NVIDIA e l’IA nei videogiochi, ne vedremo delle belle!

Non solo RTX 40 SUPER: NVIDIA ha portato un sacco di novità al CES 2024, molte delle quali fanno affidamento sull'IA. Scopriamole.

Avatar di Andrea Ferrario

a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Anche NVIDIA ha portato al CES di Las Vegas alcune novità, e tra le più interessanti c’era sicuramente un esempio di applicazione dell’IA ai videogiochi, in grado non solo di rendere gli ambienti virtuali più interattivi, ma addirittura di rendere ogni videogioco multilingua, senza particolare sforzo da parte dei produttori.

La demo a cui abbiamo assistito mostrava una scena di un videogioco, il classico bar su uno dei tanti pianeti alieni a cui vari titoli moderni ci hanno abituato, con due personaggi, una cliente e un barista dietro al bancone. Ci siamo avvicinati al barista, abbiamo premuto un tasto sulla tastiera che abilitava l’uso del microfono e gli abbiamo chiesto, in inglese, se potesse darci qualcosa da bere. Abbiamo iniziato un dialogo come se fosse una “persona reale”, che in questo caso interagiva grazie all’uso di un sistema di riconoscimento vocale e un modello LLM che ci dava risposte totalmente congrue alla sua figura. Gli abbiamo anche chiesto se potesse darci qualcosa da mangiare, e dopo che ci è stato detto che eravamo in un “Ramen Bar”, abbiamo chiesto del Ramen, e ci è stato servito. Quindi questa applicazione dell’IA va oltre dei semplici dialoghi e si trasforma in un’interazione su tutti i livelli con i personaggi virtuali.

È poi arrivato il momento d’interagire con la cliente, ed è qui che la situazione si è fatta ancora più interessante. Abbiamo esordito chiedendo, in lingua inglese, di parlarci in italiano, e poi abbiamo fatto una domanda in lingua italiana, chiedendo “come fosse il tempo”, classica domanda con poca fantasia. A parte questo, il personaggio ci ha risposta in italiano e abbiamo continuato la conversazione in lingua italiana, senza che il gioco avesse alcun tipo di script preimpostato. Questa semplice demo ci dice chiaramente come l’applicazione dell’IA può portare a un nuovo livello di profondità nei mondi virtuali, sorpassando anche la barriera linguistica, ancora importante per moltissime persone, ma anche per chi conosce bene l’inglese ma vuole giocare a ogni gioco nella propria lingua madre.

Durante la sessione di Demo abbiamo visto anche altre applicazioni. Ad esempio abbiamo visto come, sempre grazie all’IA, iStockPhoto - un servizio che offre immagini e altri contenuti multimediali per creator - offra ora un servizio di generazione d’immagini potenzialmente più accurato rispetto agli altri e soprattutto senza violare alcun copyright. iStockPhoto ha allenato il sistema generativo sulle proprie foto, tutto materiale di cui dispone ovviamente i diritti d’autore, e soprattutto contenuti di qualità che evitano la creazione di immagini spesso distorte (quando generate immagini non è inusuale avere dei risultati con dettagli poco corretti, come dita delle mani mancanti o articolazioni posizionate in maniera sbagliata).

E cosa centra NVIDIA in tutto questo? Queste immagini possono essere usate in software come DaVinci Resolve e grazie all’uso delle potenti schede grafiche GeForce, è possibile integrare le foto con altri elementi grafici in maniera molto precisa, come ad esempio posizionare una ragazza generata dall’IA in uno sfondo specifico, o addirittura cambiare d’abito la ragazza con pochi click. Veramente fenomenale.

NVIDIA ha lavorato anche a stretto contatto con Twitch e OBS, creando una sorta di oggetto dei desideri di tutti gli streamer. Sfruttando le capacità di codifica delle schede GeForce, è ora possibile creare differenti stream e differenti risoluzioni, da quelli ad alta qualità a quelli per i dispositivi mobile, tenendo in considerazione anche la capacità della propria connessione, per offrire sempre la migliore qualità delle immagini agli spettatori (ve ne abbiamo parlato in questo articolo). Se siete streamer e avete una scheda GeForce di ultima generazione, potrete impostare questa modalità multi-stream nella versione aggiornata di OBS ed elevare la qualità delle vostre dirette.

Novità anche per GeForce Now, il servizio di Cloud Gaming che prima o poi soppianterà console e PC. La novità in questo caso è l’aggiornamento della tecnologia che ora permette, con monitor compatibili G-Sync, di sincronizzare i tre elementi che concorrono nell’uso di GeForce Now, e cioè il frame rate del gioco, il refresh dello schermo e il frame rate dello streaming. Sincronizzando tutti questi elementi è possibile ora evitare situazione in cui la de-sincronizzazione portava ad artefatti grafici (tearing). Un’altra buona notizia per chi usa o vorrà usare GeForce Now.

  • Immagine 2 di 3
  • Immagine 3 di 3
  • Immagine 1 di 3

Non poteva mancare il Ray Tracing, e in questo caso è stato mostrato sotto forma della conversione di Half Life 2 da parte della community di appassionati a cui è stato dato accesso anticipato allo strumento di conversione RT di NVIDIA. Se ancora non siete convinti di quanto può aggiungere il ray tracing a un’esperienza di gioco, dovreste considerare di dare un’occhiata al lavoro di questa community di appassionati, che è stata in grado di trasformare un gioco vecchio in un titolo che ha poco da invidiare ai tripla A moderni. Half Life 2 in RTX sembra un gioco completamente nuovo, da rigiocare, e non vediamo l’ora di vedere altri vecchi titoli godere di vita nuova grazie a questa soluzione.

E infine una chicca più tecnica, e cioè G-Sync Pulsar, la nuova incarnazione del VRR. NVIDIA è stata in grado di interfacciare il refresh rate variabile del monitor, una tecnologia che permette di far coincidere il refresh rate con la quantità di FSP generati dal gioco, così da avere la massima fluidità senza artefatti grafici, con il backlight strobing variabile, in termini di velocità e durata. Insomma, il risultato è anche qui impressionante, al punto tale che si vede ad occhio nudo la differenza e diminuzione della sfocatura sulle immagini quando si attiva questa nuova tecnologia.

Leggi altri articoli