Park Beyond | Recensione - L'erede di Theme Park
Finalmente possiamo parlarvi nel dettaglio di Park Beyond, il nuovo gestionale di parchi divertimento di Limbic e Bandai Namco.
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a cura di Andrea Riviera
Managing Editor
Nel corso dell'ultimo decennio abbiamo visto un gradito ritorno del genere gestionale, grazie a opere davvero di livello che hanno convinto l'utenza a liberare nuovamente la propria fantasia. Tra le svariate tematiche, quella dei park builder è una delle più apprezzate dagli appassionati che si sono però trovati dinanzi a prodotti forse troppo realistici e poco fuori dagli schemi. Evidentemente lo studio tedesco, Limbic Entertainment deve aver notato ciò, perché quello che hanno creato con Park Beyond è un gioco davvero folle, fortemente ispirato da una vera e propria pietra miliare videoludica, Theme Park.
A credere in questo progetto è stata Bandai Namco, che deve aver effettivamente annusato la possibilità di dar vita a un park builder nuovamente strampalato e colorato. Chiaro, il gioco non riesce ad aver la stessa "forza" stilistica della celebre opera di Bullfrog, ma riesce davvero a ottenere qualcosa di diverso e seppur con qualche limite, si avverte ogni secondo da quando si inizia a giocare che gli sviluppatori volevano davvero creare qualcosa di unico e a quanto pare, ci sono riusciti.
Park Beyond - La nostra storia
Park Beyond ha provato qualcosa di nuovo rispetto agli altri esponenti del genere, creando una vera e propria campagna single player con cutscene, scelte gestionali e dialoghi ben scritti. Nel gioco impersoniamo un nuovo creativo della Cloudstormer, una società che realizza parchi divertimenti che nel corso del tempo ha subito un vero e proprio tracollo artistico, tanto da spingere ad affidarsi a una giovane mente (ovvero noi) per garantire nuova linfa vitale alla società. In tutto questo, però, non poteva mancare un ostacolo, in questo caso un magnate inglese di nome Gimes Hemlock, intento più che mai a metterci i bastoni tra le ruote. Attraverso le otto missioni disponibili, dobbiamo risanare l'azienda e guardarci le spalle dal particolare a tipico "antagonista".
Seppur la volontà di Limbic di creare una storia leggera, può essere considerata apprezzabile come scelta, il risultato finale non è poi così tanto distante da un enorme tutorial approfondito. Il che non è un male, perché per chi vuole esporsi al genere, la storia offre comunque al giocatore la possibilità di capire le proprie doti gestionali, valutando anche la difficoltà adeguata per poter fare i primi passi in questa tipologia di gioco. Bisogna assolutamente riconoscere che il lavoro generale sull'avventura più che godibile, nonché adornato da un ottimo doppiaggio in italiano.
Un parco folle
A testimonianza del fatto che la story mode non è altro che un prologo per il gioco vero e proprio troviamo delle mappe che sono presenti anche nella modalità sandbox, fulcro principale di tutta l'esperienza del titolo. Park Beyond offre diverse ambientazioni con altrettante dimensioni, atte a permetterci di dare vita al parco dei nostri sogni. Anche se ovviamente le location sono predefinite, è comunque importante sempre considerare il fatto che è tutto modificabile: terreno, laghi, piante, rocce.
Possiamo decidere di costruire un parco sopra una montagna o farlo circondare da un ruscello, magari con lo sfondo di rocce fluttuanti, oppure creare cascate e grotte: in questo gioco l'unico limite è la fantasia. Questo vale anche per tutto, anche per le singole attrazioni. Nell'esperienza completa sono disponibili decine di giostre e negozi, ma non è questo certamente il punto a differenziare questo prodotto dagli altri giochi, quanto più la possibilità di personalizzare in maniera certosina qualsiasi struttura. Il gioco offre migliaia di oggetti da poter posizionare ovunque, anche sui negozi e montagne russe. Possiamo poi eventualmente salvare il pattern per ripeterlo e condividerlo con gli utenti.
Nonostante si abbiano effettivamente dei preset, in realtà il gioco consente e suggerisce una completa rivisitazione delle strutture, dandoci l'opportunità anche di modificare colore, grandezza, altezza: insomma, qualsiasi cosa nel parco è interamente pensato per essere creato da noi e ciò consente stili differenti ogni volta che decidiamo di giocare. Per farvi un esempio, potete far passare una montagna russa sotto al terreno o sott'acqua, magari anche attraverso una grotta o a fianco dei negozi e vicino potete magari posizionarci delle cascate d'acqua per farlo sembrare ancora più spettacolare.
A dare ancora più fascino a tutto ci pensa la meccanica dell'impossification che consente di rendere folli negozi e attrazioni. Il tutto funziona grazie a una barra, chiamata stupore, che si riempie a seconda della felicità dei visitatori quando provano una giostra; una volta raggiunto un determinato livello è poi possibile decidere cosa impossibilitare e questo è possibile effettuarlo su qualsiasi tipo di persona dello staff e struttura, anche più di una volta, accrescendo il valore, il divertimento e anche il costo d'ingresso di ogni singola attrazione o punto vendita. Per esempio, una ruota panoramica, grazie all'impossibilazione può sdoppiarsi e garantire più ruote con la stessa base o un addetto alle pulizie può munirsi di idropulitore e spostarsi con un hoverboard.
Le montagne russe, invece, hanno un loro editor. Il gioco ci viene in soccorso con dei binari predefiniti, ma è possibile creare qualsiasi tipo di roller coaster, decidendo l'inclinazione di ciascun binario e l'altezza, magari valutando dove far accellerare e dove invece rallentare. Ovviamente, essendo un videogioco basato su situazioni al limite della realtà, è possibile installare alcuni simpatici modificatori, dal cannone che spara i carrelli da una parte all'altra della montagna russa, a molle che respingono fino a sdoppiatori di binari per far prendere strade diverse. Anche qui, apparentemente abbiamo tante possibilità d'approccio, ma per chi ha giocato a giochi recenti, si renderà conto che effettivamente mancano un po' di possibilità di personalizzazione.
Non fraintendeteci, tutto è completo e sicuramente avrete modo di sviluppare la vostra montagna russa dei sogni, magari lunga 50km e con forza g oltre ogni limite, ma di certo non siamo ai livelli di altri esponenti sotto questo punto di vista. Limbic lavorerà comunque per rendere questa parte ancora più profonda, ne siamo certi.
A contorno di tutto questo c'è la componente manageriale, completa di tutto, dalle zone di calore di edifici, staff e visitatori fino a un'attenta gestione delle finanze. Si può lavorare sui singoli prezzi e prodotti di ciascun negozio e anche eventualmente richiedere prestiti con diversi tassi d'interesse. La parte economica del gioco, seppur profonda, non risulta troppo tediosa o complicata. Da una parte è positivo, perché è accessibile per tutti, dall'altra potrebbe risultare troppo semplice per chi conosce molto bene il genere.
Colore a volontà
Se c'è una cosa evidente in Park Beyond e che gli sviluppatori non hanno voluto risparmiare in termini di palette cromatica. Il gioco è colorato, molto colorato, maledettamente colorato e vuole essere così. Funziona, perché il gioco non punta a un aspetto maturo e realistico, ma nella sua follia cerca di essere divertente non solo da giocare, ma anche da guardare.
Questo non vale solo per le attrazioni, le strade, i visitatori, ma anche per le ambientazioni che si dimostrano tutte molto ben curate, abbaglianti e ricche di dettagli. Più si modifica il terreno o il proprio parco divertimenti, maggiormente si rimane impressionanti dinanzi alle luci, palloncini ed effetti a schermo.
Se pensate che la sua bellezza visiva si noti solo a distanza vi sbagliate, anzi la parte più divertente e impressionante è proprio la possibilità di effettuare zoom sui singoli edifici o situazioni che si creano nei negozi, magari facendo attenzione anche ai più piccoli dettagli. Inoltre, come ogni gestionale park builder che si rispetti, è comunque possibile camminare in prima persona osservando tutto dagli occhi di un turista, sperimentando tutto ciò che abbiamo costruito con tanto amore e creatività.
Chiaro che tutta questa mole di contenuti visivi, alla lunga, appesantiscono un po' l'hardware del nostro PC. Noi con una RTX 3070 Ti non abbiamo riscontrati molti cali in Quad HD a massime impostazioni. I pochi che si sono verificati li abbiamo riscontrati dopo diverse ore nella stessa partita, quando ormai il parco era sui 1000/2000 visitatori. Tutto nella norma per un manageriale di questa portata e soprattutto con una qualità visiva di questo tipo.
Voto Recensione di Park Beyond - PC
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
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Graficamente molto godibile e coloratissimo
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Contenutisticamente è soddisfacente
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Personalizzazione davvero notevole
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A livello manageriale è davvero completo...
Contro
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La storia ci prova, ma alla fine è solo un buon Tutorial
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Poche idee interessanti per le montagne russe
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... ma a volte è fin troppo semplice
Commento
Park Beyond ha confermato tutte le buone sensazioni delle precedenti prove in anteprima. Limbic Entertainment ha confezionato un manageriale follemente divertente, contenutisticamente più che soddisfacente e dotato di un livello di personalizzazione davvero al di sopra delle premesse. Peccato per qualche mancanza legata alle montagne russe e una componente gestionale, si buona e completa, ma forse un po' facilitata. Per il resto, questa nuova opera firmata Bandai Namco ha tutte le carte in regola per divenire uno dei park builder più folli e colorati dei prossimi anni, ereditando un po' la leggerezza di Theme Park e la libertà di Roller Coaster Tycoon. Se ci riuscirà, non saremo certo noi a dirlo, ma dipenderà tutto dalla community. Certamente siamo dinanzi a una base di partenza più che solida che non aspetta altro che essere ulteriormente espansa e resa ancora più "impossibile" nelle mani dell'utenza.
Informazioni sul prodotto
Park Beyond - PC