L'istante in cui si mette piede sul primo pianeta in No Man's Sky Next può essere spiazzante. Non sappiamo chi siamo, dove siamo e perché ci troviamo distanti dalla nostra nave spaziale. I nostri sistemi di rilevamento non funzionano e la tentazione di andare in giro in cerca di risposte è tanta, ma per prima cosa è bene fare un bel respiro e non allontanarsi troppo a piedi.
La nave non può funzionare senza due tecnologie chiave: i Propulsori di Lancio che permettono alla navetta di decollare e atterrare, e il Motore a Impulso, essenziale per guadagnare velocità e fare salti tra sistemi. Entrambi richiedono differenti materie per essere rimessi in funzione. Ferrite pura x 50 e 1 Gel di diidrogeno per i propulsori, 1 Sigillo ermetico e 1 Placca di metallo per il Motore a Impulso.
A seconda delle condizioni atmosferiche del pianeta potrebbe essere più o meno difficile sopravvivere, ma gli elementi di base necessari per risolvere questo primo problema dovrebbero essere presenti in abbondanza e non troppo distanti dal punto in cui abbiamo preso conoscenza. Il gioco propone un tutorial da seguire che vi farà creare un elemento alla volta, ma vogliamo proporvi una guida che non solo vi aiuterà a seguire al meglio i consigli del gioco, ma che approfondisce anche altri aspetti. Per i giocatori più esperti consigliamo la guida su come muovere i primi passi dopo aver riparato la navetta.
Il nostro primo pianeta
Appena risvegliati, le prime informazioni sul pianeta con cui entriamo in contatto sono molto importanti e ci danno una prima idea del pericolo a cui potremo andare incontro.
Il bioma influenza la flora, la fauna e determina i rischi ambientali nel complesso.
Il clima influenza l'intensità del rischio ambientale e la presenza di elementi esotici.
Il comportamento delle sentinelle indica il grado di attivazione delle Sentinelle nei confronti delle infrazioni del giocatore.
Flora indica la quantità e la densità della flora presente sul pianeta.
Fauna indica la quantità e la densità della fauna presente sul pianeta.
Nel caso del nostro pianeta d'esempio Saga N18 ci siamo trovati di fronte a rischi ambientali di tipo tossico e a una esposizione a radiazioni che indeboliva la nostra protezione dai rischi ambientali. La flora era in gran quantità mentre la presenza di animali era discreta. A differenza del tutorial proposto dal gioco abbiamo scelto un ordine diverso sia per la creazione degli strumenti che per la riparazione degli elementi, questo per evitare di farvi subito allontanare dal punto di impatto della vostra nave spaziale senza aver prima fatto pratica con alcuni strumenti molto utili alla sopravvivenza in generale.
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Scanner e Visore Analitico
Il clima poco amichevole ci ha messo fin da subito in condizioni difficili, il primo step è stato quello di procedere immediatamente alla messa in funzione dello Scanner così da poter effettuare una ricerca delle risorse essenziali presenti in zona e nel mentre gettare un occhio alla ricerca di una grotta dove proteggersi. Per riparare lo Scanner servono 75 unità di Polvere di Ferrite. La Polvere di Ferrite è un minerale presente in abbondanza sui pianeti: è estraibile dalle rocce, o da qualunque cosa di medio-piccole dimensioni che possa ricordare una roccia. Le formazioni rocciose più grandi ad esempio potrebbero richiedere un sistema avanzato di estrazione, pertanto per il momento è bene concentrarsi anche sulle rocce più piccole che vedete, basteranno al nostro scopo.
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Per estrarre Polvere di Ferrite basterà puntare il Laser Minerario del Multi-Tool e premere R2 su PS4, tasto sinistro del mouse o RT su Xbox One per fare fuoco. La Ferrite verrà accumulata nell'inventario, ci basterà accedere alla sezione Multi-Tool e selezionare ripara. Ora siamo pronti a eseguire una scansione del terreno premendo L3, C o LS. Saranno apparse delle icone a forma di rombo colorate di rosso, blu e giallo che indicano gli elementi indispensabili per la sopravvivenza: Ossigeno (potrebbero essere apparsi anche Carbonio e Carbonio Condensato), Diidrogeno (o potreste vedere del Deuterio) e Sodio.
L'ossigeno serve a ricaricare i nostri sistemi vitali, mentre il sodio serve per la protezione contro i rischi ambientali. Se intorno a voi sono presenti questi elementi prendeteli subito: il diidrogeno apparirà sotto forma di cristalli di colore blu e sarà indicato anche dalla lettera H, l'ossigeno è indicato dalla formula O2 e si trova in natura rappresentato da una pianta rossa, il sodio è invece una pianta gialla indicata dalla formula Na. Prendete tutto ciò che vedete intorno a voi e usate Ossigeno e Sodio per ricaricare i vostri sistemi.
Dopo essere sopravvissuti alle prime intemperie grazie al sodio e all'ossigeno, il gioco vi informerà che è stato rilevato il segnale della vostra astronave. Ora potete recarvi verso il punto di interesse evidenziato e proseguire con il tutorial, prima però vi consigliamo di installare il Visore Analitico che vi permette non solo di individuare altri punti di interesse ma vi dà la possibilità di marcare un punto desiderato. Spesso succede che allontanandosi o muovendosi perdiamo di vista l'obiettivo, così sarà più facile tenerlo a vista.
Per costruire il Visore Analitico servirà un Nanotubo di Carbonio. Il Carbonio, come la Polvere di Ferrite, si trova in abbondanza. Puntate il Laser Minerario verso qualche pianta e il gioco è fatto. Ora selezionate uno slot vuoto nel vostro inventario (Options su PS4, Tab su PC) e selezionate crea oggetto, scegliete il Nanotubo. Aprite la voce Multi-Tool del menu, scegliete uno slot e installate il Visore appena craftato. Con L2, F, LT potete avere una panoramica dei punti di interesse, tra cui la vostra navicella. Mentre vi avvicinate scansionate sempre la zona alla ricerca di ossigeno, sodio e diidrogeno.
Riparare la nave spaziale
Se negli step precedenti abbiamo già accumulato diidrogeno a sufficienza possiamo fin da ora creare 1 quantità di Gel di diidrogeno e utilizzarlo per riparare parte dei Propulsori di lancio, stesso discorso per la Polvere di Ferrite che ci serve per costruire una Placca metallica per il motore a impulso. Se non ne abbiamo le giuste quantità basterà nuovamente puntare il Laser minerario ai sassi contenenti ferrite e scansionare il terreno alla ricerca di cristalli blu.
La prima fase di ricerca materiali e riparazione si è conclusa. La seconda fase inizierà dopo essere saliti sulla navetta e aver consultato il rapporto diagnostico: è un po' più macchinosa ma si basa sugli stessi principi che state imparando a conoscere. Iniziamo con la parte più semplice e più immediata che non richiede grandi spostamenti.
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Partiamo prima con la Ferrite Pura, ottenuta dalla raffinazione della Polvere di Ferrite che ormai avete imparato a raccogliere e che probabilmente avete già a disposizione nell'inventario. Fare questa trasformazione richiede di installare il Raffinatore Portatile - freccia SU sul d-pad - uno strumento molto importante introdotto con Next. Avrete bisogno nuovamente di una Placca metallica e di 30 unità di ossigeno per creare lo strumento.
Una volta installato sul terreno, magari vicino alla vostra navicella, vi servirà del carbonio per metterlo in funzione e almeno 50 unità di Polvere di ferrite da raffinare. Potete attendere il completamento e utilizzare fin da subito la Ferrite pura per riparare i Propulsori - potete anche uscire dalla schermata e lasciare lo strumento in funzione, è in grado di funzionare in modo autonomo una volta caricato. Prima di abbandonare il pianeta ricordatevi di raccogliere il raffinatore per portarlo con voi.
Abbiamo lasciato la missione del Sigillo ermetico per ultima perché richiede di allontanarsi dalla navetta e interagire con alcuni strumenti in modo progressivo. Se non vedete la quest salite a bordo della navicella e consultate il rapporto diagnostico, vi verrà chiesto di trovare i dati di navigazione dal radiofaro d'emergenza. Localizzate il radiofaro d'emergenza tra i detriti nei pressi della vostra astronave, avrà un aspetto tondeggiante simile a una "navicella sayan". Interagite e ottenete le informazioni sui dati di navigazione.
È giunto il momento di creare un ripetitore di segnale. Servirà ancora una volta una placca di metallo e di nanotubi di carbonio che abbiamo già imparato a creare in precedenza. Posizionatelo come fatto con il ripetitore -freccia SU sul d-pad -, interagite e scegliete di scansionare le frequenze di soccorso. La nuova direzione sarà impostata sul navigatore in alto e sarà riconoscibile dalla sua forma esagonale di color rosso. Prima di avventurarvi là fuori entrate nella navetta e ricaricate gli scudi, poi puntate verso la struttura.
Ricordatevi sempre di scansionare il terreno alla ricerca di elementi essenziali e usate il visore analitico per tenere a mente i punti di riferimento. Una volta raggiunta la struttura, entrate nel container e interagite con il terminale chiamato archivio olografico per ottenere il Sigillo ermetico. Rovistate pure intorno e poi tornate alla nave per l'ultima riparazione. Se avete problemi utilizzate il visore analitico e cercate l'icona bianca con il simbolo di una nave spaziale dentro.
Ora nulla vi trattiene più a terra, partite nello spazio verso mete inesplorate! Fateci sapere nei commenti gli strani pianeti che avete incontrato nel corso del vostro viaggio con No Man's Sky Next, disponibile per PC, PS4 e Xbox One.
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