Un seguito senza sorprese
Fondamentalmente la modalità di gioco di Episode Two non cela nessuna sorpresa. Le novità del secondo capitolo si riassumono grosso modo in tre nuovi nemici (un nuovo combine, un nuovo formicaleone e i cacciatori), una nuova "arma", un nuovo veicolo e due nuovi ambienti. Menzione d'onore ai cacciatori, questa specie di Strider a gambe corte, agili e resistenti, che lanciano freccette esplosive a scoppio ritardato. Il primo contatto è traumatizzante, sbarazzarsi di un gruppo di cacciatori richiede una notevole quantità di munizioni. Complessivamente i combattimenti, sia contro i combine che contro i formicaleoni, sono sempre molto intensi. Gli avversari sono numerosi, spesso bene armati e cercano sempre di sfruttare l'ambiente per tendere trappole al giocatore. Purtroppo però l'intelligenza artificiale ci sembra ancora un po' scarsina, soprattutto quando i nemici provano a sorprenderci. Gli sviluppatori hanno ovviato a questo mancanza di acume generalizzata aumentando il numero degli avversari. Per addolcire la pillola, Valve ha felicemente cosparso questo episodio di combattimenti frenetici, anche se si tratta quasi sempre di difendere un punto preciso. Sembra però che allo stesso tempo Valve abbia ridotto la resistenza dei nemici, che lasciano a terra anche qualche medikit in più rispetto agli episodi precedenti, rendendo il gioco più facile.
Lo sviluppatore probabilmente ha optato per questa scelta anche in seguito alle numerose richieste dei giocatori di Episode One che lo hanno trovato troppo difficile.
Ecco un passaggio da gioco di piattaforme
Lo svolgimento dell'avventura è, dal canto suo, abbastanza confuso. I nuovi ambienti - i buchi dei formicaleoni e la foresta - sono ben riusciti e rafforzati da una progettazione dei livelli di ottimi gusto. Valve ha ripreso punto per punto la ricetta che ha portato al successo di Half Life 2, che si concretizza nel tenere sempre il giocatore impegnato. Durante il gioco si susseguono con buon ritmo un po' d'esplorazione, una spolverata di enigmi, una grattata di piattaforme e abbondanti scene di battaglia. Gli habitués della serie non perderanno più di due minuti per risolvere i puzzle, che infatti riprendono sempre gli stessi meccanismi già visti negli episodi precedenti. Di fatto non ci si annoia di certo, ma non abbonda però l'originalità.
Durante le cinque ore di gioco - hai letto bene, cinque ore - Episode Two non ci ha stupito nemmeno una volta. Valve non ha preso nessun rischio nel concepire questo seguito. Le situazioni hanno tutte un'aria di déjà vu e in nessun momento del gioco c'è qualcosa che possa farci emozionare sul serio. Peccato, perché Episode 2 complessivamente è un gioco di rara bellezza.