Si dia via al massacro...

Il mondo dei videogiochi è pieno di sparatutto dalla grafica sempre più accattivante, dagli scenari ultra complessi e dalla trama hollywoodiana. Painkiller fa parte di quella categoria à la Serious Sam che investe tutte le sue potenzialità nella immediatezza e nel coinvolgimento frenetico. Zombie, scheletri, creature degli abissi e vampiri saranno i nostri nemici che, giù all’inferno, ci sbarreranno la strada per impedirci di compiere il nostro destino; il tutto in un susseguirsi di spargimenti di sangue

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a cura di Tom's Hardware

Si dia via al massacro...

Gli sviluppatori di People Can Fly hanno utilizzato il motore grafico Havoc 2 per far interagire i vari oggetti fisici con il nostro eroe.

Non sono tutte rose e fiori visto che spesso avremo la sensazione di sparare a delle bambole di pezza che schizzeranno via al secondo colpo di pallettone, ma è bello inchiodare, con una mitragliata, uno scheletro ad una colonna, o colpire un lampadario per spazzare tutto ciò che ci sta sotto.

A volte ci ritroveremo circondati da più di 10 nemici alla volta

Interagiremo con tutto l’ambiente: spesso ci saranno casse da frantumare, colonne da abbattere, ponti pericolanti da attraversare e molto altro ancora, perché se Painkiller ha un pregio, è proprio quello di essere abbastanza vario.

Passare da cunicoli a spazi aperti, da lave vulcaniche a zone innevate, il tutto giusto per per complicarci la vita.

L'ingresso di questa cripta non fa presagire nulla di buono

Painkiller permette il salvataggio dei dati in maniera tradizionale, cioè con degli slot a disposizione, con un quick save e con salvataggi automatici disposti comodamente all’interno di ogni livello.

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