Il dibattito sui prezzi dei giochi per Nintendo Switch 2 si è infiammato subito dopo la presentazione della nuova console. La decisione di Nintendo di commercializzare Mario Kart World a 90 euro nella versione fisica ha sollevato un'ondata di critiche tra i fan, rappresentando un aumento significativo rispetto agli standard di mercato attuali e un segnale pericolo per l'intera industria. Si tratta infatti di un prezzo superiore di 10 euro rispetto ai titoli premium di PlayStation 5 e Xbox, alimentando timori che questa tendenza al rialzo possa diventare la norma per i futuri titoli della piattaforma.
In risposta alle critiche, i vertici di Nintendo hanno fornito spiegazioni sulla loro politica dei prezzi. Doug Bowser, presidente di Nintendo of America, ha chiarito durante un'intervista con il Washington Post che non esiste un prezzo fisso prestabilito per tutti i giochi. La strategia di Nintendo prevede una valutazione caso per caso, considerando fattori come lo sviluppo, l'ampiezza e la profondità del gameplay, la longevità e la rigiocabilità di ciascun titolo.
Questa politica di prezzi flessibili è già evidente con l'annuncio di Donkey Kong Bananza, che arriverà sul mercato a 80 euro in formato fisico, 10 euro in meno rispetto a Mario Kart World. "Esaminiamo ogni gioco individualmente", ha sottolineato Bowser, confermando che l'azienda non ha stabilito un punto di riferimento fisso per il pricing dei suoi prodotti.
Bill Trinen, vice president of product and player experience di Nintendo of America, ha difeso specificatamente il prezzo di Mario Kart World. Secondo Trinen, non si tratta di una strategia di prezzo generalizzata, ma di una valutazione specifica per un gioco che rappresenta "l'esperienza di Mario Kart più ricca che abbiano mai avuto" i giocatori.
Trinen ha invitato gli scettici a seguire il Direct dedicato a Mario Kart World programmato per il 17 aprile, suggerendo che le novità del gameplay giustificheranno il prezzo più elevato. In particolare, ha evidenziato la possibilità di guidare fuori pista e la presenza di numerosi segreti da scoprire, caratteristiche che secondo Nintendo arricchiscono notevolmente l'esperienza di gioco.
"È un gioco così grande e vasto", ha affermato Trinen, "e ci sono ancora tanti segreti che i giocatori scopriranno man mano che ci giocheranno". Questa abbondanza di contenuti sarebbe, secondo Nintendo, la giustificazione principale per il prezzo premium applicato al titolo.
Un altro aspetto controverso riguarda i prezzi delle cosiddette "Nintendo Switch 2 Edition", versioni migliorate di giochi già esistenti o in arrivo su Switch, come The Legend of Zelda: Breath of The Wild e Metroid Prime 4: Beyond. Negli Stati Uniti, queste edizioni costeranno 80 dollari, mentre in Europa il prezzo è stato fissato a 79,99 euro, evitando per il momento il tetto dei 90 euro.
Trinen ha spiegato che questo prezzo si applica principalmente ai nuovi acquirenti. Per chi possiede già i giochi originali su Switch, gli upgrade costeranno solo 9,99€. L'approccio di Nintendo cerca quindi di differenziare tra nuovi utenti e fedeli possessori della precedente console, offrendo a questi ultimi un percorso di aggiornamento più economico.
Particolarmente interessante è la notizia che gli abbonati a Nintendo Switch Online + Expansion Pack riceveranno questi upgrade inclusi nel loro abbonamento, rappresentando un valore aggiunto per i membri del servizio premium dell'azienda. Questa strategia potrebbe essere interpretata come un incentivo per spingere più utenti verso l'abbonamento di fascia alta.
Nonostante le spiegazioni fornite dai dirigenti Nintendo, la questione del prezzo rimane un punto critico per molti consumatori, specialmente in un periodo economico complesso. Le reazioni della community dopo il Direct di Mario Kart World saranno cruciali per capire se i giocatori considereranno giustificato l'aumento di prezzo o se questo rappresenterà un ostacolo all'adozione della nuova console e dei suoi titoli di punta.
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