Sotto, sopra e ancora sotto…
Il soffitto? Il pavimento? Stiamo guardando in alto o in basso?
Benvenuto in un mondo dove tutto è ciò che sembra e al tempo stesso non lo è. Le pareti bianche immacolate ci ricordano l'atmosfera di un ospedale, mentre la nostra fanciulla in pigiama rossa si chiude in un silenzio che aggiunge ulteriori coltri sul già fitto mistero. Chi è questa intelligenza artificiale che ci guida durante le varie tappe del gioco? L'unica certezza è che ci guiderà alla scoperta e all'uso di una speciale arma in grado di creare dei portali. L'arma può creare due tipi di varchi, uno blu e uno rosso. Uno porta all'altro e viceversa.
Le tre brevi ore di gioco che ti attendono ti piazzano di fronte a situazioni ed enigmi variegati e unici, che vanno risolti a colpi di portali e neuroni. Si possono posizionare portali sulle pareti, sul soffitto oppure sul pavimento. La gentile donzella deve usare dei cubi per attivare e tenere premuti alcuni interruttori. Difficile descrivere l'azione di gioco. Piazza un portale lì, la corrispettiva uscita di là, attiva un interruttore che mette in movimento una piattaforma, la quale porta a un nuovo enigma da risolvere per passare alla stanza successiva dei test. Di tanto in tanto ci si deve sbarazzare di qualche torretta difensiva, bellicosa ma simpatica, o piazzare delle sfere d'energia su particolari supporti per aprire una porta. Per oltrepassare questi ostacoli il giocatore deve, ancora una volta, posizionare intelligentemente i portali per trasportare le sfere energetiche oppure direzionare dei razzi nella direzione voluta.