Non è che Microsoft ha pagato troppo poco Activision Blizzard?

Un gruppo di investitori afferma che Microsoft abbia pagato troppo Activision; proviamo a capirlo in questo articolo.

Avatar di Alessandro Adinolfi

a cura di Alessandro Adinolfi

Quando Microsoft ha acquisito Activision Blizzard per circa 70 miliardi di Dollari, l'intera industria intorno al mondo dei videogiochi è stata colta di sorpresa. L'acquisizione è di fatto una delle più grandi che si siano mai viste, considerando che in un attimo il colosso di Redmond si è portato a casa non solo il publisher di Call of Duty e lo sviluppatore di World of Warcraft, StarCraft, Overwatch e Diablo, ma anche una serie di studi di sviluppo diventati famosi nel corso degli anni, tra cui KING, autore di alcune delle vere e proprie hit mobile. Se per tanti la cifra proposta era decisamente alta, secondo il gruppo di investimento SOC in realtà si è trattata addirittura di una svalutazione.

Nel corso della giornata odierna SOC Investment Group ha infatti chiesto agli azionisti di Activision Blizzard di votare contro l'acquisizione da parte di Microsoft. Le motivazioni? La società sarebbe stata pagata molto meno del previsto. Simili parole per noi comuni mortali, che magari non lavoriamo nella finanza, sembrano letteralmente campate per aria. Ma siamo sicuri che non ci sia un fondo di verità dietro la dichiarazione del gruppo SOC?

Partiamo dai fatti: chi è il gruppo SOC? Beh, si tratta di un gruppo di investimento, che ovviamente possiede delle quote di Activision Blizzard. Se pensate però che il gruppo sia amico di Bobby Kotick, vi fermiamo subito: a novembre, infatti, SOC Investment Group ha letteralmente preso d'assalto il board attuale, affermando che il gruppo aveva sbagliato a gestire le denunce per molestie sessuali e discriminazioni. Ora gli azionisti sono tornati alla carica, affermando che la cifra proposta da Microsoft sia in realtà decisamente più bassa del previsto.

Su quali motivazioni il gruppo SOC afferma ciò? Secondo gli azionisti ci sono due punti fondamentali che ruotano attorno al prezzo considerato troppo economico. Il primo riguarda i guadagni futuri del publisher, mentre il secondo invece è più strategico: secondo la lettera pubblicata nella giornata odierna, la valutazione di Activision Blizzard sarebbe stata falsata a causa dello scandalo che ha travolto il gruppo la scorsa estate, causando un ribasso delle azioni, con conseguente rinvio di alcuni prodotti. Motivi difficili da dimostrare, poiché nessuno può prevedere il futuro e soprattutto non c'è garanzia che il prezzo delle azioni sarebbe risalito anche senza rinvii.

Nonostante ciò, il gruppo SOC potrebbe effettivamente aver ragione. Se l'acquisizione verrà confermata, sia dagli azionisti che dal governo degli Stati Uniti, Microsoft avrebbe a disposizione un catalogo sterminato di IP, tra cui quelle dormienti come Guitar Hero, Crash Bandicoot, Spyro e molte altre. IP che al momento non producono così tanti guadagni, ma che in un futuro che vede il colosso di Redmond alla guida potrebbero tranquillamente tornare e aumentare di fatto i guadagni del publisher e sviluppatore. Senza dimenticare poi il mercato mobile, che ad oggi vale tantissimo e che in un prossimo futuro, magari con adattamenti specifici di alcune delle IP più popolari del gruppo, potrebbe effettivamente giocare un ruolo fondamentale negli incassi. Giochi come un eventuale Warcraft per Android e iOS (già annunciato, in realtà), insieme magari proprio a Guitar Hero o altri, potrebbero incidere veramente tantissimo sui ricavi.

La dichiarazione della SOC rischia però di rimanere inascoltata. Loro stessi detengono una piccolissima percentuale di quote azionarie ed è molto improbabile che la loro opinione possa valere qualcosa quando gli azionisti dovranno votare a favore o contro l'acquisizione. Sicuramente però 70 miliardi di Dollari non sono pochi, ma se rapportati ad una buona strategia e un buon sviluppo di giochi, è molto probabile che forse Microsoft rientri del suo investimento in tempi anche non così lunghi.

Leggi altri articoli