Nintendo World Championship NES Edition è una splendida opera di preservazione | Recensione
Nintendo World Championship NES Edition prova a riportare sotto i riflettori, con estrema intelligenza, un periodo storico oramai lontano.
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a cura di Andrea Maiellano
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Quanto era bello videogiocare sul finire degli anni 80! Si andava settimanalmente nella videoteca locale, si spendevano decine di minuti a guardare le copertine sulle scatole dei giochi per NES, tutte raggrinzite per le decine di mani che le avevano tocchignate nel corso dei mesi, si faceva la propria scelta basata esclusivamente sulla fiducia che un artwork poteva offrirti e si tornava a casa con la cartuccia che si aveva noleggiato, immancabilmente infilata a forza dal commesso in una scatola di plastica per le VHS.
Con 10.000 lire settimanali, eri sicuro di poter provare la qualunque e se qualche gioco ti piaceva particolarmente, bastava cominciare a trattare con il proprietario della videoteca per poter comprare, possibilmente al prezzo minore possibile, quel gioco dalla confezione più vissuta di un numero di Dylan Dog sul tavolo di un barbiere.
Perché vi sto raccontando tutto questo? Perché recensire Nintendo World Championship NES Edition mi ha riportato alla mente quei pomeriggi estivi spesi, a casa dei miei nonni, a soffiare dentro alle cartucce del NES affittate in videoteca, nella speranza che si avviassero e, soprattutto, che la scelta di quella settimana fosse stata azzeccata.
Mi è bastato riprendere in mano alcune sezioni di Ice Climber per ricordarmi alcuni fra i traumi infantili più profondi di sempre, così come è bastata la colonna sonora di Super Mario Bros. 2 (la versione occidentale, giusto per chiarezza) per riportarmi alla mente i profumi di una casa che, oramai, non credo nemmeno esista più.
Come vi avevo già anticipato durante la corposa anteprima realizzata in seguito al mio primo incontro con Nintendo World Championship NES Edition, la nuova esclusiva per NIntendo Switch non è solamente un’enorme operazione nostalgia pensata per celebrare quei videogiocatori che, sfogliando un numero di Nintendo Power mentre in televisione Jovanotti suggeriva di lasciarsi travolgere dalla Nintendomania, sognavano di diventare dei piccoli Jimmy e, come accadeva nel film “il piccolo grande mago dei videogames”, riuscire a partecipare a un torneo mondiale di videogames, ma è sopratutto un party-game, confezionato con un’estrema cura per i dettagli, pensato per far scoprire, e sopratutto preservare, un periodo storico che sta assumendo sempre più i connotati di quei racconti che i nostri nonni ci tenevano tanto a narrarci, iniziando immancabilmente con la frase “ai miei tempi…”.
Essenziale e assuefacente
Ovviamente, analizzare un prodotto del genere, e raccontarlo successivamente ai propri lettori, non è un’operazione semplice, specialmente in virtù del fatto che, se approcciato senza la giusta forma mentis, Nintendo World Championship NES Edition può sembrare un semplice esercizio di stile con molto poco da offrire ai giocatori odierni, anche se la realtà dei fatti è ben lungi da essere questa.
Non appena avviato, Nintendo World Championship NES Edition si prodiga nel fornire qualche aneddoto storico per garantire il giusto contesto a chiunque si avvicini per la prima volta alle sue dinamiche. In linea di massima si tratta di una reinterpretazione dei celebri Nintendo World Championship, dei tornei su scala globale, nati proprio in seguito al successo del film dedicato al piccolo Jimmy. In queste competizioni, l’antica arte dello speedrunning divenne mainstream, visto che i partecipanti dovevano portare a termine delle sfide specifiche, tutte basate su una serie di titoli celebri per NES, nel minor tempo possibile.
In premio c’erano la sempiterna gloria, premi di varia natura e, ovviamente, una barcata di soldi (almeno per l’epoca). Gli oggetti divenuti l’icona di questi tornei, però, furono le 26 cartucce d’oro, al cui interno c’erano gli stessi software usati durante la competizione, che Nintendo Power mise in palio con un concorso realizzato in concomitanza del primo Nintendo World Championship.
Le cartucce originali, quelle donate ai 90 finalisti della competizione, erano grigie, con un’etichetta poco più che abbozzata e una serie di selettori in bella vista che servivano a impostare il tempo limite per le sfide dei diversi giochi presenti al loro interno. Nemmeno sto a dirvi che sia le ventisei cartucce d’oro, che le novanta ottenute dai finalisti, sono attualmente dei veri e propri graal per i collezionisti di retro-gaming.
Al netto di tutti questi cenni storici, Nintendo World Championship NES Edition si presenta con una forma estremamente minimale. Due modalità di gioco e una manciata di opzioni per sistemare alcuni parametri relativi alla dimensione dello schermo e per personalizzare il proprio profilo.
A differenza del primo, storico Nintendo World Championship, che vedeva i finalisti battersi in una sfida contro il tempo su Super Mario Bros., Tetris e Rad Racer, in questa NES Edition sono presenti tredici giochi.
Tetris e Rad Racer, per motivi di licenze, non sono più presenti ma le tredici proprietà di Nintendo più importanti dell’epoca d’oro del NES sono tutte presenti, finemente tagliuzzate per offrire decine, e decine, di microgiochi, basati tutti sul battere il proprio record personale.
Questi ultimi potranno spaziare dal raccogliere un fungo in Super Mario Bros, fino a completare degli interi livelli di Excitebike. In modalità giocatore singolo, lo scopo è molto semplice: si sceglie un gioco, si avvia la prima sfida, la si porta a termine nel minor tempo possibile e, in base alla valutazione ottenuta, si ottiene un numero di monete da poter spendere per sbloccare altri microgiochi.
Più si ottengono valutazioni alte, e vi assicuro che ottenere una S richiederà ben più di qualche quarto d’ora speso a fare, e rifare, la stessa identica cosa cercando di raggiungere una precisione, e una perfezione, quasi assoluta, più monete verranno elargite, permettendo in poco tempo di ampliare il ventaglio delle sfide offerte dal gioco.
Per quanto tutto questo sembri molto basilare, non appena si inizia a entrare nel circolo vizioso di voler battere il proprio tempo per ottenere la valutazione massima, Nintendo World Championship NES Edition è capace di essere talmente assuefacente, da far passare le ore senza che ce ne si accorga minimamente.
Se, ora, vi state chiedendo che senso abbia continuare a ripetere, per ore, una porzione di un gioco di svariate decadi fa, la risposta è semplice: essere pronti per affrontare la modalità multigiocatore. Al suo interno, difatti, saranno presenti delle competizioni, di difficoltà variabile e suddivise per temi ben precisi, che raccoglieranno al loro interno quattro delle decine, e decine, di sfide realizzate per questo titolo.
Ognuna di queste raccolte sarà affrontabile da un massimo di quattro giocatori e le sfide al loro interno non seguiranno mai un ordine predefinito, impedendo ai giocatori di prepararsi mentalmente prima di cimentarsi in una data competizione.
Ovviamente queste competizioni, sono il punto nevralgico di tutta l’operazione, visto che potranno essere fruite sia in totale amicizia, che per ambire a scalare la classifica globale.
Nemmeno vi sto a dire come l’agonismo la faccia da padrone quando ci si cimenta in queste competizioni e come, alla stregua del peggior party game, molteplici amicizie potrebbero venire messe a dura prova.
Storicamente accurato
Per quanto riguarda le sensazioni, pad alla mano, Nintendo ha fatto il possibile per non mutare le sensazioni percepibili all’epoca. i personaggi di Ice Climber si muovono tuttora in maniera molto farraginosa, il Link di The Legend Of Zelda 2 presenta sempre un minimo di latenza nei movimenti e il Mario di Super Mario Bros. 2 (da noi conosciuto come The Lost Levels) continua a restituire la sensazione che l’idraulico si muova sul sapone. Insomma tutto è rimasto immutato, come se fosse stato conservato in una time capsule aperta solo per celbrare, preservare e far scoprire, un periodo storico che rischia di venir dimenticato dalle generazioni di giocatori più giovani.
È un male? Assolutamente no. Ovvio che alcuni titoli come Ice Climber, Excitebike o anche solo Donkey Kong, presentino delle farraginosità evidenti, ma il non averli migliorati è una scelta ben precisa, pensata per rendere più complessa, e varia, l’esperienza finale.
Se avrete modo di provarlo con mano, capirete meglio cosa voglia dire trovarsi di fronte a uno stage bonus di Ice Climber dopo aver affrontato delle sfide basate su produzioni quali Super Mario Bros. Kirby o il primo, indimenticabile, The Legend Of Zelda.
In buona sostanza, Nintendo World Championship NES Edition si presenta come un titolo decisamente atipico, perché da un lato potrebbe trarre in inganno, vista la sua natura votata alla celebrazione dello speedrunning e dell retrogaming, ma dall'altro riesce, grazie a una struttura chiaramente pensata per i giocatori di oggi, a proporre uno spaccato ben preciso della storia del videogioco, rendendolo fruibile, e godibile, a tutti.
Nintendo, difatti, è stata molto intelligente a sfruttare il suo immenso know-how nel campo dei party game per introdurre tutta una serie di dinamiche capaci di rendere Nintendo World Championship NES Edition stimolante per tutti i giocatori, garantendo brevi sessioni mordi e fuggi, capaci di spingere costantemente a volersi migliorare sempre di più.
Per quanto riguarda la realizzazione, vi avevo accennato al fatto che Nintendo World Championship NES Edition fosse stato curato nei minimi dettagli, e a dimostrarlo è il fatto che siano state incluse delle piccole "guide strategiche" pensate per suggerire ai giocatori le strategie migliori per portare a termine le sfide proposte, tutte realizzate come quelle che si potevano trovare sulle pagine di Nintendo Power.
Se questo non bastasse, tutti i glitch presenti nei giochi originali, e sfruttati abilmente dagli speedrunner nel corso degli anni, sono presenti anche qui, in modo tale da permettere, a chi li saprà scoprire, o semplicemente se li ricorderà ancora, di ottenere dei vantaggi non indifferenti nelle loro corse contro il tempo.
Tutto questo non fa altro che mostrare quanto Nintendo sia in grado di confezionare con estrema cura anche una produzione che, anche solo in apparenza, potrebbe risultare meno importante, o addirittura minore, se comparata all'immensa libreria di esclusive di spessore disponibili per Nintendo Switch.
Voto Recensione di Nintendo World Championship NES Edition
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
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Modalità multiplayer dannatamente divertente...
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Confezionato con estrema cura
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Assuefacente
Contro
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... ma in solitaria potrebbe tediare presto.
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Al netto delle decine e decine di sfide, tredici giochi potrebbero comunque risultare pochi.
Commento
Informazioni sul prodotto
Nintendo World Championship NES Edition