Nel corso della serata di ieri, Microsoft ha confermato una serie di licenziamenti illustri, che hanno colpito in maniera pesante gli sviluppatori di Halo e più in generale il mondo di Xbox. Se 343 Industries sembra esserne uscita peggio, con il licenziamento di oltre 60 dipendenti (e l'allontanamento di Joseph Staten dal team), non è andata meglio altri first party come Bethesda.
In un lungo articolo pubblico da Kotaku, che riferisce di aver ricevuto alcune testimonianze da parte di oramai ex sviluppatori di Xbox, i licenziamenti hanno travolto due studi in particolare. Il primo è quello di The Coalition, studio di sviluppo canadese che ha in mano la serie di Gears of War. Il secondo, invece, è Bethesda, che si è unita ai first party di Microsoft appena tre anni fa, dopo l'acquisizione avvenuta a settembre 2020.
Difficile quantificare i danni. Kotaku non riesce ad avere una stima precisa di quanti dipendenti siano stati impattati da questa ondata di licenziamenti, che non hanno colpito solamente gli studi di sviluppo, ma anche i team interni di Xbox che non si occupano di sviluppo di videogiochi, come confermato da Gary Waliczek, Principal Engineer e System Architect, che ha confermato la perdita di alcuni elementi del suo team in un tweet pubblicato nelle scorse ore, ma prontamente cancellato.
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Alcuni ex dipendenti dei vari studi di sviluppo hanno confermato su Twitter di essere stati colpiti da questa ondata di licenziamenti. Tra questi segnaliamo Jessica Birdy, Senior Business PM of Culture Programs di Xbox, Kevin Schmitt di 343 Industries e Sam Luangkhot di Bethesda. Licenziato anche uno dei PR Manager del team dietro The Elder Scrolls e Fallout, ovvero Renee Sogueco. "È successo. Oggi sono stato licenziato dopo le decisioni di Microsoft", si legge nel cinguettio lanciato dall'ex PR Manager.
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