Quello del Nintendo Direct è un evento che tutti i possessori di Nintendo Switch non si sono potuti di certo far scappare. Non serve spiegare quanto sia atteso questo formato della casa di Kyoto, soprattutto per la quantità e qualità degli annunci che in genere vengono fatti nel suo corso. Settembre, dopotutto, è una ricorrenza ormai annuale per la diretta, e le aspettative erano già molto elevate, ma quello che abbiamo visto ci ha lasciato a dir poco sorpresi.
Ben 31 giochi sono stati mostrati durante il Nintendo Direct del 24 settembre, molti dei quali presentati per la primissima volta. Un numero esorbitante per una normale diretta, che sarebbe potuta essere ottima anche per una ricorrenza come l’E3 o la Gamescom. Come tutte le altre dirette di questo formato prima di questo, si è però concluso con pochi annunci effettivamente interessanti per ogni singolo giocatore. Siamo onesti, non tutti avranno gioito per Kirby e la terra perduta o Bayonetta 3, così come ci sono sicuramente persone che non vedono l’ora di giocare a Disney Magical World 2.
La peculiarità dei Direct, e di questo in particolare, è la capacità di accontentare tutti, seppur di poco. La formula magica che ha differenziato questa diretta dalle decine passate è in special modo la diversità di giochi mostrati, che variano sia nel genere che nella serie di appartenenza, fino ad arrivare anche al comparto artistico e sonoro. Come abbiamo già detto, non è possibile far tutti felici, ma senza dubbio ci sono almeno due o tre annunci che avranno fatto la felicità di ognuno di noi. Che sia l’espansione di Monster Hunter Rise o la diretta dell’ultimo lottatore di Super Smash Bros. Ultimate, ognuno ha avuto un motivo per essere felice.
Dopotutto, dopo l’arrivo di Nintendo Switch, l’obiettivo della Grande N è oggi ancor di più la necessità di interessare a differenti fasce d’utenza ed età: per i più giovani, ci sono giochi come Disney Magical World 2, per gli amanti degli JRPG c’è Shin Megami Tensei V, mentre i giocatori più hardcore saranno felici di provare la demo di Dying Light 2: Cloud Version a febbraio. “Varietà” è stata la parola chiave di questo Nintendo Direct, il cavallo di battaglia che ha portato il conseguente successo, considerato che la replica è anche in tendenze su YouTube.
La diversità degli annunci fatti non termina soltanto alla catalogazione per genere e target, ma anche su altri elementi che per alcuni di noi potrebbero essere secondari, ma che per altri potrebbero non esserlo. Nintendo ha rivelato che sono in arrivo moltissimi aggiornamenti per altrettanti titoli rilasciati negli ultimi mesi: ce ne sono per Animal Crossing New Horizons, Mario Golf Super Rush, Hyrule Warriors: l’era della calamità e addirittura Super Smash Bros. Ultimate, che è stato rilasciato quasi tre anni fa.
Sebbene possa passare in secondo piano, Nintendo si schiera indirettamente dalla parte dei giocatori mostrando un ottimo supporto a lungo termine dei suoi titoli, sia con aggiornamenti che con contenuti sempre nuovi. La presenza di queste continue modifiche a giochi già rilasciati è estremamente importante per Nintendo, seppur sia un comportamento relativamente giovane: la volontà di mantenere snelli i suoi titoli è un modo per tenere attivi gli utenti e soprattutto per “giustificare” i prezzi che vuole mantenere alti e che, di fatti, restano ancorati oltre i 50 euro.
Il Direct di stanotte ci mostra anche un’altra realtà, un'ulteriore prova che Nintendo sta credendo davvero molto nei servizi. L’annuncio del potenziamento di Nintendo Switch Online, sebbene abbia lasciato più domande che risposte, soprattutto relative al prezzo, è senza dubbio piaciuto a tutti. Per il momento non sappiamo ancora né quando sarà disponibile, né a quale costo, e sono già partite alcune polemiche da parte di chi pensa che non valga la pena pagare di più per ottenere semplicemente due cataloghi di vecchi giochi gratuiti.
La verità, però, è molto differente e Nintendo ne è molto consapevole: siamo onesti, siamo più che disposti a pagare di più per giocare a Ocarina of Time, Majora’s Mask o Banjo-Kazooie sulle nostre Switch. La Grande N fa costantemente leva sul fattore nostalgia, sa meglio di chiunque altro che cadono lacrimucce quando vediamo l’atrio a scacchiera del castello della Principessa Peach o la schermata introduttiva di Ocarina of Time.
Questo Nintendo Direct ha sbattuto la porta in faccia a tutti i detrattori della quantità e qualità su Switch, e soprattutto a coloro che difendevano a spada tratta gli Inside Xbox o gli State of Play. La Grande N si mostra sicura di sé con una line-up, a quattro anni di distanza dal rilascio della console ibrida, estremamente valida e soprattutto chiara. Ad esser ancor più incredibile è che la compagnia, nonostante avesse già pianificato grandi uscite durante i prossimi mesi, ha rivelato altri giochi in arrivo a breve e gettato le basi per un 2022 davvero sorprendente.
Le premesse future per Nintendo Switch sono estremamente positive, nonostante il palese svantaggio tecnico a confronto con PlayStation 5 e Xbox Series X. L’anno prossimo potremo mettere le mani su Leggende Pokémon: Arceus, The Legend of Zelda: Breath of the Wild 2, Kirby e la terra perduta, Bayonetta 3, Splatoon 3 e chissà quanti altri titoli di grande spessore. Anche per questo motivo vi chiediamo: siamo davvero sicuri di aver bisogno di una Switch Pro?
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