Petizione UE: salviamo i videogiochi dall'oblio

L'UE accoglie la petizione "Stop Destroying Videogames" per preservare i giochi online, mirando a leggi che tutelino l'accesso ai server dei titoli multiplayer.

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a cura di Andrea Riviera

Managing Editor

Una nuova petizione internazionale sta guadagnando terreno nell'ambito della preservazione dei videogiochi. Intitolata "Stop Destroying Videogames", l'iniziativa è stata lanciata attraverso l'ICE (European Citizens Initiative), uno strumento ufficiale di partecipazione alla politica dell'Unione Europea.

L'obiettivo principale è la creazione di leggi che impediscano ai publisher di disattivare i videogiochi dopo il termine del supporto ufficiale, promuovendo invece "mezzi ragionevoli per mantenerli in funzione". La petizione, avviata dal tedesco Daniel Ondruska, mira a raccogliere 1 milione di firme entro il 31 luglio 2025 per portare la proposta all'attenzione del Parlamento Europeo.

Gli obiettivi della petizione

Come riportato nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea, l'iniziativa si propone di "imporre agli editori di lasciare in uno stato funzionale (giocabile) i videogiochi che vendono o concedono in licenza ai consumatori dell'Unione europea". Questo include anche le funzionalità e le risorse collegate ai giochi.

Una legge che possa regolamentare la questione delle licenze è un argomento molto importante in termini di preservazione.

L'attenzione è rivolta in particolare ai titoli che richiedono una connessione costante ai server dei publisher. Quando il supporto ufficiale termina, spesso questi giochi diventano inutilizzabili, privando i clienti dei loro acquisti e sollevando questioni sui diritti dei consumatori e sul concetto di proprietà.

Un esempio recente è il caso di Ubisoft, che ha spento i server del primo The Crew, rimuovendo il gioco dalla vendita e disattivando le licenze degli acquirenti, impedendo anche progetti amatoriali per mantenere il gioco attivo su server privati.

Il processo in corso

L'accettazione della proposta di petizione da parte dell'Unione Europea rappresenta già un primo passo significativo. La Commissione potrebbe presentare una proposta di atto giuridico basata sull'articolo 114 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, mirando a impedire agli editori di disattivare da remoto i videogiochi.

Al momento della stesura di questo articolo, la petizione ha raccolto circa 155.000 firme. Gli interessati possono partecipare attraverso la pagina dedicata sul portale dell'ICE dell'Unione Europea.

Con la crescente diffusione di giochi live service e funzionalità online, una regolamentazione in questo ambito diventa sempre più cruciale. L'obiettivo è garantire che i giocatori possano continuare a usufruire dei titoli acquistati anche dopo la fine del supporto ufficiale, preservando così un importante patrimonio culturale e creativo.

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