Lo studio di sviluppo People Can Fly, noto per il gioco Outriders, ha annunciato il licenziamento di oltre 120 dipendenti a causa di "pressioni del mercato esterno". Questa è la seconda ondata di tagli al personale in meno di un anno per l'azienda.
Il CEO Sebastian Wojciechowski ha spiegato che la decisione è stata presa per ridurre la strategia di autopubblicazione, sospendendo il Project Victoria, ridimensionando il team del Project Bifrost e ristrutturando alcuni team di supporto. La mossa si è resa necessaria poiché le pressioni del mercato dei videogiochi, in continua evoluzione, sono persistite oltre le previsioni dell'azienda.
Wojciechowski ha dichiarato: "Crediamo nei nostri team, nei nostri giochi e nel loro potenziale, e rimaniamo estremamente impegnati a continuare questo percorso, ma dobbiamo adattare i nostri piani alla nostra capacità finanziaria". L'azienda sta fornendo risorse e assistenza ai dipendenti colpiti dai tagli.
Questa ondata di licenziamenti segue una precedente riduzione di oltre 30 posti di lavoro avvenuta a gennaio. Le difficoltà di People Can Fly riflettono una tendenza più ampia nell'industria dei videogiochi:
- Oltre 14.600 dipendenti del settore hanno perso il lavoro dall'inizio del 2024
- Nel 2023 erano stati licenziati circa 10.500 lavoratori
Tra i progetti colpiti ci sono il "Project Gemini", una collaborazione con Square Enix che stava affrontando diverse criticità, e il "Project Dagger", da cui l'editore Take-Two si è ritirato nel settembre scorso. Lo studio continua a lavorare sul "Project Maverick", finanziato da Microsoft.
La situazione di People Can Fly evidenzia le difficoltà che molte aziende del settore stanno affrontando in un mercato in rapida evoluzione e sempre più competitivo. La necessità di adattarsi alle mutevoli condizioni economiche sta portando a dolorose ristrutturazioni in numerosi studi di sviluppo.