Switch ha bisogno di pochi secondi per essere impostato. Avviate la console, inserite alcuni dati sulla vostra collocazione geografica, scaricate un update disponibile al lancio che aggiorna le funzionalità dell'eShop e di altri software, e a quel punto potete giocare con la console. Per scaricare l'update ci è voluto meno di un minuto con una connessione da 50 Mbps. Creare un Account Nintendo per poter accedere all'eShop è un processo più laborioso che richiede l'utilizzo congiunto di uno smartphone o di un PC, ma è cosa da poco se avete a portata di mano questi apparecchi.
Non c'è molto altro da aggiungere per quanto riguarda il software. Ha un retrogusto Android con una patina Nintendo e ogni cosa è rappresentata da forme semplici, colori accesi e suoni giocosi che accompagnano ogni vostra azione. Non che si possa fare molto con Switch ora come ora, s'intende. Certo, potete giocare, seguire le ultime novità Nintendo attraverso le News, scaricare titoli dall'eShop, trafficare con le impostazioni e condividere immagini su Facebook o Twitter, ma di giocare online non se ne parla per il momento e app popolari come Netflix mancano all'appello. Non ultimo, la Virtual Console che dovrebbe offrirci grandi classici videoludici non è ancora disponibile.
Tutto ciò è un'arma a doppio taglio. Da una parte è davvero difficile capire cos'avesse in testa Nintendo, nel momento in cui ha dato il via libera alla distribuzione di uno Switch privo di queste funzioni fondamentali. Dall'altra, sposta il focus di Switch sui giochi prima ancora che sulle "esperienze", quasi come facevano NES e Game Boy.
E poi, chiaramente, ci sono i giochi. Al debutto erano pochi quelli disponibili, ma nei prossimi mesi la musica dovrebbe cambiare - non dimentichiamo che in passato sono state parecchie le console con un parco giochi iniziale modesto (ripetetelo cinque volte). Breath of the Wild potrebbe essere abbastanza per convincere alcune persone (al momento è uno dei giochi più apprezzati di sempre dalla critica, secondo Metacritic e GameRankings), ma buona parte del pubblico resterà probabilmente delusa dalla scarsità di alternative in questa fase iniziale.
Aspettando che Nintendo dia la scossa a Switch
Switch è un dispositivo imperfetto ed emozionante, accompagnato da problemi di hardware e bizzarre scelte di design. Lo stand integrato esclude a priori la modalità da tavolo, i problemi dei Joy-Con sono fonte di distrazioni durante il gameplay e diverse funzioni di base sono assenti dal software della console. Nintendo ha creato un gioco incredibile come Breath of the Wild, ma chiunque sia alla ricerca di varietà deve aspettare o cercare da altre parti.
Questi difetti sono esasperati dagli accessori che risultano a tutti gli effetti necessari. Avrete bisogno di chiudere Switch in una custodia quando uscite di casa, il Controller Pro pareggia i conti con le problematiche dei Joy-Con, e uno stand venduto separatamente che permetta di rendere più stabile la modalità da tavolo e al contempo di ricaricare la console è un acquisto obbligato per chiunque voglia usare Switch con gli amici senza attaccarlo alla TV. Questi sono davvero tanti extra da aggiungere al conto di una console da 329 euro.
Come primo tentativo è però notevole, e un hardware portatile in costante miglioramento dovrebbe rendere (si spera) l'inevitabile seguito sul mercato ancora più intrigante. Lo stesso Switch potrebbe migliorare col tempo. Nintendo sa come si fa un gioco e ci si può augurare che stia anche imparando a creare servizi online soddisfacenti. Switch probabilmente non fa al caso vostro se dubitate che Nintendo possa mantenere queste promesse. Se avete invece fiducia, vi ritroverete tra le mani un apparecchio che ha bisogno solo di pochi miglioramenti (e molti giochi in più) per diventare un acquisto valido agli occhi del grande pubblico.