Nintendo ha dato forfait alle Olimpiadi, ecco cosa ci siamo persi

Lady Gaga, una selezione di musiche e tanta scenografia: ecco cosa ci siamo persi a Tokyo 2020 dopo il forfait di Nintendo.

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a cura di Alessandro Adinolfi

Anche Nintendo avrebbe dovuto prendere parte alla cerimonia inaugurale delle Olimpiadi di Tokyo 2020. Gli organizzatori dell'evento (che si tiene quest'anno a causa della pandemia da COVID-19 che ha colpito il mondo negli scorsi 365 giorni) avevano infatti ricevuto alcune proposte dalla casa di Kyoto, che includevano un utilizzo anche del brand di Super Mario rispetto solamente alle musiche per la sfilata degli atleti.

Come in molti di voi ricorderanno, venerdì scorso infatti durante la cerimonia inaugurale delle Olimpiadi, l'ingresso delle nazioni partecipanti è stato accompagnato da alcune delle più celebri musiche appartenenti al mondo dei videogiochi. Vi avevamo già riportato i dettagli in questa notizia, ma il dubbio era sorto poco dopo la conclusione: ma i giochi Nintendo, le musiche di Zelda e Pokémon che fine avevano fatto? La risposta l'abbiamo trovato oggi, con un articolo di una testata giornalistica giapponese che ha svelato il mistero del forfait alla cerimonia da parte della società.

I piani Nintendo per la cerimonia di apertura di questi giochi olimpici includevano una selezione di musiche da riprodurre durante la sfilata degli atleti, tra cui il Main Theme di The Legend of Zelda, una suite di canzoni di Super Mario, un medley di Kirby e un opening dai giochi Pokémon. Oltre a ciò, nei piani della casa di Kyoto c'era anche uno speciale duetto tra Naomi Watanabe e Lady Gaga, che sarebbe dovute emerge da alcuni tubi della saga dell'idraulico baffuto, replicando ciò che fece Shinzo Abe durante la sua presenza alla cerimonia di chiusura dei giochi Olimpici di Rio 2016.

Nintendo si è sfilata da questi piani poco prima dell'inizio delle Olimpiadi. I motivi dietro questa scelta non sono stati svelati ma si tratterebbe, stando ad alcune indiscrezioni in merito, di una scelta dietro alcuni sondaggi che volevano i cittadini giapponesi non contenti dei giochi olimpici, proprio a causa di uno Stato di Emergenza ancora in corso in Giappone e rallentamenti nella campagna vaccinale. Molto probabilmente possiamo ipotizzare una sorta di "damage control" da parte dei dirigenti della società: per evitare critiche sui social network e più in generale all'interno nel paese, la sensazione è che si sia preferito dare un forfait. Ipotesi, che rimarranno appunto tali visto che al momento la casa di Kyoto ha declinato ogni tipo di commento in merito, lasciandoci con diversi dubbi sul perché di un'assenza che potrebbe aver influito moltissimo sulla realizzazione di una cerimonia mai vista prima.

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