Per Techland il futuro dei videogiochi passerà per produzioni più piccole

Techland punta su giochi compatti: Dying Light: The Beast apre la strada a progetti più contenuti ed economici per il futuro del gaming

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a cura di Andrea Maiellano

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Tymon Smektała, director della serie Dying Light realizzata Techland, prevede un futuro in cui gli sviluppatori si concentreranno su giochi più brevi, da alternare o sostituire ai costosi blockbuster. 

L'annuncio è stato fatto durante un'intervista a GamesIndustry.biz alla Gamescom di Colonia, dove Smektała ha discusso lo sviluppo di Dying Light: The Beast.

Dying Light: The Beast sarà un progetto più compatto e darà inizio alla nuova visione aziendale di Techland

Questa tendenza verso giochi più compatti nasce da diverse esigenze, sia dei giocatori che degli sviluppatori. Da un lato, i giocatori faticano sempre più a trovare il tempo per completare titoli che richiedono 50-100 ore di gioco, dall'altro, per gli studi di sviluppo realizzare progetti più contenuti significa ridurre rischi e costi.

Smektała ha spiegato che Dying Light: The Beast è nato come DLC di Dying Light 2, ma i piani sono cambiati dopo un importante furto di dati:

Sapevamo che i nostri giocatori più affezionati, quelli che sarebbero stati maggiormente interessati, avrebbero probabilmente visto il leak, quindi il gioco per loro sarebbe stato rovinato.

Dopo questa fuga di informazioni, Techland ha deciso di trasformare il DLC in un gioco standalone, incentrato sul ritorno di Kyle Crane, protagonista del primo Dying Light.

The Beast non si chiamerà Dying Light 3, proprio per distinguerlo dalla serie principale, anche se allo stesso tempo non si tratta né di uno spin-off, né di un DLC. Smektała lo ha paragonato a un doppio espresso:

Potrebbe non essere grande come un americano, ma non c'è altrettanta acqua, solo più sostanza, che è ciò che conta davvero.

Secondo Smektała, il futuro dell'industria videoludica vedrà una maggiore presenza di progetti più brevi, i quali si alterneranno ai grandi blockbuster senza però offrire una qualità inferiore rispetto ai titoli tripla A. 

Dying Light: The Beast è stato progettato per durare circa 20 ore, che Smektała considera il "punto di incontro ideale tra troppo corto e troppo lungo".

Lo sviluppatore ha concluso sottolineando i vantaggi di questo approccio: "Ti permette di avere cicli di sviluppo più brevi e di provare cose differenti." Resta da vedere se i giocatori apprezzeranno questa nuova direzione.

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