Mancano ormai una manciata di giorni all’uscita del suo atteso seguito, che promette di affinare la formula di gioco già apprezzata in passato e, si spera, correggere qualche stortura che coinvolgeva soprattutto l’affiatamento narrativo.
Di seguito vi riporto le mie impressioni dopo le prime ore di gioco.
Brand new world
Diversamente dal suo predecessore, Octopath Traveler II è ambientato a Solistia, una nuova ambientazione divisa in due continenti principali divisi da un oceano. I primi minuti saranno perfettamente familiari ai giocatori del primo capitolo, dato che ci richiederanno la cruciale scelta del protagonista iniziale tra gli otto disponibili, ognuno dei quali con la propria storia e luogo di partenza sulla mappa.
Dato che nel primo Octopath Traveler mi ero particolarmente divertito col personaggio di Therion, per iniziare la mia avventura nel sequel ho scelto la ladra Throné Anguis. Si tratta di una componente dei Serpenti Neri, una gilda di furfanti e assassini che controlla dall'ombra la città di Nuova Delsta. La mia scelta si è rivelata perfetta per assisterea a una storia dai toni sicuramente non leggeri, pregna di intrighi, tradimenti e manipolazioni. Ovviamente avendo avuto modo di coprire solo il primo capitolo è ancora presto per dare un giudizio sullo sviluppo dell’arco narrativo completo, ma le premesse mi hanno lasciato una buona impressione e una sincera curiosità di vedere dove il destino porterà la letale e tragica Throné.
Terminato il primo capitolo, ho potuto finalmente mettermi in viaggio per il mondo oltre le mura della città. A questo punto il gioco dà completa libertà su come procedere, limitandosi a indicare sulla mappa in quali luoghi trovare gli altri protagonisti e il Livello di esperienza consigliato per procedere verso i prossimi capitoli o per attraversare determinate aree.
Come mia abitudine, prima di avanzare nell’avventura ho passato del tempo a esplorare i dintorni di Nuova Delsta, dopodiché ho proseguito verso nord verso la città di Valpirea per reclutare il chierico Temenos. Dopo una breva scena di intermezzo tra i due personaggi, il gioco mi ha chiesto se volessi giocare la storia del nuovo personaggio dal principio, cosa che ovviamente ho fatto, ma che non è obbligatorio fare; è anche possibile farlo in un secondo momento in una locanda. Questa possibilità di scelta sarà sicuramente minoritaria per i giocatori, ma ci lascia la libertà di giocare come se fossimo nei panni di un personaggio di una sessione di D&D.
Quello che mi ha lasciato un po’ interdetto è che Throné e Temenos si sono scambiati solamente pochissime battute, prima di proseguire nel viaggio. Questa manchevolezza di relazione tra i personaggi e l’interconnessione tra le loro rispettive storie è uno dei principali problemi che hanno afflitto il primo Octopath Traveler e il team di Acquire aveva annunciato che per questo sequel le cose sarebbero state diverse grazie ai “Crossed Path”, ovvero un modo per coinvolgere più personaggi in una stessa storia. Per ora non ho avuto modo di vedere messa in pratica questa dinamica, e niente di nuovo è emerso neanche quando, qualche ora di gioco più avanti, ho reclutato il terzo personaggio Osvald. Ribadisco comunque di aver giocato solo alle prime ore di gioco, quindi confido che sia qualcosa che emergerà quando si entrerà nel vivo della narrativa.
Sistema che vince…
Uno degli aspetti che più mi avevano stregato del primo Octopath Traveler è stato il suo fenomenale battle system estremamente tattico e dinamico, pur adeguandosi ai canoni del combattimento a turni. Sono quindi rimasto molto soddisfatto nel vedere che Acquire lo ha mantenuto tale e quale, senza applicare forzature per cambiare - e quindi sconvolgere - la formula, ma introducendo solo alcuni elementi per arricchirlo.
In particolare, ai personaggi sono stati aggiunti dei Poteri Latenti, ovvero delle capacità o abilità uniche per ciascuno di essi che si caricano subendo danni e infliggendo lo stato di Dominio, e che dovremo saper utilizzare al meglio per volgere i combattimenti a nostro favore. Ad esempio: una volta attivato il suo potere latente, Throné è capace di agire due volte durante il proprio turno; il chierico Temenos, invece, può abbassare il livello di difesa dei nemici senza colpire necessariamente le loro debolezze.
La formula di gioco è stata arricchita anche nell’esplorazione e nell’interazione con l’ambiente. È stato infatti introdotto un ciclo giorno/notte, che non si limita al classico aumento di incontri casuali durante le ore oscure, ma determina anche le azioni possibili dei protagonisti. Stavolta, infatti, ogni personaggio dispone di due azioni personali, a seconda dell’orario, appunto.
Se durante il giorno la ladra Throné può derubare gli NPC, durante la notte può metterli fuori gioco e aprirsi la strada a luoghi prima inaccessibili. Temenos, dal canto suo, di giorno può convincere gli NPC a seguirlo, per poi evocarli durante i combattimenti, mentre di notte può ottenere da loro informazioni “segrete” ingaggiandoli in brevi combattimenti in cui dovrà riuscire - da solo - a spezzare le loro difese.
Insomma, già dalle prime ore di gioco Octopath Traveler II promette di trascinarmi nelle trame del suo mondo e dei suoi personaggi per molte ore di sano divertimento. Le dinamiche del gameplay partono da una solidità già rodata e robusta, e credo che non potranno che migliorare. Spero solo che i miei timori per quanto riguarda l’apparato narrativo vengano dissipati proseguendo con l’avventura. Ve ne parlerò con maggiore cognizione di causa in sede di recensione.
Nel frattempo vi consiglio di scaricare la demo che Square Enix ha lanciato su tutte le piattaforme per iniziare a dare un’occhiata voi stessi, ricordandovi che Octopath Traveler II sarà disponibile al lancio non solo su Nintendo Switch, ma anche per PS4, PS5 e PC dal prossimo 24 febbraio.