Orcs Must Die! Deathtrap | Provato alla Gamescom 2024

Durante la nostra permanenza a Colonia per la Gamescom 2024 abbiamo anche avuto modo di provare con mano Orcs Must Die! Deathtrap.

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a cura di Giacomo Todeschini

Editor

Quella di Orc Must Die! è oramai diventata una saga conosciuta e apprezzata, capace con il suo gameplay da tower defense di raccogliere migliaia e migliaia di fan. Dal primo episodio, sbarcato nell’oramai lontano 2011, di acqua ne è passata decisamente molta sotto i ponti e Robot Entertainment ha saputo fare tesoro anche dei capitoli meno fortunati della serie, come Orcs Must Die! Unchained.

Forte dell’esperienza maturata, lo studio texano si sta preparando in questi mesi al lancio di Orcs Must Die! Deathtrap, nuovo capitolo della saga recentemente annunciato che arriverà su PC e console nei primi mesi del prossimo anno. Per saperne di più siamo saliti su un aereo e siamo volati fino alla Gamescom 2024, dove abbiamo avuto modo di parlare con gli sviluppatori del gioco e anche di provarlo con mano per la prima volta.

Tanti eroi, ancor più nemici

Il nostro primo provato con Orcs Must Die! Deathtrap ci ha subito permesso di fare la conoscenza con la principale novità del titolo, almeno per quanto riguarda i capitoli classici della saga, ossia la presenza di alcuni eroi dotati di caratteristiche e abilità uniche. Tra di essi, anche se solo inizialmente come assicuratoci dai ragazzi di Robot Entertainment, non vi sarà però Max, l’iconico protagonista del gioco fin dal capostipite della serie. Con tale decisione, insomma, viene riportata la meccanica degli eroi già vista nel precedentemente citato spin-off PvE Orcs Must Die! Unchained all’interno del filone principale tower defense.

Il primo impatto, almeno per i due eroi che siamo riusciti a provare nel nostro breve provato, è sicuramente buono. Le abilità speciali dei vari personaggi consentono infatti di adottare diversi stili di gioco e ben si prestano a entrare in sintonia con quelle dei propri compagni. Uno degli eroi che abbiamo utilizzato, ad esempio, era in grado di creare un portale capace di riportarlo direttamente al cristallo da difendere ed era dotato di un’abilità per annullare tutti i danni da esso ricevuti per un breve intervallo di tempo. Un personaggio, insomma, perfetto per togliere le castagne dal fuoco nei momenti più duri e che ben si sposa con proposte più offensive, capaci di fare grossi danni alle schiere nemiche in tali concitate fasi.

Fanno inoltre ovviamente il loro ritorno in Orcs Must Die! Deathtrap anche le trappole, questa volta in un numero che pare davvero esagerato. Tantissimi saranno infatti gli strumenti a disposizione del giocatore e in grado di disturbare l’avanzata nemica nei più disparati modi. Spuntoni che sbucano dal terreno, lanciafiamme, lame rotanti, balestre e quant’altro, il tutto in svariate variabili: mai come prima d’ora sembra insomma esserci davvero pane per i denti di tutti coloro che amano sbizzarrirsi nel creare dungeon difficili da espugnare. A completare il tutto il fatto che ognuna di queste trappole può poi essere potenziata ed evoluta, mentre alcuni marchingegni sono propri di una singola arena e utilizzabili solo in essa.

Sempre divertente

Tolte tutte queste novità, il gameplay è quello di sempre e riesce come da tradizione a regalare grandi soddisfazioni, soprattutto se giocato in compagnia di qualche amico. Organizzare la disposizione delle trappole, litigare per chi deve difendere quale passaggio, prendersi a parole se qualche orco supera le difese schierate: il bello di Orcs Must Die! è proprio il continuo passaggio tra pianificazione e combattimenti adrenalinici, il tutto condito dalla classica gara a chi elimina più nemici.

Ogni partita, almeno quelle che abbiamo avuto modo di vedere, è poi suddivisa in sei round di difficoltà crescenti, al completamento di ognuno dei quali è possibile selezionare un potenziamento da portarsi con sé in quello successivo. Finita la partita è poi possibile giocarsi quanto ottenuto in uno stage dalla difficoltà maggiore, dove poter ottenere bottini ancora maggiori o rischiare di perdere tutto. Il terreno perfetto, insomma, per dare libero sfogo ad animate discussioni tra amici, qualsivoglia sia l'output finale della decisione presa.

Basandosi su un gameplay ben collaudato, per quanto con alcune novità notevoli, Orcs Must Die! Deathtrap funziona fin da ora decisamente bene, anche a più di un semestre di distanza dal lancio del gioco. Certo, vi è ancora qualche bug di troppo, con ad esempio le fasi finali di ogni round che si sono svolte quasi sempre cercando l’orco finale rimasto incagliato in qualche elemento dello scenario. Problemi, in ogni caso, più che fisiologici per un titolo che non ha ancora imboccato l’ultima curva prima del lancio.

Insomma, alla fine dei conti se avete amato i precedenti capitoli della saga pure Orcs Must Die! Deathtrap sarà molto probabilmente di vostro piacimento. Per saperne di più l’unica è ahimè quella di mettersi pazienti e aspettare lo scoccare del nuovo anno.

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