Embracer Group ha stanziato circa 2 milioni di dollari per la costruzione di un archivio con l’obiettivo di sfruttarlo nella preservazione della storia dei videogiochi, almeno in base a quanto recentemente riportato da Yahoo Finance (viste le sue precedenti mosse di mercato, non ci stupisce un investimento del genere). Il retrogaming, oltre ad essere una passione piuttosto diffusa, può diventare anche vera e propria testimonianza del percorso che il settore ha affrontato fino ad ora, evolvendosi fino alle sua attuali possibilità.
La costruzione di questo archivio, quindi, vuole rappresentare qualcosa di più profondo e di radicato nella stessa cultura videoludica. Embracer Group si sta muovendo proprio in questo senso, senza nascondere le proprie motivazioni. Non è la prima volta che si parla di un progetto del genere, dedicato al retrogaming, e a quanto pare la situazione continua a muoversi spedita, coadiuvata anche da finanziamenti importati come questo.
Com’è possibile anche osservare dal video YouTube del gruppo, l’archivio si pone come un luogo fisico e basilare nella sua struttura. Un posto in cui verrano custoditi i capisaldi di settore nel senso letterale della parola. Non un posto digitale ma fisico e tangibile in cui verranno racchiusi non solamente i videogiochi che tutti conosciamo, ma anche le varie console pubblicate negli anni. Inoltre sembra proprio che l’Embracer Group abbia incluso, nel suo progetto legato al retrogaming, anche i videogiochi fioriti nelle sale giochi (cabinati) e tutto quello che concerne il mondo della promozione pubblicitaria avvenuta in passato.
David Bostrom guida questa specifica iniziativa mostrando online i singoli passi avanti fatti fino ad ora, in quello che potrebbe a tutti gli effetti diventare uno dei più grandi musei videoludici mai creati fino ad ora.
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