Persona 3 Reload - Episode Aigis, una risposta alla perdita | Recensione
La nostra recensione di Episode Aigis, remake del capitolo aggiuntivo The Answer di Persona 3 in arrivo su console e PC (anche su GamePass)
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a cura di Marco Patrizi
Editor
Sono passati appena sette mesi dall’uscita di Persona 3 Reload (acquistabile su Amazon), un remake praticamente perfetto nel suo compito: ricordarci il grande valore che questo titolo ha portato nel genere e il suo ruolo storico nella galassia MegaTen. L’unica cosa che mi aveva lasciato perplesso era l’assenza di The Answer, il capitolo aggiuntivo uscito a suo tempo nell’edizione FES di Persona 3.
Evidentemente le richieste dei giocatori sono state abbastanza pressanti da spingere Atlus a espandere l’operazione di remake anche al capitolo mancante, che quindi ci arriva come un DLC sostanzioso, non imprescindibile per l’apprezzamento dell’opera originale, ma che rappresenta davvero il proverbiale pane per i denti degli appassionati.
Trattandosi di un contenuto da affrontare dopo il gioco principale, in questa recensione ci saranno alcuni spoiler. Quindi, se non ci avete ancora giocato, il mio consiglio è: leggete la recensione di Persona 3 Reload, poi giocateci, asciugate le lacrime, riflettete per un paio di giorni sul significato della vita e solo in seguito tornate a leggere questa pagina.
L’abisso del lutto
Siete nell’atrio del dormitorio di Iwatodai, il perno delle memorabili avventure dell’ultimo anno; il punto di ritrovo di un’amicizia che ha visto momenti drammatici, riunioni volte a contrastare forze oscure in agguato, ma anche confessioni personali, momenti di spensieratezza, risate… Tutto ciò ha lasciato il posto a un’atmosfera pesante e grigia. I membri della SEES quasi non si guardano in faccia, si scambiano poche parole con voci spente, mentre riconsegnano i propri evocatori e si preparano a lasciare quel luogo pieno di ricordi.
Anche se positivo, l’epilogo di Persona 3 ci aveva lasciato con un infausto dubbio sul destino del protagonista principale, il cui ultimo atto è stato “chiudere gli occhi”. Il gioco sottintende, sorvola, ma non dà una spiegazione esplicita su quello che gli accade. The Answer scioglie questo nodo nei primissimi minuti: il protagonista si è addormentato per non svegliarsi più. Egli ha dovuto, e voluto, sacrificare la propria vita per sconfiggere Nyx e salvare il mondo.
Dopo alcune settimane da quel giorno fatidico, gli altri membri del gruppo sono ancora disorientati e affranti dalla perdita, costretti ad affrontare quella realtà deprimente in cui loro promesse di amicizia non potranno mai essere mantenute, ma in cui, nonostante tutto, dovranno andare avanti. O almeno così credono.
Allo scoccare della mezzanotte dell’ultima sera insieme, l’edificio viene inspiegabilmente bloccato in un loop, una bolla spazio-temporale in cui è perennemente il 31 marzo e che impedisce ai residenti di lasciare il dormitorio. Fa quindi il suo ingresso Metis, un androide che si presenta come sorella di Aigis e che rivela che quel bizzarro fenomeno è legato all’Abisso del Tempo, un luogo del tutto simile al Tartaro che si estende in profondità proprio sotto il dormitorio.
La risposta a quale domanda?
L’uscita di The Answer fu abbastanza controversa a suo tempo, dato che ci furono diversi fan che non gradirono questo capitolo aggiuntivo, additandolo come non in linea o non all’altezza del gioco principale. Il che è probabilmente il motivo per cui, in principio, gli autori del remake non avevano programmi per la sua inclusione.
Il fatto è che l’epilogo del gioco principale è memorabile anche e proprio perché rimane vago, incerto, costringendo emotivamente il giocatore a far emergere i propri pensieri sul significato recondito di quel viaggio. Ognuno dei suoi compagni ha riscoperto il proprio scopo nella vita e il valore della loro amicizia, mentre il loro leader scivola lentamente dalle loro dita chiudendo gli occhi per sempre. Una conclusione perfetta per il messaggio di Persona 3, che ci racconta che ciò che dà valore alla vita risiede nei legami tra le persone; un antidoto al nichilismo che tuttavia non distrae, anzi rimarca l’impermanenza della vita, l’importanza di goderne e valorizzarla ogni giorno.
È anche vero che, contrariamente a quello che alcuni affermano, The Answer non esiste solo per dare una spiegazione esplicita alla morte del protagonista. È invece un capitolo che affronta l’aspetto meno poetico del sacrificio e della perdita, quello relativo alle persone che ci lasciamo dietro. Il protagonista principale ha raggiunto la sua risposta al significato della vita ed è pronto a lasciarsi quel mondo alle spalle, ma come reagiscono alla sua perdita i suoi amici a lui ormai così indissolubilmente devoti? The Answer indaga questa domanda e ci parla del difficile attraversamento del lutto, della pericolosità del rimanere ancorati al passato, dei rimpianti insoluti e dell’importanza di saper accettare la perdita come parte della vita, e andare avanti.
Al di là della sua efficacia narrativa, che trovo fisiologicamente inferiore a quella del gioco principale, esso rappresenta dunque un discorso a parte, laterale che non va a intaccare o sminuire veramente l’originale Persona 3. Nella sua storia sono contenuti interessanti particolari aggiuntivi di lore su quello che è successo dietro lo scontro finale con Nyx, ma può essere considerato perfettamente accessorio all’opera principale.
Tartaro inverso
Al livello di gameplay, Episode Aigis consiste in un’ulteriore trentina di ore di gioco (che possono diventare anche di più se lo si vuole completare al 100%), ma scevro di qualsiasi elemento di life sim. Dunque niente progressione a giornate, attività secondarie o Social Link; solo una buona dose di dungeon crawling, una vagonata di Ombre da sconfiggere sfruttandone le debolezze elementali e decine di demoni/Personae da ottenere e fondere nella Velvet Room.
L’Abisso del Tempo è organizzato in sette dungeon generati randomicamente. Al termine di ciascuno assisteremo a un flashback di un membro del team che mostra nuovi particolari del suo passato. Queste scene sono abbastanza interessanti per conoscere le motivazioni dei personaggi, anche se c’è da dire che non tutti vengono approfonditi in modo soddisfacente.
Purtroppo questi flashback sono anche gli unici stacchi narrativi nel corso della nuova avventura, dato che il grosso della sua storia si consuma nelle battute finali. Non un grande bilanciamento narrativo, insomma, per questo DLC in cui esplorazione e combattimenti la fanno da padrone, e in cui gli amanti del battle system della serie troveranno seriamente pane per i loro denti.
Per quanto il gameplay loop di Persona 3 Reload sia estremamente efficace nel creare un ottimo flow, alla lunga può comunque risultare ripetitivo considerando che i sette dungeon presentano la stessa struttura e gli stessi elementi rimescolati e ripetuti a una difficoltà crescente.
C’è da precisare che, per quanto questo remake di The Answer sia molto fedele all’originale, il team di sviluppo ha comunque fatto un ottimo lavoro per smussarne gli spigoli e renderlo più accessibile. L’edizione originale sembrava fatta apposta per mettere alla prova i giocatori più esperti, sia con la difficoltà media dei combattimenti, soprattutto dei boss, sia con limitazioni antipatiche come non permettere l’uso del Compendio.
A questo giro la difficoltà generale è stata ribilanciata (anche in funzione delle Teurgie), il Compendio non solo è disponibile, ma è possibile importare i progressi fatti nel gioco principale, e in generale sono presenti diversi piccoli accorgimenti e migliorie che rendono il DLC più accessibile e fluido da giocare.
Per i giocatori più esperti ed esigenti c’è comunque la possibilità di scegliere sin da subito il livello di difficoltà Difficile, o meglio ancora quello superiore “Crudele”. Inoltre, a parte il recidivo Mietitore, è stato inserito Joker da Persona 5 come boss endgame opzionale.
Voto Recensione di Persona 3 Reload - Episode Aigis, una risposta alla perdita | Recensione
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
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Battle system sempre al top del genere
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Aggiustamenti vari lo rendono migliore rispetto all’originale
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Nuovi dettagli e tema interessanti
Contro
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Ritmo narrativo disarmonico
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Struttura ed elementi rimescolati portano alla ripetitività