Quando si parla di gestionali, soprattutto di parchi tematici, occorre guardarsi alle spalle e vedere la traccia lasciata dai grandi del passato come Roller Coaster Tycoon e l'immortale Theme Park. Arrivare al loro livello significa creare qualcosa di speciale e penso che Park Beyond stia riuscendo in questa impresa.
I ragazzi di Limbic Entertainment, autori di Tropico 6, sono pronti a farci entrare nel loro parco divertimenti il prossimo 16 giugno su PC, Xbox Series X|S e PS5 con una closed beta prevista proprio nei prossimi giorni che darà un primo assaggio delle potenzialità di questo gestionale che già ebbi modo di provare in maniera approfondita qualche mese addietro in Germania.
Il gioco prometteva già bene diverso tempo fa, ma ora che ci avviciniamo al lancio, e bene o male siamo quasi al cospetto della versione definitiva, mi sento di confermare le buone sensazioni, con alcuni punti, però, ancora da chiarire del tutto.
Personalizzazione infinita
Se avete amato il capolavoro di Bullfrog, Theme Park, sappiate che Park Beyond si ispira fortemente. Non cerca il realismo di Planet Coaster, ma punta a darci la possibilità di creare il parco a tema dei sogni in maniera più ad ampio respiro, con stranezze e giostre improbabili.
La sua struttura base, infatti, rimane quella tipica di un qualsiasi park builder, con percorsi, attrazioni, negozi e abbellimenti da posizionare a nostro piacimento, stando come sempre ben attenti alle richieste dei visitatori e al morale nostro personale.
Ciò che lo rende unico è un livello di personalizzazione davvero imponente, con l'opportunità di modificare gli edifici con oggetti a scelta o di sfruttare la meccanica dell'impossification, pensata per migliorare in maniera certosina il livello di una struttura, rendendola talmente particolare da risultare, per l'appunto, impossibile da immaginarne il funzionamento (anche in termini di sicurezza).
Nonostante abbia ancora dei dubbi sulla quantità di attrazioni e su alcune possibilità di personalizzazione delle montagne russe, che trovo ancora un po' povere in termini contenutistici, devo comunque ammettere che la base iniziale sembra molto buona. Occorre riflettere, infatti, sul fatto che Park Beyond è un gioco destinato a crescere nel tempo, soprattutto grazie alla community che con le mod e creazioni condivise potrebbe dar vita a un'esperienza potenzialmente enorme e variegata.
La parte gestionale è invece corposa, non troppo complessa per chi non è abitato a questa tipologia di giochi ma nemmeno troppo semplice. Insomma, una via di mezzo che soddisfa un po' tutti, ma che andrà valutata a livelli di difficoltà più alti, visto che questa anteprima risultava appositamente semplificata. Il gioco permette comunque di tenere traccia di tutte le statistiche a noi utili: dalla parte economica, ai bisogni dei visitatori fino a banalmente la possibilità di sbloccare nuovi edifici tramite la tab di ricerca.
Limbic ha voluto creare un'esperienza che potesse essere divertente per chiunque, offrendo un buon livello di sfida per chi è preparato con i manageriali e un biglietto da visita godibile per i nuovi utenti. Ciò ha spinto alla realizzazione di una campagna giocatore singolo, con tanto di cutscene e scelte; questa "storia" funge più da tutorial in grande, ma è comunque piacevole sapere che c'è stato dietro un lavoro di storyline, nonostante non sia nulla di particolarmente impressionante o memorabile.
Il vero cuore del gioco, infatti, risiede nella modalità sandbox. Il team offre svariate mappe molto grandi per permetterci di creare il parco dei nostri sogni, modificando anche tutta una serie di opzioni iniziali per personalizzare la difficoltà a nostro piacimento.
Un gestionale bellissimo da vedere
E sull'impatto tecnico che cosa possiamo aspettarci? Negli ultimi tempi ne abbiamo viste di cotte e di crude su PC, con giochi mal ottimizzati e problemi di varia natura. Dal mio punto di vista, Park Beyond sembra essere ottimizzato molto bene, il tutto senza essere ancora nella sua forma definitiva. Più il parco diventa grande, più le prestazioni scendono lievemente, ma è un principio assolutamente normale che accomuna bene o male tutti i manageriali di medie/grosse dimensioni.
Oltre a offrire delle caratteristiche tecniche che sembrano solide, anche visivamente mi sono ritrovato dinanzi a un gioco molto godibile, con dettagli da vicino molto nitidi e una cura per i particolari degna di nota. Tra luci colorate, palloncini, fumi dei "ristoranti" e lampioni, lo spettacolo messo in mostra sul monitor è davvero esaltante.
Chiaramente non ci troviamo di fronte a un gioco dalla componente grafica realistica. Ma proprio il suo essere volutamente ricco di sfumature e maggiormente stilizzato lo rende unico nel suo genere dandogli una bella identità, galvanizzata anche da un comparto audio rilassante e ben contestualizzato.
Per quanto concerne bug o altro rimandiamo il giudizio alla versione definitiva: qualche glitch è saltato fuori e anche un paio di crash non sono mancati, ma come specificato più volte è un prodotto che ancora deve essere rifinito del tutto e scopriremo solo a giugno se effettivamente Limbic sarà riuscita a risolvere le criticità riscontrate.
Tirando le somme
Manca poco alla versione completa di Park Beyond e se siete appassionati di gestionali questo è il videogioco che dovete assolutamente tenere d'occhio: tra impostazioni fruibili per chiunque, una scelta enorme di edifici e una personalizzazione praticamente infinita, questo nuovo titolo di Limbic Entertainment si pone per essere una delle esperienze manageriali più divertenti dell'anno, nonché il park builder next-gen che desideravamo fortemente. Per scoprire se l'opera firmata Bandai Namco sia riuscita effettivamente a dar vita al parco a tema dei sogni dovremmo attendere fino al il 16 giugno, giorno della sua uscita. Ma noi mancheremo di raccontarvi la nostra opinione e sciogliere i dubbi nella nostra recensione finale, che arriverà certamente prima del lancio ufficiale.