Portatile
Switch sfoggia uno schermo LCD da 6,2 pollici con una risoluzione 1280 x 720 pixel e supporto touch capacitivo fino a 10 input contemporanei. Sembra quasi che Nintendo abbia preso un tablet e lo abbia stiracchiato in orizzontale per poi piazzarci qualche controller ai lati. La buona notizia è che funziona: Switch offre specifiche migliori di 3DS, che presenta due schermi dalla risoluzione inferiore con schermo touch resistivo da un solo input alla volta e 3D stereoscopico. I Joy-Con di Switch offrono inoltre ulteriori opzioni di input.
Il 3DS ha comunque alcuni pregi, tra cui le dimensioni più ridotte e una maggiore durata della batteria. In passato ci siamo portati in giro un New 3DS XL in tasca e abbiamo giocato a The Legend of Zelda: Ocarina of Time 3D per ore e ore: questo con Switch non è possibile. Portarsi il dispositivo da una stanza all'altra non presenta problemi, ma senza niente che potesse proteggere il display da rotture e graffi abbiamo avuto troppa paura di uscire di casa con la console. Abbiamo raggiunto in media circa tre ore di gioco con Breath of the Wild prima di essere costretti a ricaricare la batteria, operazione che richiede altre tre ore.
Questo ci riporta al concetto di compromesso. Lo Switch dà la sensazione di essere compatto - ogni suo componente ha il peso giusto e lo Switch stesso sembra abbastanza solido da poter reggere prolungate sessioni di gioco - ma sembra anche molto più fragile rispetto al Nintendo 3DS. Chi vuole rischiare di graffiare il display o spezzare gli stick analogici dei Joy-Con buttando la console nello zaino? Se a questi dubbi aggiungete una durata della batteria tra le 3 e le 6 ore e mezza diventa chiaro che in termini di praticità lo Switch è al contempo una console portatile migliore e peggiore del suo "quasi predecessore".
Modalità da tavolo
Parliamoci chiaro: lo stand integrato di Switch sembra stabile come un bambino ubriaco su una giostra. Lo stand è fragile, allentato e così limitato nei movimenti da permetterci solo di tenere il tablet in posizione quasi verticale. Come il bambino ubricao citato poco fa, non dovreste fidarvi di uno stand del genere quando c'è in ballo una console da più di 300 euro, la cui feature principale è uno schermo di vetro.
Eppure lo stand integrato è un componente cruciale della modalità da tavolo. L'idea di Nintendo per questa funzione prevede che le persone appoggino la console, stacchino i loro Joy-Con e giochino da soli o con gli amici. I Joy-Con fanno il loro dovere. Sono piccoli, ma utilizzarli come un gamepad a metà è incredibilmente comodo e da soli sono come un controller dello SNES con uno stick analogico. È un vero peccato che i Joy-Con abbiano a loro volta qualche problema (ci arriveremo a breve).
La modalità da tavolo presenta altri grattacapi. Ricordate quando abbiamo detto che Switch fosse troppo grosso per essere portato dovunque? È anche troppo piccolo per essere usato a più di mezzo metro di distanza. Aggiungeteci i movimenti limitati dello stand integrato e vi ritrovate con ancora più problemi. Non è un caso che 1-2 Switch, una raccolta di minigiochi in stile Wii Sports, sia pensato per far guardare in faccia le persone, e non lo schermo. Giocare in modo diverso sarebbe con ogni probabilità troppo frustrante.
Nintendo ha preso poi la strana decisione di mettere la porta USB Type C dello Switch sul fondo della console. Scelta azzeccata quando la console è inserita nel dock, ma questo significa che non potete usare la console in modalità da tavolo mentre si ricarica. Siamo giunti alla conclusione che quest'ultima modalità sia il più grande difetto di Switch per via di questi problemi strutturali, di strambe scelte di design, e del display non abbastanza grande.
Modalità TV
Switch non è potente quanto PS4 e Xbox One. Come abbiamo detto in precedenza, il dispositivo ha più da spartire con gli smartphone che con le altre console, a partire dall'utilizzo di un processore mobile fino ad arrivare alla sua minuscola memoria. Nintendo sostiene che Switch possa garantire una risoluzione 1080p con 60 FPS in modalità TV, ma l'affermazione è discutibile considerando che molti giochi per PlayStation e Xbox si accontentano di risoluzioni (900p è un obbiettivo comune) o frame rate (30 FPS) inferiori, a meno che non sfruttino gli hardware più moderni di PS4 Pro o Xbox One S, che possono supportare risoluzioni e frame rate più alti.
Abbiamo riscontrato le limitazioni dell'hardware di Switch giocando a Breath of the Wild. Il gioco ha una risoluzione nativa in 900p, contrapposta a quella 720p della modalità portatile, e raggiunge i 30 FPS. Siamo già al di sotto di quanto affermato da Nintendo riguardo le capacità di Switch, ma abbiamo anche notato che il frame rate scende spesso al di sotto del suo obbiettivo, e benché non lo abbiamo misurato, tale problematica risulta evidente ad occhio nudo. Siamo inoltre incappati in alcuni problemi legati al rendering. Breath of the Wild nasce come gioco per Wii U, comunque, e non è ottimizzato per Switch come lo saranno i futuri titoli. In ogni caso, abbiamo rilevato più problemi in Breath of the Wild che in Horizon Zero Dawn, un altro gioco open world che si presenta in 4K, ha un supporto HDR, e raggiunge i 30 FPS su PS4 Pro, sottolineando ulteriormente il divario tra le console in termini di pura potenza.
Al di là di queste mancanze, Switch funziona bene come console casalinga. Abbiamo collegato l'apparecchio a una TV 4K HDR e, con le impostazioni appropriate, abbiamo notato di rado problemi con l'upscaling (più evidente nel menu principale, che è piuttosto sfocato). Lo Switch risponde prontamente ai comandi, con l'eccezione del problema ai Joy-Con che illustreremo tra poco, e non abbiamo notato alcun lag nei menu.
Apprezziamo il fatto che i giochi per Switch non abbiano bisogno di essere installati, al contrario di quelli per PS4 Pro; tutto quello che dovete fare è inserire la cartuccia, scaricare se necessario un aggiornamento del software e cominciare a giocare. Tutto ciò era normale in un passato non troppo lontano, ma ha il sapore della rivelazione dopo gli anni trascorsi con altre console moderne. Aiuta ad indorare la pillola amara dell'avere appena 32GB di memoria (ridotte a 25 con i software di Switch) disponibile per i titoli digitali, a meno che non si compri una scheda SD.
Arriviamo ora alla parte delicata del passaggio dalla console dalla modalità TV a quella portatile: funziona e basta. Non abbiamo ancora avuto un solo problema infilando e sfilando il tablet dal dock e la transizione tra le due modalità dura meno di un secondo. Cambiare i controller è altrettanto indolore. Quando collegate un nuovo controller o cambiate modalità, la console vi chiede di premere i tasti L ed R sul controller che volete usare. Una volta fatto, basta premere il tasto A per iniziare a giocare. I controller sconnessi vanno immediatamente in modalità riposo. Tutto molto facile.
L'unico difetto della modalità TV, se proprio vogliamo, è che la ricarica della batteria sembra un po' lenta mentre giocate. Non è un problema per lunghe sessioni di gioco, ma se avete in programma di giocare una mezz'oretta in modalità TV per poi passare a quella portatile, con la batteria al 100%, vi sbagliate di grosso. È inoltre un peccato che i Joy-Con debbano essere agganciati alla console per ricaricarsi, a meno che non acquistiate un accessorio: a causa di questo e di altri difetti l'acquisto di un Controller Pro è quindi una necessità.