeno il gameplay è abbastanza solido e in grado di regalare un bel po' di ore di divertimento. L'esplorazione è infatti uno degli elementi principali, ma di tanto in tanto bisogna anche combattere e il gioco offre diverse possibilità: spada e scudo sono i nostri strumenti di offesa e difesa migliori e possiamo eseguire vari tipi di attacchi, parate e schivate; inoltre, abbiamo anche armi da lancio per ferire i nemici di nascosto. La telecamera non è però sempre veloce e reattiva nel seguirci rendendoci, spesso, facili bersagli.
Abbiamo anche il crafting che richiede di acquisire la "ricetta" necessaria per la creazione e poi, naturalmente, gli oggetti e materie prime richiesti. Nulla di diverso da quanto già visto in qualsiasi altro videogioco che implementi un sistema simile. Infine, è possibile commerciare con gli alleati: non si usa il denaro ma si effettua un baratto cercando di bilanciare un apposito indicatore proprio a forma di bilancia.
Nel complesso le meccaniche di Pine sono piuttosto interessanti ma quasi buttate lì per tenere occupato il giocatore. Infatti Pine non eccelle in nulla ma è comunque un titolo abbastanza ricco di contenuti e attività. Il problema è che sarebbe stata necessaria una maggiore profondità delle meccaniche, magari avendo rinunciato a qualcosa. Infatti, quando si gioca non si fa altro che muoversi verso il cursore della missione raccogliendo tutto quello che troviamo, per poi buttarlo quando l'inventario è pieno, combattendo sempre allo stesso modo, con continue schivate fino a riuscire a sferrare un colpo. Ogni tanto ci sono dei momenti in cui dobbiamo attivare degli interruttori nell'ordine giusto, magari risolvendo qualche rompicapo elementare, e saltare su qualche piattaforma in movimento, ma è tutto incredibilmente facile. A ciò si aggiunge qualche bug con il gioco che si blocca temporaneamente quando chiamo di usare un determinato strumento, il diario delle missioni che non si aggiorna e la telecamera che in parte attraversa lo scenario.
Purtroppo queste forzature e difetti fanno calare la valutazione complessiva di Pine, a ogni modo bisogna sottolineare come il prezzo di vendita si fermi a 20,99 euro. Non è una cifra elevata, inoltre, il team di sviluppo Twirlbound è composto da appena sette persone. Pine ha peccato d'ambizione, ma riesce comunque a divertire in più occasioni, come quando si aiuta una fazione ad assaltare il villaggio di un'altra o si scoprono alcuni retroscena legati alla storia degli esseri umani. Insomma, questo titolo indie potrebbe piacere oppure no a seconda delle proprie aspettative. Se cercate un gioco di ruolo abbastanza comune, che non costi troppo e con qualche idea interessante ma non troppo sviluppata, allora Pine merita certamente un'occasione - tra l'altro, tutti i testi sono tradotti in italiano.
Per quanto riguarda il lato puramente estetico, la grafica di Pine si avvicina allo stile low poly. I modelli tridimensionali sono infatti piuttosto semplici e le texture applicate esaltano tale aspetto. Però Hue, così come gli altri personaggi, sono arricchiti da un buon numero di minuzie e i luoghi che visitiamo riescono a regalare qualche scorcio interessante. Ancora una volta Unity si dimostra un buon motore di gioco, in grado di generare un credibile ciclo giorno e notte e un'illuminazione e ombre più che soddisfacenti. Questi ultimi due aspetti risultano migliori quando ci si trova all'interno di spazi chiusi: la minore richiesta computazionale consente di avere ombreggiature ben definite e generate da più fonti di luce. All'esterno invece le ombre risultano molto meno dettagliate, ma ciò che si nota di più è la poca distanza entro cui sono renderizzati gli elementi 3D più complessi.
Voto Recensione di Pine - PC
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
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- Prezzo contenuto.
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- Abbastanza longevo.
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- Buona l'idea dietro al gioco.
Contro
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- Diventa ripetitivo dopo poche ore di gioco.
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- Trama non particolarmente interessante.
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- I rapporti fra le fazioni sono fastidiosi da seguire.
Commento
Pine è un gioco indie imperfetto. Gli sviluppatori hanno puntato troppo in alto e il risultato non è stato particolarmente soddisfacente. Bisogna però sottolineare diverse idee interessanti che a ogni modo non riescono a fornire quella profondità al gameplay che avrebbe reso Pine più gratificante da giocare. Nel complesso è però un'economica alternativa ai tanti giochi di ruolo che affollano la libreria di Steam, oltre che essere nel suo piccolo, piuttosto originale.