Per gli ex dipendenti di Bungie la colpa è solo del direttivo, non di Sony

I dipendenti licenziati da Bungie puntano il dito contro i vertici dello studio, scagionando Sony. Emergono nuovi dettagli sulla vicenda.

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a cura di Andrea Maiellano

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I licenziamenti nel settore videoludico continuano a essere una triste realtà. L'ultimo caso riguarda Bungie, i creatori di Destiny e Destiny 2, che hanno licenziato ben 220 dipendenti e ne hanno ricollocati altri presso Sony Interactive Entertainment.

La situazione ha sollevato interrogativi sulla responsabilità di questi tagli, dividendo l'utenza fra chi colpevolizzava Sony e chi la stessa Bungie. Per fare chiarezza, il giornalista Stephen Totilo ha raccolto le testimonianze di alcuni di questi ex dipendenti dello studio.

Secondo i dipendenti Sony avrebbe pagato troppo per acquisire Bungie.

Quattro ex membri dello staff, rimasti anonimi, hanno espresso la loro visione sulla vicenda. Sorprendentemente, non nutrono particolare risentimento verso Sony per i licenziamenti.

Piuttosto, puntano il dito contro la dirigenza di Bungie, accusata di aver promesso una crescita irrealistica a Sony per convincerli ad acquisirli.

Secondo uno dei dipendenti, Sony avrebbe addirittura pagato un prezzo eccessivo per l'acquisizione di Bungie. "Credo che la software house abbia venduto cose che non era in grado di realizzare", ha dichiarato la fonte.

Altri ex dipendenti sostengono che Bungie abbia ripetutamente mancato gli obiettivi finanziari promessi a Sony. Lo studio sarebbe in perdita sin dalla pubblicazione dell'espansione Lightfall di Destiny 2 nel febbraio 2023.

Le vendite dell'ultima espansione, "La forma ultima", non sarebbero state sufficienti a evitare i licenziamenti. Inoltre, pare che in virtù di tutti gli episodi successi negli ultimi anni, Bungie abbia perso quell'indipendenza che tanto aveva negoziato con Sony e che il ricollocamento dei dipendenti sia dovuto al fatto che Hermen Hulst (uno dei due CEO di Sony Entertainment) starebbe prendendone il controllo, provando a salvare quanti più dipendenti possibili.

Nonostante le difficoltà, un ex dipendente ha sottolineato che l'acquisizione da parte di Sony ha probabilmente evitato conseguenze peggiori, come una potenziale bancarotta dello studio, viste le follie messe in atto dall'attuale direttivo della software house.

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