Abbiamo provato una demo di OlliOlli World, il nuovo videogioco di skate di Roll7 che riparte dalle divertenti basi dei primi due capitoli e si perfeziona sotto molto aspetti per risultare più accessibile. Più colorato, più grande e con nuove meccaniche mantiene intatto lo spirito arcade dei precedenti due giochi ma vuole accogliere tutti e risultare anche più inclusivo. Quando Tony Hawk lanciava la sua serie di videogiochi, lo skateboarding non era ancora uno sport praticato da una più ampia fetta demografica come oggi, ma OlliOlli World riflette questo cambiamento.
Parlando con John Ribbins, Creative Director della serie, sulle capacità dei videogiochi di skateboarding di rappresentare un più ampio spettro di identità è emerso come OlliOlli World abbia attinto a chi fa realmente skate oggi, non soffermandosi soltanto sugli aspetti sportivi della disciplina. Chiunque tu sia, quale sia la tua identità o come vorrai apparire, probabilmente riuscirai a trovare il tuo spazio all’interno di Radlandia. Avviando il gioco per la prima volta, abbiamo percepito quella voglia di abbracciare il senso di libertà e di comunità che sono anche una parte importante della cultura skate.
Una libertà non soltanto di essere ma anche di approcciare i livelli. Il passaggio dal 2D al 3D ha aperto a nuove possibilità di gameplay tra cui quella di spostarsi tra diversi piani quando possibile ed evidenziato dal gioco. Una delle sfide più difficili per il team è stata mantenere lo stesso gameplay basato sulle combo a ripetizione, sul flusso continuo di azione, ma evolvendo la serie in modo che non fosse così lineare come in passato. Quasi un anno di pre-produzione è servito per testare tutte le nuove feature come il wallride, l’aggiunta di quarterpipe, percorsi multipli e una maggiore verticalità per i trick.
I precedenti OlliOlli erano assimilabili a delle lunghe discese da un punto A verso un punto B, ma non è questo l’approccio per OlliOlli World che con l’introduzione di diversi percorsi da scegliere introduce anche una piccola componente esplorativa che fa sembrare i livelli più grandi. Alcuni obiettivi di gioco potranno essere completati solo prendendo una deviazione dal percorso principale, così come le missioni secondarie che potranno essere sbloccate lungo il percorso incontrando i buffi personaggi che popolano le strade di Radlandia. Quando si sfreccia nei livelli, viene del tutto spontaneo voler esplorare il percorso con le maggiori possibilità per mantenere sempre alto il contatore delle combo, ma complice il nuovo stile artistico c’è anche tutta la curiosità di scoprire quali segreti si nascondono prendendo una via differente.
Rendere il mondo più invitante da esplorare è stato un processo naturale. Radlandia è un luogo coloratissimo, quasi magico, pieno di personaggi e ambientazioni sopra le righe e con uno stile da cartone animato ricercato e voluto da Roll7 proprio così. Una delle prime iterazioni prevedeva uno stile più simile a quello adottato dalla band inglese i Gorillaz, racconta Ribbins, con dei tratti un po’ più squadrati e angolari. Procedendo nello sviluppo, però, il gioco iniziava a diventare sempre più accogliente verso i nuovi giocatori anche nelle meccaniche e lo stile artistico è stato riadattato per risultare più morbido, con forme più soffici e personaggi buffi e a tratti assurdi, vicini a “Lo straordinario mondo di Gumball” per fare un esempio. Anche l’introduzione di una storia fa da collante tra la forma più pura di gameplay arcade con alti punteggi e incredibili trick e un mondo di gioco curioso che aspetta di essere scoperto.
L’OlliOlli di sempre ma con una spinta in più
Chi ha apprezzato i primi capitoli potrebbe pensare che il gioco abbia perso la sua anima più hardcore per farsi più facile e avvicinare chi trovava i precedenti capitoli troppo difficili, ma sarebbe un errore. OlliOlli World rimane un’esperienza appagante per chi ama le sfide e non vede l’ora di completare tutti gli obiettivi secondari in cerca del punteggio migliore. I controlli, come sempre, rispondono alla perfezione e grazie al solo movimento delle levette si aprono e chiudono i trick con semplicità che una volta coinvolti nel flusso di gioco ci si dimentica di qualsiasi complessità e ci si può concentrare soltanto su grind, wallride e a mantenere lo slancio per collegare un’evoluzione all’altra. OlliOlli World introduce anche i checkpoint, ma sono assolutamente opzionali: chi vuole completare l’intero livello in una sola run può continuare a farlo, mentre chi vuole semplicemente godersi la storia e migliorarsi con i suoi tempi può farlo.
Il gioco è meno punitivo anche in fase di atterraggio e chiusura di un trick. Chi saprà sfruttare il giusto tempismo otterrà più punti, chi si dimenticherà di premere il tasto corretto mentre le ruote toccano terra potrà continuare a giocare senza rischiare troppo o schiantarsi a terra come nei precedenti capitoli. Roll7 ha cercato di rendere l’esperienza di gioco migliore per tutte le persone intimorite dalla complessità dei primi due OlliOlli e crediamo che ci sia riuscita alla grande e senza sacrificare ciò che ha reso unici i precedenti capitoli. L’ottimo sistema di feedback, sia visivo che sonoro, è un grande indicatore della propria performance che sia i giocatori più abili che i giocatori alle prime armi potranno utilizzare per migliorarsi.
Durante la nostra chiacchierata con John Ribbins abbiamo avuto modo anche di parlare della colonna sonora di OlliOlli World. I primi due capitoli avevano delle sonorità elettroniche che risultavano gradevoli perché non martellavano il giocatore con ritmi pesanti che avrebbero potuto anche distrarlo o incupirlo dopo ogni insuccesso, per questo abbiamo chiesto a Ribbins cosa aspettarci da questo nuovo capitolo in fatto di musica. Viste anche le differenti novità introdotte, magari ci sarebbe stato spazio anche per nuovi generi.
Quando il team ha iniziato a lavorare al progetto, ha valutato l’opzione di inserire effettivamente differenti generi musicali a seconda dell’area visitata dal giocatore. Ad esempio la spiaggia si sarebbe potuta sposare bene con il surf rock, mentre la foresta avrebbe potuto avere sonorità trip hop. Quando però le persone iniziavano a giocare si rendevano conto che il nuovo capitolo non aveva le stesse musiche di OlliOlli e Roll7 ha realizzato che ormai avevano stabilito il giusto tono con i primi due e che quella musica era semplicemente perfetta per il gameplay di OlliOlli. Aspettatevi quindi nuovi artisti e nuove canzoni dello stesso genere che avete imparato ad apprezzare.
OlliOlli World è divertimento allo stato puro
Ciò che abbiamo provato è solo una piccola porzione di ciò che il gioco può offrire, mancano ancora da scoprire tutto il sistema di personalizzazione, la modalità sandbox e la modalità competitiva contro altri giocatori, ma da ciò che abbiamo potuto provare, OlliOlli World è la perfetta evoluzione di un gioco che era già capace di rapire e sorprendere per il suo gameplay e i suoi controlli precisi e rifiniti. La nuova impronta artistica e le nuove opportunità per fare trick in ambienti più diversificati rendono OlliOlli World un gioco di skate unico che, senza basarsi sul realismo o sugli aspetti unicamente legati al mondo del professionismo, abbraccia tutta quell’esplosione di colori, di spirito festante e libero che si ritrova nei gruppi che fanno skate per strada, negli skate park e chi in una rampa o un paio di scale vede l’opportunità per esprimere il proprio stile.
Ciò che abbiamo capito parlando con John Ribbins è che Roll7 non è solo uno studio di sviluppo ma è più simile a una famiglia di amici e crediamo che questo sia l’approccio che ha contribuito a rendere OlliOlli la serie divertente e coinvolgente a più livelli che è oggi. Non esiste neanche un vero studio e tutti lavorano da remoto anche da prima della pandemia. Certo non è stato facile gestire tutto durante le restrizioni, per quanto si può essere preparati a lavorare a distanza, non si è preparati a un evento così imprevedibile. Orari flessibili, lezioni di Yoga, sottoscrizioni ad app per la meditazione e il rilassamento sono gli strumenti con cui il team viene incoraggiato a gestire i livelli di stress e il proprio bilanciamento vita-lavoro. Se le persone sono felici di fare il proprio lavoro, se si divertono a farlo, allora anche i giochi ne escono migliori ci spiega Ribbins. Non possiamo che concordare con questa visione e crediamo che OlliOlli World saprà continuare a sorprenderci da qui al lancio.