In questo periodo di riassestamento abbiamo visto diversi progetti laterali e “riempitivi”, l’ultimo dei quali sarà Persona 5 Tactica in arrivo il prossimo novembre. In molti però stanno aspettando con molta più trepidazione l’uscita di Persona 3 Reload, il remake dell’originale terzo capitolo della serie annunciato all’ultimo Xbox Showcase.
Facciamo dunque il punto della situazione riguardo tutte le informazioni più importanti condivise da Atlus finora per capire cosa aspettarci
Innanzitutto, se siete tra quelli che non hanno ancora giocato al gioco originale, e che non hanno ancora recuperato la remaster di Persona 3 Portable uscita lo scorso gennaio assieme a Persona 4 Golden, sappiate che Persona 3 è un titolo molto importante per la serie, dato che è quello che ha introdotto gli elementi da life sim che caratterizzano la serie ormai da anni, definendola nel suo corso moderno. Tale importanza è certamente sentita da Atlus, che non ha coinvolto un team esterno ma lo ha affidato direttamente a P-Studio, il quale ha iniziato a lavorarci poco dopo l’uscita di Persona 5 Royal.
A scanso di equivoci ribadiamo che Persona 3 Reload non è una remaster, ma un remake a tutti gli effetti. Il gioco originale infatti è stato ricreato da zero utilizzando l’Unreal Engine e i miglioramenti grafici si notano già dalle prime immagini e video pubblicati.
I personaggi sono visivamente migliori a partire dalle proporzioni dei modelli poligonali, la quantità dei dettagli, l’espressività facciale e la qualità delle animazioni. Per ciascuno dei personaggi è stato rifatto il doppiaggio e persino gli artwork di riferimento sono stati ridisegnati in modo da accompagnare degnamente i baloon dei dialoghi.
Gli ambienti godranno di un’illuminazione migliore e saranno popolati da un maggior numero di NPC. Anche i tempi di caricamento tra un ambiente e l’altro dovrebbero essere ottimizzati; il che è un’ottima notizia soprattutto considerando che, a differenza della versione Portable, potremo fisicamente esplorare le varie aree di Tatsumi Port Island.
In generale il titolo godrà dei progressi maturati dal team in quanto a resa visiva e dovrebbe avvicinarsi molto al livello di Persona 5 Royal.
Se avete giocato all'originale Persona 3 su PlayStation 2 ricorderete che era possibile controllare le azioni solo del protagonista, mentre il resto del party era affidato alla discutibile intelligenza artificiale del gioco. Il director Takuya Yamaguchi ha già confermato che sarà possibile controllare tutti i membri del party, quindi possiamo stare tranquilli da quel punto di vista.
Per quanto riguarda il bilanciamento del gioco, gli autori a capo del progetto hanno rivelato che il titolo originale era stato concepito in modo tale che non si potessero massimizzare tutti i Social Link in una sola partita, ma fosse necessario farlo tramite New Game+. La versione Reload, invece, adotterà l’approccio già preso per Persona 5 Royal: la “partita perfetta” sarà possibile, anche se non facile.
Per rispettare maggiormente il tempo dei giocatori, sarà abbandonato il Character Condition System, ovvero la dinamica che nel gioco originale incrementava progressivamente il grado di fatica che i personaggi sentivano nell’esplorare il Tartarus. In questo modo sarà più facile ottimizzare le giornate a disposizione e bilanciare esplorazione e attività quotidiane.
In ultima battuta dobbiamo necessariamente parlare dell’unico aspetto di Persona 3 Reload che troviamo quantomeno controverso, ovvero quello che riguarda i contenuti.
Per chi non lo sapesse, dopo l’uscita dell’originale Persona 3 “vanilla”, sono uscite altre due versioni del gioco: Persona 3 FES, edizione arricchita che conteneva un nuovo capitolo che proseguiva la storia dopo il finale (una vera e propria espansione ante litteram), e Persona 3 Portable, una versione per certi versi “castrata” (vedi nell’esplorazione) per adattarsi al formato PSP, ma che di contro permetteva di selezionare una protagonista femmina e di controllare le azioni di tutto il party.
Ebbene, stando a un’intervista ai producer Ryota Niitsuma e Kazuhisa Wada, Persona 3 Reload non conterrà né il capitolo extra della versione FES né la protagonista femminile. La scelta è stata motivata dalla volontà di ricreare l’esperienza originale di Persona 3, ma ovviamente non è una spiegazione che convince e appare sostenuta più che altro dalla volontà di non appesantire i lavori.
L’occasione del remake avrebbe costituito l’occasione perfetta per inserire tutti i contenuti delle diverse versioni e creare finalmente un’edizione definitiva del capitolo che avrebbe messo d’accordo tutti (ancora oggi esiste la diatriba se sia migliore P3 FES o P3P). Takuya Yamaguchi ha comunque dichiarato che alcuni accenni della storia di Persona 3 FES troveranno il loro spazio, anche se non è stato spiegato quali e in che misura.
Curiosa è anche la scelta di far uscire Persona 3 Reload solo su console PlayStation, Xbox e PC, lasciando quindi fuori l’utenza Nintendo. Sicuramente non è un gioco tecnicamente fuori dalle capacità di Switch, quindi è comprensibile una certa delusione. Considerando però che praticamente tutti i titoli Atlus (fatta eccezione per Soul Hackers 2, per ora) nel tempo sono sbarcati sull’ibrida Nintendo, è probabile che sia solo una questione di attendere un po’.
Per il momento Persona 3 Reload è previsto per i primi mesi del 2024. Continuate a seguirci dato che sicuramente lo tratteremo con la dovuta attenzione. Nel frattempo, se siete neofiti delle serie Atlus, vi consigliamo di orientarvi col nostro articolo sulla storia e le differenze delle serie di Persona e Shin Megami Tensei.